Impariamo i sintomi dell'infarto nelle donne: sono diversi da quelli degli uomini

L'infarto non viene solo agli uomini, come si è pensato per parecchio tempo, ma anche alle donne, con sintomi anche del tutto diversi. L'importanza di conoscere i sintomi e non sottovalutarli mai.

Fino a pochi decenni fa, l’infarto era considerato un disturbo quasi prettamente maschile, che riguardava uomini di una certa età. Oggi invece si è scoperto, grazie alla ricerca, quanto siano in realtà colpite anche le donne e le persone più giovani. I sintomi dell’infarto nelle donne sono diversi rispetto a quelli degli uomini, e per questo la situazione femminile è più preoccupante. Spesso infatti sia le pazienti stesse che i medici sbagliano diagnosi o faticano a riconoscere un attacco di cuore.

Vediamo quanto e in che modo si verifica l’infarto nelle donne, per imparare a riconoscere i sintomi, che possono essere scambiati per altro, e a non sottovalutarli perché possono essere molto pericolosi, spesso fatali.

Infarto nelle donne: incidenza e caratteristiche

Uno studio effettuato dai ricercatori del McGill University Health Centre del Canada ha dimostrato, analizzando le cartelle cliniche di 1.015 pazienti, tra i 18 e i 55 anni, ricoverati per sindrome coronarica acuta, che sono soprattutto le donne ad avere un infarto silenzioso. Addirittura una su cinque, mentre solo il 13% dei giovani uomini non segnala il tipico dolore al petto rispetto a tutti gli altri che hanno sintomi più evidenti.

Questo dato è significativo, perché comporta che ancora molto spesso la diagnosi è tardiva, può essere più difficile riconoscere i sintomi di infarto nelle donne, portando a un più alto rischio di morte. Allo stesso modo, i medici sbagliano più frequentemente diagnosi, perché si concentrano sui sintomi, che vengono scambiati per altre condizioni o patologie. Nell’80% dei casi di infarto infatti è ancora il dolore toracico il sintomo chiave per identificare l’ostruzione di una coronaria.

Esistono quindi differenze significative tra uomini e donne per quanto riguarda i fattori di rischio, l’incidenza e la manifestazione dei sintomi di infarto. Anche le cause sono diverse. Durante l’età fertile, gli estrogeni nelle donne esercitano un effetto protettivo sulle coronarie, riducendo fino a cinque volte il rischio di infarto rispetto agli uomini della stessa età. Con l’arrivo della menopausa e il calo ormonale, però, il rischio aumenta più velocemente. Nella fase iniziale si avvicina a quello maschile, ma dopo i 75 anni l’incidenza nelle donne supera quella degli uomini.

I sintomi dell’infarto nelle donne

Gli infarti nelle donne sono molto frequenti, e ciò che desta più timore e interesse dal punto di vista medico è che i sintomi dell’infarto nelle donne siano diversi da quelli noti, che compaiono tipicamente negli uomini. Uno dei sintomi più classici dell’attacco di cuore è il dolore al torace retro-sternale, che nelle donne è poco comune. Mentre un sintomo più insolito, che il sesso femminile sperimenta più spesso del sesso maschile, è il dolore alla schiena.

I sintomi dell’infarto nelle donne riconosciuti oggi, che devono sostare sospetto, specialmente se si verificano insieme ad altri sintomi, o se non passano nel giro di poco tempo, sono:

  • respiro conto o mancanza di respiro,
  • senso di ansia,
  • dispnea, con affanno o oppressione toracia,
  • dolore al torso, nella parte superiore dell’addome,
  • nausea con vomito e vertigini,
  • stanchezza, debolezza, spossatezza,
  • dolore insolito alla mascella, al collo o alla gola,
  • mal di schiena,
  • sonnolenza,
  • sudorazione intensa,
  • dolore o senso di tensione alle braccia.

Quando si manifestano alcuni di questi sintomi dell’infarto nelle donne, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a un medico, specialmente quando risultano anomali, diversi dal solito. Il problema principale si rileva quando l’infarto è silente, e questo accade con incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. L’infarto silente non provoca una sintomatologia degna di nota, o addirittura non presenta proprio alcun tipo di sintomo rilevabile.

Cosa fare?

Come abbiamo visto, è fondamentale imparare il più possibile a riconoscere i sintomi dell’infarto nelle donne, e cercare di agire il più tempestivamente possibile. Una buona cosa che si può fare è la prevenzione, e conoscere innanzitutto i fattori di rischio più significativi. Sappiamo che le donne hanno un rischio maggiore di infarto dopo la menopausa, poiché il livello di ormoni protettivi diminuisce. Inoltre, fattori di rischio come il diabete, il fumo, lo stress e i cambiamenti ormonali hanno un impatto maggiore sulle donne.

Si possono quindi assumere misure preventive, come uno stile di vita sano e controlli medici regolari sono fondamentali. Tra le cause di infarto nelle donne, diverse da quelle degli uomini, ci sono anche lo stress, specialmente dato dal carico mentale, emotivo e fisico multiplo nel lavoro lavoro e in famiglia. E la depressione, che colpisce in maniera maggiore le donne, e porta a uno stato di ansia e stress psicofisico che possono aumentare il rischio di problemi cardiovascolari.

Quindi, dal momento che gli attacchi cardiaci sono più spesso silenti, mal diagnosticati e fatali nelle donne, è necessario chiamare immediatamente i servizi di emergenza se si sospetta un infarto. Per confermare un infarto e avviare le terapie, si esegue un ECG, un prelievo di sangue e un ecocolordoppler.

Una volta posta la diagnosi, il paziente viene sottoposto immediatamente a coronarografia, che consente di individuare il punto esatto dell’occlusione coronarica e di intervenire subito con un’angioplastica mediante palloncino e stent, così da riaprire l’arteria bloccata. È essenziale che il tempo tra l’esordio dei sintomi e la coronarografia sia il più breve possibile, per evitare danni irreversibili al muscolo cardiaco.

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