Chub rub: i rimedi per quando lo "sfregamento delle cosce" diventa un problema
Mai sentito parlare di chub rub? Sì, è lo sfregamento delle cosce che avvertiamo soprattutto in estate, e no, non riguarda solo le persone molto grasse.
Mai sentito parlare di chub rub? Sì, è lo sfregamento delle cosce che avvertiamo soprattutto in estate, e no, non riguarda solo le persone molto grasse.
Ecco, questa seccante situazione ha un nome: chub rub.
Il chub rub è proprio quella sensazione di disagio che nasce quando si avvertono le cosce che sfregano l’una contro l’altra, e che ovviamente è parecchio amplificata durante la stagione estiva, quando generalmente si indossano abitini, gonne o pantaloncini, e chiaramente si suda di più facendo movimento.
Molti, erroneamente, attribuiscono questa particolare condizione esclusivamente alle persone molto grasse, ma in realtà tutti possono soffrire di chub rub, indipendentemente dal peso segnato dalla bilancia.
È sufficiente avere cosce ampie, che sia per il grasso, che sia per una grossa muscolatura, la conformazione fisica o anche per una perdita di tono, lo sfregamento pelle contro pelle può infastidire e far soffrire chiunque, uomini compresi. A volte molto dipende anche da come si cammina.
È chiaro che l’abbigliamento in questo caso fa la differenza, indossare dei pantaloncini abbastanza lunghi risolve già il problema, se invece si vogliono indossare gonne, shorts o costumi, il chub rub diventa quasi irrisolvibile.
Il chub rub può dare luogo a fastidi e disagi decisamente seri; alcune persone infatti possono sviluppare irritazioni davvero importanti, eruzioni cutanee, prurito, rossori, soprattutto in alcuni frangenti, ad esempio durante l’attività fisica, quando per ovvie ragioni le cosce si sfregano a una velocità superiore, o banalmente anche per una camminata in spiaggia.
Gli individui che hanno una particolare sensibilità dermatologica saranno chiaramente ancora più esposti al problema.
Ci sono alcuni rimedi per evitare la fastidiosissima sensazione del chub rub e anche per lenire le problematiche che ne derivano. Vediamone alcuni.
Ci sono rimedi naturali e altri piccoli stratagemmi per evitare la fastidiosa sensazione delle cosce che sfregano, ma anche di ritrovarsi con l’interno coscia rosso o pieno di puntini.
Nel 2018, ad esempio, il brand Chromat ha presentato una vera e propria linea di calze anti-sfregamento della linea Bandelettes, fatte praticamente come la parte alta delle calze autoreggenti, delle sorte di giarrettiere. La scelta è stata di farle indossare alla modella plus size Hunter McGrady, anche se va ricordato che il chub rub è un problema che prescinde dal proprio peso corporeo.
Ovviamente non sempre si può optare per le calze anti-sfregamento, soprattutto quando si è in costume o con gli shorts . Tranquill*, però, esiste un’alternativa costituita da creme anti sfregamento, acquistabili in farmacia e nei negozi di articoli sportivi. Si tratta di creme che creano una patina a protezione della pelle, per una copertura efficace hanno però bisogno di essere applicate più volte.
Cosa fare però se dobbiamo affrontare le conseguenze dolorose del chub rub? Ecco alcuni rimedi:
Come detto, il discorso del chub rub è spesso ricondotto solo alle persone molto grasse, ma non è vero. È un problema che interessa moltissimi individui, ma allo stesso tempo è anche molto ignorato, proprio perché considerato marginale, un affare che riguarda gli altri, i “grassi” (e anche in questo caso non sarebbe un motivo valido per ignorare un problema).
Non è una sorpresa che la nostra società sia grassofobica – lo abbiamo visto anche in alcune sfide social, in cui la magrezza delle gambe viene presa come parametro per misurare il proprio stato di forma e, di conseguenza, la propria bellezza. Quindi non c’è nemmeno da stupirsi per la reticenza con cui spesso si ignora il chub rub o con cui le stesse persone che ne soffrono non chiedono soluzioni. Anche solo dichiarare di aver bisogno di calze anti-sfregamento può causare imbarazzo, preferendo lenire il dolore in privato anziché prevenirlo “in pubblico”.
Di grassofobia e stigma del grasso ne hanno parlato le Belle di Faccia nel loro ultimo libro, Tecniche per ribellarsi a un mondo grassofobico:
Vi lanciamo una sfida impossibile: trovare un solo articolo, post o video sul web in cui venga mostrato un corpo grasso senza concern trolling nella sezione commenti. Vi assicuriamo che è più difficile che trovare il Santo Graal, il senso della vita, la soluzione al conflitto arabo-israeliano e il rimedio definitivo al chub rub più caldi). Una persona grassa non può permettersi di comparire nello spazio pubblico e, per carità, mostrare il suo corpo senza vergogna o addirittura piacersi, senza essere accusata di ‘promuovere l’obesità’.
Anche senza essere unə attivistə, il solo atto di esistere e respirare senza chiedere scusa per la propria condizione ogni cinque secondi è considerato sconveniente, mangiare in pubblico qualcosa che non sia un’insalata scondita è nettamente un’operazione sovversiva, e andare addirittura al mare e scattarsi delle foto è chiaramente un attacco alla collettività. In sunto: se non sei a dieta, se non ti vergogni, se esci di casa vestitə come ti pare, se osi piacerti, se mostri il tuo corpo così com’è, stai promuovendo l’obesità.
[…] il grasso è considerato una colpa e un fallimento del carattere della persona, perché la diet culture ci ha convinto che le persone grasse lo siano per la stessa ragione e che ogni corpo grasso sia una condizione transitoria che può essere cambiata con dedizione e sacrificio.
Spiegano nella nostra intervista; va da sé, quindi, che in un mondo in cui esiste l’associazione magro=bello e salutare e grasso=brutto e pericoloso, anche il chub rub finisce nel calderone della grassofobia.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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