
La follia della "Flapper Diet": sigarette e sedano per perdere peso

Dieta del minestrone, dieta dissociata, dieta a zona, dieta del gruppo sanguigno, dieta del brodo… Alzi la mano chi non ha mai provato una dieta in tutta la sua vita! Perdere peso è un’ossessione per una fetta ingente della popolazione femminile, ma spesso i regimi proposti dalla moda del momento provocano più danni che benefici. Ma quando è iniziata la corsa del genere umano al raggiungimento di una forma fisica dettata dalla società?
Tra le prime “vittime” delle diete dimagranti, ci sono di sicuro le donne degli Anni Venti. Come raccontato da Atlas Obscura, con il dilagare di un nuovo modello femminile, si diffuse anche un regime per perdere peso e assomigliare alle cosiddette flapper girl. Capelli corti e ondulati, fissati da forcine, incarnato di porcellana, labbra rosse a cuore, sopracciglia sottilissime e niente corsetto, per un look androgino e sottile. E basta forme generose: ecco perché si diffuse la Flapper Diet, una delle prime diete dell’era moderna.
Scoprite di cosa si trattava nella gallery…
Fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento, in gran parte dell’Occidente era rimasto in voga un canone di bellezza femminile più generoso e florido. Negli Anni Venti del secolo scorso, con l’evoluzione dei costumi e l’abbattimento di alcune rigide regole sociali, le donne poterono finalmente abbandonare i corsetti e vestire in maniera più comoda. Gli abiti si accorciarono e, di conseguenza, la moda mutò, in favore di uno stile più androgino, “alla maschietta”. Le flapper girl, come venivano chiamate le ragazze più alla moda di quei tempi (come la ballerina Violet Romer), erano più sottili ed eleganti.
Coco Chanel fu la prima stilista a rendere popolare una silhouette più sottile. Libri, riviste e pubblicità cominciarono a diffondere il nuovo modello di donna, più indipendente e alla moda. Persino nelle illustrazioni, la tipica flapper girl aveva fianchi stretti e poco seno: le curve rappresentavano la donna del passato.
Improvvisamente tutte le donne volevano dimagrire, per assomigliare alla tipica flapper girl. Ma come fare? La risposta arrivò dalle pubblicità: la sigaretta era un tratto distintivo del nuovo modello di donna alla moda e veniva considerata un mezzo efficace per ridurre l’appetito e quindi perdere peso, insieme a fasce elastiche, gomme da masticare e a una dieta a base di sole verdure.
La Lucky Strike fu la prima azienda a lanciare una grande campagna, verso la fine degli Anni Venti. Invitavano le donne ad accendersi una sigaretta (invece che mangiare un dolce) per mantenere una linea snella. Famose attrici e vedette si prestarono alla campagna, avvalorando l’ipotesi che fumare fosse la soluzione ideale per perdere peso. A quei tempi, però, i danni del fumo non erano ancora stati scoperti.
Oltre al fumo, la cosiddetta Flapper diet prevedeva anche consigli ancora oggi utili, come praticare esercizio fisico e mangiare in maniera più sana. In particolare, mangiare quantità di sedano e di verdure crude divenne un’abitudine. Contemporaneamente, si diffuse però anche un altro regime alimentare, chiamato Dieta dei 18 giorni, che si basava solo sul consumo di arance, pompelmi, toast e uova: non esattamente una dieta equilibrata…
Le donne americane ed europee volevano imitare le sottilissime attrici di Hollywood, che evitavano come la peste i cibi che fino a quel momento erano stati i capisaldi della dieta di ogni occidentale: patate, burro, pane… Ci fu anche chi, come l’attrice Barbara La Marr, morì a soli 29 anni per una combinazione di dieta estrema e di droga.
Fare la fame per essere come le flapper girl era comune per le donne degli Anni Venti. Curiosamente, proprio in quel periodo nascevano grandi fabbriche alimentari e si diffondevano sempre più nuovi cibi in tutta Europa e America. Tante nuove tentazioni, tutte da evitare…
All’inizio degli Anni Trenta, con il collasso dell’economia americana e l’avvicinarsi della guerra in Europa, sparì anche l’idea della flapper. Restò comunque in voga un modello di donna più sottile, che venne soppiantato solo dalle formose pin-up degli Anni Cinquanta e poi di nuovo abbandonato nei decenni successivi.
L’era delle diete estreme, però, era solo iniziata: ancora oggi sembra impossibile arginare la costante invasione di ogni tipo di regime alimentare dimagrante. Non ci sono più le flapper girl da imitare, ma le modelle o le star del momento.
Nonostante non ci sia alcun mistero sui danni causati dal fumo, ancora oggi molte ragazze e donne pensano che accendersi una sigaretta serva ad evitare di concedersi un dolce o persino un pasto intero. Ecco perché è necessario ricordare come solo una dieta sana e un regolare esercizio possano aiutare a mantenere il peso forma.
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