Tra le foto esposte alla National Portrait Gallery di Londra per il Taylor Wessing Photographic Portrait Prize, ce n’è anche una molto personale e dolorosa. Scattata da Georgie Wileman, che ne è anche la protagonista, ritrae il suo ventre martoriato dopo diversi interventi per combattere l’endometriosi.

L’immagine fa parte di una serie di 19 fotografie, pubblicate sul suo sito personale, ed è intitolata “2014-1017”. Le cicatrici sulla sua pelle creano una mappa delle cinque operazioni a cui la Wileman si è sottoposta per cercare un momentaneo sollievo al suo dolore cronico. Sono ritratti semplici e potenti che spiegano senza parole gli effetti dell’endometriosi sulla vita di ogni giorno.

“La mappa di questi ultimi tre anni non è costruita su esperienze, traguardi lavorativi o anniversari, ma dalle cicatrici sulla mia pancia e dai ricordi bui che cerco di allontanare dalla mente”.

L’endometriosi è la presenza di endometrio, la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero, al di fuori della cavità uterina in altre zone del corpo femminile, normalmente nella pelvi. Può colpire le donne dalla prima mestruazione e fino al primo periodo della menopausa, anche se dopo i 40 anni la crescita del tessuto endometriale presente fuori dalla cavità uterina sembra più lenta. Circa il 30-40% delle donne con endometriosi non può avere figli: la malattia è infatti una delle prime tre cause di sterilità femminile. Alcune donne scoprono la loro endometriosi solo quando si rendono conto di avere difficoltà a restare incinte.

La fotografa spera di fare un po’ di luce su una condizione molto debilitante, ma ancora semi sconosciuta per molti, nonostante affligga ben 176 milioni di donne in tutto il mondo. Non a caso, l’endometriosi viene spesso soprannominata “la malattia invisibile”, perché difficile da diagnosticare e da curare. Spesso i forti dolori mestruali che la caratterizzano vengono sottovalutati dai medici, che consigliano semplicemente antidolorifici o la classica borsa dell’acqua calda.

“La mia intenzione, con questi autoritratti, era di mostrare come alcune persone vivono l’endometriosi. Mesi e mesi costrette a casa, quasi immobili e con un dolore cronico. Le settimane sembrano tutte uguali. Un mucchio di ricette mediche, ambulanze e cerotti riscaldanti. Il mio riflesso nello specchio dell’ospedale. La sedia a rotelle vicino alla porta. La disperata speranza che si prova a ogni intervento chirurgico e a ogni nuova cura, e la consapevolezza schiacciante, quando non funzionano. Il dolore fisico può farti sentire come se stessi impazzendo Con questo progetto voglio dare visibilità a questa malattia. Ecco come è l’endometriosi. Una donna su dieci in età riproduttiva ne soffre e abbiamo bisogno di essere viste”.

La vita con l'endometriosi raccontata in immagini
Fonte: Georgie Wileman
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