Quando si sperimenta una situazione emotivamente stressante, che sia qualcosa di triste o preoccupante, ma anche emozioni positive, si può arrivare ad soffrire di hangover emotivo.

Il nome e i sintomi ricordano gli effetti di quando si beve troppo, e vuole infatti intendere ciò che proviamo a livello fisico e mentale dopo un sovraccarico emotivo. Vediamo cos’è, come si riconosce e come provare a superarlo al meglio.

Hangover emotivo: cos’è e cosa significa

L’hangover emotivo rappresenta l’insieme di effetti che portano ad avere sintomi a livello fisico e psicologico dopo aver sperimentato una situazione di stress emotivo. Dopo un litigio, un funerale, un dialogo con una persona in sofferenza, ma anche dopo un colloquio di lavoro importante o dopo una giornata colma di emozioni positive, capita di sentirsi stanchi, di malumore, di voler solamente riposare. Questo accade perché quelle situazioni hanno, in quel momento, provocato un sovraccarico di emozioni.

Le risorse emotive richieste da una particolare situazione sono maggiori rispetto a quelle di cui effettivamente si dispone. L’espressione deriva proprio dall’hangover causato dall’abuso di alcolici, per far comprendere meglio di cosa si tratta. Dopo aver bevuto più di quanto il corpo potesse smaltire, si avvertono una serie di sintomi che si protraggono per un periodo più o meno lungo di tempo. L’alcol ha bisogno di essere smaltito dall’organismo, che fa più fatica perché era più di quanto potesse gestire normalmente.

Allo stesso modo, se il nostro corpo e la nostra mente assumono troppi stimoli, che richiedono molte risorse emotive, avranno poi bisogno di tempo per poter smaltire il sovraccarico di emozioni. E nel mentre, si manifestano una serie di effetti che dimostrano come il nostro organismo ha bisogno di riprendersi. È importante saper riconoscere se stiamo soffrendo di hangover emotivo, per comprendere meglio i sintomi e le origini del malessere. E per capire anche quando è necessario fare una pausa.

Le cause e le origini

La causa dell’hangover emotivo può essere qualsiasi esperienza, negativa o positiva, che ha portato sovraccarico emozionale. Alcuni esempi più rappresentativi sono giornate molto stressanti, un litigio animato, una brutta notizia, la richiesta di aiuto da parte di una persona vicina. Oppure giornate molto emozionanti, come la nascita di un figlio, la laurea, il matrimonio.

Non sono necessarie situazioni estreme per provare un surplus emotivo, anche cose che solitamente sappiamo gestire bene, ma che, in un momento in cui abbiamo le risorse emotive un po’ scariche, ci richiedono più sforzo. Il sovraccarico di emozioni si verifica perché in quella situazione, o in generale per come siamo fatti, non sappiamo gestirle nel modo corretto.

E ci facciamo sopraffare, perché il nostro organismo non è in grado di “smaltirle” in maniera sana, perché i picchi emotivi attivano i meccanismi di autodifesa tipici di quando il cervello percepisce una minaccia esterna. In particolare, avviene un aumento nella produzione di adrenalina e cortisolo, ormoni implicati nella risposta allo stress.

Come riconoscere l’hangover emotivo e i sintomi

L’hangover emotivo è stato studiato, per comprendere meglio di cosa si tratta e come imparare a gestirlo per uscirne. In particolare, è stato effettuato uno studio dal titolo Effects of emotion and stress on different memory phases dell’Università di Ginevra, che ha dimostrato come gli effetti di hangover emotivo si protraggono nel tempo, e cambiano anche il modo di ricordare gli eventi successivi. Dopo aver mostrato dei filmati con contenuto molto emotivo ai partecipanti al test, questi ultimi sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale.

Gli stati cerebrali associati alle esperienze emozionali continuavano a sussistere anche per 30 minuti, influenzando il modo in cui i soggetti ricordavano le esperienze successive, anche non di natura emotiva. Dimostrando che i sintomi dell’hangover emotivo hanno un effetto duraturo e condizionano la modalità con cui il cervello elabora e ricorda gli eventi. Non soltanto quelli che causano i postumi, ma anche quelli successivi alla situazione.

I sintomi tipici per riconoscere i postumi di un hangover emotivo sono di natura fisica e mentale, solitamente concomitanti:

  • spossatezza e mancanza di energie;
  • senso di svuotamento mentale;
  • irritabilità;
  • confusione mentale;
  • sonnolenza diffusa;
  • tensioni muscolari;
  • mal di testa;

Se questi sintomi possono ricondurre a situazioni più gravi, come il burnout, si può riconoscere un hangover emotivo innanzitutto se ha una durata limitata nel tempo e legata ad avvenimenti recenti. Inoltre, la causa di hangover è molto più evidente e circoscritta nel tempo rispetto a ciò che provoca l’esaurimento nervoso, che solitamente ha origine da situazioni più lunghe e costanti, come un sovraccarico lavorativo o una relazione disfunzionale.

Come superarlo e come uscirne

L’hangover emotivo non fa bene alla nostra salute psicofisica, e, anche se non è una patologia, è bene sapere che si possono attuare dei comportamenti che aiutano a superare i postumi emotivi. Innanzitutto, è importante comprendere che ogni persona e ogni situazione è diversa, e può necessitare di più o meno tempo per superare l’hangover emotivo. Darsi quindi il tempo per recuperare è il primo metodo per uscire dalla “sbornia” emotiva, cercando di fare attività rilassanti.

Come lo yoga, una passeggiata all’aria aperta, un’attività che piace e porta la mente a svagarsi e il corpo a scaricare tensioni ed emozioni forti. Inoltre, è consigliato fare qualcosa per coccolarsi, cercare un luogo, un posto del cuore dove ci si sente a proprio agio, dove si sta bene. Questo finché si aspetta che la tempesta emotiva passi, prima di tornare alle attività e alla vita quotidiana.

Non sempre è possibile prendersi una vacanza dal lavoro, pertanto basta anche una cena fuori, stare a casa e dedicare del tempo a sé, evitando il più possibile situazioni emozionali.

Prevenire l’hangover emotivo

Più che guarire dall’hangover emotivo, è possibile imparare a prevenirlo, attraverso tecniche e comportamenti che portano a gestire le emozioni. Più si conosce ciò che si prova e le proprie reazioni, più è possibile attivare dei meccanismi che riducono il rischio di un surplus emotivo. Controllare la respirazione e fare meditazione sono metodi importanti per mantenere la calma e ridurre l’attivazione del sistema nervoso, e dei meccanismi di difesa che causano l’hangover emotivo.

Inoltre, è un buon allenamento imparare a focalizzarsi su aspetti positivi: se l’hangover è causato da situazioni spiacevoli o tristi, avere pensieri ottimisti può servire a non sovraccaricare l’organismo. Per prevenire i sintomi da sovraccarico emotivo è bene anche lasciar uscire le emozioni in maniera libera, senza trattenerle. Spesso un hangover emotivo arriva anche perché non c’è stato modo di sfogare nel modo giusto ciò che si prova, che sia rabbia, tristezza, gioia.

Per prevenire e superare l’hangover emotivo esistono quindi sistemi, ma si tratta di consigli generali. Quando il senso di stanchezza, irritazione e altri sintomi che abbiamo elencato si protraggono nel tempo, sono particolarmente intensi e non si riescono a curare, è importante chiedere aiuto a un medico, psicologo o psichiatra. Non bisogna mai sottovalutare o ignorare i segnali del proprio corpo e della mente, e rivolgersi a un professionista per stare meglio.

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