Sappiamo che la depressione ha moltissimi volti, e che una persona che sta attraversando un periodo particolarmente complicato della propria vita non necessariamente ha scritto in faccia di essere “depressa”; talvolta la malattia  – perché di questo, a tutti gli effetti, si tratta – si nasconde anche nelle più banali azioni quotidiane, per riaffiorare solo a malapena e a tratti, in alcune espressioni del volto, o in certi atteggiamenti, in un sorriso quasi forzato o in un’alzata di spalle che, se per molti è solo un innocuo modo per mostrare la propria indifferenza, per chi soffre di depressione è invece spesso la reazione più naturale per estraniarsi completamente da tutto e tutti.

9

Quali che siano le sue molteplici forme, per essere letta e riconosciuta, spesso la depressione ha bisogno, da parte delle persone che sono vicine a chi ne soffre, di pazienza, di comprensione e di vera attenzione, affinché quegli impercettibili cambiamenti di umore, di sguardo e di comportamento non passino inosservati o vengano bollati come semplice “stanchezza”.

A mostrare un nuovo volto della depressione è Brittany Ernsperger, che con un lungo post su Facebook ha voluto far sapere agli amici dei social che la malattia si può nascondere davvero dappertutto, persino in una cucina lasciata in disordine oppure troppo ordinata.

Così è come appare la depressione – scrive Brittany nel post che accompagna l’immagine di una montagna di piatti  puliti, sul cui sfondo si legge una lavagnetta con scritto “Sii il tuo personale tipo di bellezza” – No. Non i piatti puliti. Ma che ci sono stati tanti piatti in primo luogo; e che sono stata due settimane senza farli. Tre giorni fa mi sono seduta sul pavimento della cucina e li ho fissati mentre piangevo. Lo sapevo che dovevano essere fatti. Volevo dannatamente farli.
Ma la depressione mi ha tirato sotto. Mi ha risucchiato. Come un buco nero. Rapidamente, affondando come nelle sabbie mobili

Ho camminato intorno a loro mattina e notte e per tutto il giorno. Guardandoli solamente. Dicendo a me stesso che potevo farli. Dicendomi che li avrei fatti. E sentendomi sconfitta tutti i giorni in cui non li ho fatti. Rendere la depressione peggiore di quanto sia perché non riesci a fare qualcosa che va fatto è un fallimento.

Brittany prosegue dicendo di essersi sentita

Senza valore. Un fallimento. Un pezzo di merda. Un’incompetente. Stupida. Pigra.
Tutte cose che passano per la mente di qualcuno con la depressione. Tutte. Ogni. Giorno.
Mettici anche l’ansia, e il gioco è fatto.
Avere paura che tuo marito se ne andrà perché pensa che tu sia pigra. Avere paura di far entrare le persone in casa tua perché pensano che tu sia antipatica. Ti senti come se stessi fallendo verso i tuoi figli perché per la terza notte di fila non hai dei piatti puliti per cucinare la cena… Quindi pizza. Di nuovo.

Ma la parte peggiore, dice Brittany, non riguarda solo i piatti sporchi.

Il bucato, la pulizia, il vestirsi, farsi una doccia, vestire i tuoi figli, spazzolare i tuoi e i loro denti, normali compiti di tutti i giorni. Tutto diventa un incubo. Un compito molto scoraggiante. Certi giorni non ce la fai proprio per niente.

Brittany poi aggiunge, rivolgendosi a chi, come lei, sta lottando contro questo male:

La depressione è una cosa di cui le persone ‘forti’ non parlano perché non vogliono che la gente pensi che sono ‘deboli’. Ma in realtà tu non sei debole. Sei stato forte per così tanto tempo e hai passato così tante cose, che il tuo corpo ha bisogno di una pausa.

Non mi interessa nemmeno se l’unica cosa che hai fatto oggi, è stata esserti messo il deodorante. Sono fiera di te per questo. Buon lavoro. Sono con te. Io sono dalla tua parte.

Non cerco simpatia, ma voglio far sapere a tutti che sono qui per te. Ho capito. Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, io sono sempre qui per aiutarti.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!