*** Aggiornamento del 30 luglio 2021 ***

Nonostante la campagna vaccinale su larga scala, la variante Delta preoccupa sempre di più, e per questo la maggior parte degli esperti consiglia di proseguire con l’uso della mascherina anche una volta completato il ciclo vaccinale, indicazione che, comunque, era già stata data prima ancora che il panico per questa nuova variante del virus si diffondesse.

Il vaccino, come ormai sappiamo, non offre una protezione al 100%, e le persone, seppur vaccinate, potrebbero comunque essere contagiate dalla variante Delta. Vanno però fatte alcune precisazioni: ad esempio, come scrive un articolo del New York Times, gli esperti sostengono che se si è in presenza esclusivamente di persone vaccinate e senza sintomi, non c’è alcun bisogno di indossare la mascherina. Diversamente, questa è necessaria in spazi pubblici al chiuso, come i bar, ad esempio, o gli uffici.

Le nuove raccomandazioni del Center for Disease Control and Prevention americano, ad esempio, suggeriscono ai vaccinati di indossare le mascherine negli spazi pubblici chiusi laddove il tasso di trasmissione del virus si aggiri sui 50 casi ogni 100 mila persone.

Ovviamente, a influire è anche la propria storia clinica: più si è anziani, o se si è immunodepressi, meglio è continuare a indossare la mascherina, evitando spazi affollati e soprattutto se non si conosce la situazione vaccinale delle persone con cui stiamo. Negli USA il CDC aveva dato lo stop alle mascherine a maggio, quando i contagi erano in forte calo e la Delta solo un’incognita; da allora, naturalmente, le cose sono cambiate, e la rapidità di espansione della nuova variante hanno indotto a un ripensamento delle indicazioni, soprattutto perché, come spiega la dottoressa Rochelle Walensky, direttrice del CDC, le persone infettate con la variante Delta rilasciano livelli molto più alti di virus per periodi di tempo più lunghi rispetto alle precedenti. Uno studio preliminare ha stimato che il carico virale è 1.000 volte maggiore nelle persone con la variante Delta.  La conseguenza è che gli anticorpi, creati anche dal vaccino, sono messi a dura prova.

In Italia, invece, dal 28 giugno è stato eliminato l’obbligo di indossare la mascherina negli spazi all’aperto, ma non è mai stato tolto quello di portarla negli spazi chiusi, indipendentemente dal fatto di essere vaccinati o meno. Anche l’ISS ricorda che, nonostante si sia vaccinati, la mascherina deve comunque essere sempre indossata in queste occasioni.

Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione bisognerà continuare a osservare misure di protezione nei confronti degli altri, come la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani – si legge sul sito dell’Istituto – Ciò sarà necessario finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri.

Il CDC consiglia inoltre di fare test per il Covid-19 piuttosto spesso, nonostante si sia vaccinati e anche in assenza di sintomi.

*** Articolo originale ***

L’arrivo dei vaccini per il COVID-19 segnala un passo verso la normalità, ma non significa, purtroppo, che la pandemia sia finita.

L’uso della mascherina e dei dispositivi di protezione continueranno infatti a essere fondamentali per mantenere sé stessi e gli altri al sicuro.

Il vaccino infatti non ha un effetto di protezione immediato. È stato stabilito che bisogna attendere la seconda dose, effettuata a distanza di circa un mese dalla prima, per poter considerare efficace la vaccinazione. Inoltre, gli studiosi non sanno ancora se il vaccino impedisce la trasmissione del virus e, quindi, la possibilità di contrarlo, oppure se ostacola semplicemente di ammalarsi in maniera grave.

Le prime dosi del vaccino COVID-19 sono state distribuite a metà dicembre negli Stati Uniti, in Inghilterra, anche qui in Italia a partire dal 27 dicembre.

Le mascherine protettive, però, restano una delle misure di salute pubblica cruciali e che, di fatto, possono aiutare a rallentare la diffusione del Covid-19, se ovviamente utilizzate nel modo giusto.

I motivi per continuare ad indossare la mascherina dopo il vaccino

Ottenere il vaccino non significa, quindi, ignorare i dispositivi di sicurezza e di protezione per diversi motivi:

  • La vaccinazione non fornisce immediatamente un’efficacia totale;
  • L’immunità di gregge si verifica quando una quantità sufficiente di popolazione è esposta al virus, attraverso la vaccinazione, e limita la possibilità dello stesso di diffondersi. A oggi gli studiosi non hanno ancora compreso quando si potrà raggiungere l’immunità di gregge e qual è la percentuale precisa di popolazione da vaccinare per raggiungerla.
  • I vaccini Pfizer e Moderna sembrano essere straordinariamente efficaci nel prevenire l’insorgere di una malattia grave, ma non è ancora certo quanto riusciranno a frenare la diffusione del Coronavirus.

Un assunto sul quale gli studiosi concordano, al momento, è che il vaccino non è efficace al 100%. Ciò significa che, nonostante sia stato somministrato, può esserci la possibilità di risultare positivi, per soggetti che probabilmente erano asintomatici.

Non è ancora chiaro, infatti, quanto sia efficace il vaccino nella fase di prevenzione di trasmissione del virus.

Leana Wen, chirurgo di emergenza e docente presso la Milken Institute School of Public Health della George Washington University, ha dichiarato alla CNN:

“Questo è il motivo principale per cui non possiamo smettere di indossare le mascherine subito dopo aver ricevuto il vaccino”.

Il rischio potenziale di diffusione continuerà a essere alto, prima che il vaccino diventi ampiamente disponibile alla grande massa. Fino ad allora, quindi, la maggior parte delle persone non avrà la protezione che un vaccino potrà fornirgli. In questo caso, dovranno venirci in aiuto le mascherine, le regole per il distanziamento sociale e la raccomandazione di lavarsi frequentemente le mani.

Dagli studi effettuati è risultato che il vaccino Pfizer, ad esempio, è efficace solo al 52% nel prevenire il COVID-19 dopo la prima dose. La seconda dose, se somministrata tre settimane dopo, aumenta il grado di efficacia fino al 95%.

È possibile, quindi, contrarre il COVID-19 durante il periodo che intercorre tra la prima e la seconda dose di vaccino. In effetti, come riporta Reuters, un’infermiera californiana ha comunicato di essere risultata positiva al COVID-19 il giorno dopo Natale, poco più di una settimana dopo aver ricevuto la sua prima iniezione.

Casi come questo sono veramente pochi, ma anche se in minima parte rappresentano una realtà.

Per quanto tempo ancora dovremo indossare le mascherine?

A inizio dicembre il virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, aveva già dichiarato:

“Le mascherine, come le altre precauzioni anti contagio dovremo mantenerle, fino a che non si raggiunge l’ormai famosa immunità di gregge che necessita di un 60-70% di persone vaccinate”.

Il vaccino è probabilmente lo strumento più importante che abbiamo in questo momento per controllare la pandemia, ma non assicura nell’immediato la possibilità di fare a meno dei dispositivi di sicurezza e di attendere l’immunità di gregge, nonché le prossime scoperte scientifiche degli esperti.

Insomma, abbiamo ancora il dovere di stare attenti e portare la mascherina perché quasi certamente il vaccino correttamente somministrato rende molto meno pericoloso il Coronavirus per noi stessi, ma non sappiamo ancora con certezza se possiamo essere portatori del virus e dunque infettare gli altri.

Attualmente, non ci sono abbastanza informazioni per determinare se o quando la maggior parte della popolazione potrà smettere di indossare le mascherine ed evitare gli assembramenti.

Quando ci saranno cambiamenti sostanziali, come il calo del numero dei positivi o il raggiungimento della probabile soglia dell’immunità di gregge, gli esperti potranno ridefinire la necessità di indossare le mascherine. Tuttavia, l’opinione più comune è che dovremmo attendere gran parte del 2021.

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