Perché può essere molto difficile diagnosticare i sintomi di un infarto nelle donne

L’infarto non è solo un problema da uomini: ne sono colpite anche le donne. Come se non bastasse nelle donne l’esito è spesso peggiore, perché non di rado chiedono aiuto troppo tardi: poche infatti sanno riconoscere i sintomi dell’infarto perché nel sesso femminile sono diversi dal «classico» dolore al torace indicativo dell’infarto.

L’infarto, comunemente conosciuto come attacco di cuore, avviene quando una o più arterie coronarie che trasportano il sangue si ostruiscono, impedendo di conseguenza che il flusso sanguigno raggiunga il muscolo cardiaco.

L’interruzione del flusso diretto al cuore può danneggiare o distruggere una parte del muscolo cardiaco ed essere fatale. L’infarto può colpire indistintamente sia uomini che donne, con sintomi a volte simili tra i due sessi, a volte invece diametralmente opposti.

Il principale campanello d’allarme nell’uomo è il dolore localizzato al petto, sulla parte sinistra del torace, che progressivamente tende a estendersi al braccio sinistro e alla schiena. Nelle donne, però, i sintomi possono manifestarsi anche in maniera differente e possono persino essere apparentemente silenti e quindi ancora più pericolosi e da non sottovalutare. Non sempre, quindi, si manifesta il tipico dolore al petto che coinvolge il braccio sinistro, ma talvolta si avvertono un insieme di segnali a cui occorre prestare molta attenzione.

Sintomi atipici di un infarto nelle donne

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Come riporta il The National Heart, Lung, and Blood Institute (NHLBI), in molti casi di infarto nelle donne si presentano alcuni sintomi atipici che possono arrivare a confondere tanto il paziente quanto il medico su ciò che sta succedendo al corpo.

È molto importante che ogni donna sappia quali sono i sintomi atipici di infarto e che ricordi sempre che questi sintomi possono durare giorni, persino settimane. Nel caso dell’arrivo di un infarto, i sintomi possono limitarsi a una condizione di dolore diffuso alla schiena, alle mandibole o alla bocca dello stomaco, con nausea, stanchezza, senso di indigestione e vomito. Sintomi a cui normalmente non si dà troppo peso, pensando siano dovuti a una banale influenza o a problemi di reflusso gastroesofageo.

Riconoscere bene un attacco cardiaco e trattarlo tempestivamente è essenziale. I pazienti senza dolori al petto tendono ad andare più tardi dal medico e a essere trattati con meno attenzione. Per questo motivo fra loro c’è una mortalità doppia rispetto a chi sperimenta i sintomi classici dell’infarto.

Campanelli d’allarme

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Come riporta il magazine online Self, ecco quali sono i campanelli d’allarme, consigliati dagli esperti, da tenere sotto controllo:

Battito cardiaco accelerato o irregolare: un battito rapido e irregolare, se non associato a forti emozioni, è sempre sintomo che qualcosa nel cuore non va. L’aritmia cardiaca può avere origine da diverse cause, ma le principali, secondo gli esperti, sono l’infarto e la dilatazione del cuore causata da una pressione sanguigna troppo elevata. Se non viene curata, l’aritmia può provocare la morte in modo istantaneo.

Dolore a collo, spalle e mascella: i sistemi di difesa del nostro corpo sono molto intricati e, a volte, difficili da comprendere. Sono però molto abili a dare segnali quando c’è qualcosa che non va, tutto sta nel saperli interpretare. Nel momento in cui c’è un problema con l’attività cardiaca, si innescano infatti i nervi in zona. Ma a volte il dolore si avverte altrove, come nella parte bassa della schiena oppure alla mascella sinistra, lato inferiore.

Difficoltà a respirare: quando abbiamo a che fare con l’infarto, sintomi legati alle difficoltà respiratorie sono tra i più comuni per le donne. Questa sensazione denota che la salute del cuore non è ottimale, perché tende ad affaticarsi troppo in fretta senza apparente motivo. Nella maggior parte dei casi questo è causato dalla completa o parziale occlusione di una o più coronarie.

Insolita stanchezza: un’eccessiva quanto insolita stanchezza generale non spiegabile con le quotidiane attività o il poco sonno. La stanchezza cronica, nelle donne, è una patologia frequente che può essere curata in modo naturale. Tuttavia, se anche le attività quotidiane cominciano a sembrarci eccessivamente pesanti, è il caso di intervenire preventivamente.

Nausea e vertigini: quando si parla di infarto sintomi che possono destare preoccupazione sono sudori freddi e nausea correlati, accompagnati da sensazioni di vertigini. Purtroppo, questi segnali troppo spesso non vengono presi realmente in considerazione per diagnosticare un principio di infarto e quindi sottovalutati tanto dal paziente quanto dal medico.

Cosa fare se si sospetta un infarto?

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L’unica cosa che puoi fare in caso di infarto o pre-infarto è chiamare immediatamente il 112 ed, eventualmente, eseguire le manovre necessarie nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Il fattore tempo in questa situazione è l’elemento più importante per poter intervenire con efficacia e prevenire i danni: una volta diagnosticato l’infarto, si deve infatti intervenire tempestivamente. Più rapidamente si interviene, più alte sono le percentuali di successo.

Ecco perché è fondamentale che tutte le donne sappiano come riconoscere un infarto.

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