La galattorrea è un disturbo che comporta un’anomala secrezione di latte dal capezzolo, anomala perché avviene nelle donne che non sono nel periodo dell’allattamento materno o addirittura negli individui di sesso maschile.

Più raramente la si osserva nei bambini con problemi ormonali, ma si risolve nel giro di poche settimane.

Galattorrea: sintomi

Le donne con galattorrea presentano di solito anche disturbi del ciclo mestruale (in particolare amenorrea o ovulazione irregolare), oltre a segni di ipoestrogenismo e riduzione della libido, a causa degli elevati livelli di prolattina.

Negli uomini, invece, i tumori ipofisari secernenti prolattina causano cefalea, disturbi visivi, calo della libido, caduta dei peli del viso e del corpo, ginecomastia (seno allargato) e disfunzione erettile.

Galattorrea: le cause

Il rilascio inappropriato di latte ha alla base la iperprolattinemia, ossia un aumento della produzione di prolattina. Quest’ultima è un ormone prodotto dall’ipofisi e stimola la produzione di latte. Durante il periodo dell’allattamento l’aumento di prolattina è fisiologico e la fuoriuscita di latte è correlata alla stimolazione diretta dei capezzoli, attraverso la suzione. Quando, però, c’è fuoriuscita di latte anomala, dunque non legata a questa specifica condizione fisiologica, il fenomeno diventa più preoccupante ed è meglio approfondire.

La causa principale di galattorrea può essere un tumore ipofisario (noto come prolattinoma), ma può essere dovuta anche agli effetti collaterali di alcuni farmaci (fenotiazine, antipsicotici, alcuni antipertensivi e oppiacei) o a disturbi endocrini e ipotalamici. Nel dettaglio, può avere anche delle origini non fisiologiche e farmacologiche, bensì patologiche quali:

  • adenoma ipofisario;
  • malattia di Addison;
  • malattia di Cushing;
  • tubercolosi;
  • malattie sistemiche.

Può essere anche diretta conseguenza di uno sfregamento eccessivo dei capezzoli, di infiammazioni, infezioni o traumi al seno.

Quando non è possibile individuare la causa di fondo si parla di galattorrea idiopatica, mentre nel caso specifico degli uomini può esserci di base una carenza di testosterone, il cosiddetto ipogonadismo maschile.

Per quanto riguarda, invece, la causa di galattorrea nei neonati, bisogna imputarla agli alti livelli di estrogeni materni giunti al sangue del bambino attraverso la placenta. In questo caso, il fenomeno rientra spontaneamente e non si procede per via farmacologica.

Tipologie di galattorrea

galattorrea
Fonte: web

La classificazione della galattorrea si basa sulle modalità in cui viene secreta la sostanza lattiginosa. Dunque le tipologie esistenti sono:

  • intermittente;
  • unilaterale;
  • bilaterale;
  • spontanea;
  • continua;
  • indotta.

Galattorrea: rimedi

La diagnosi di galattorrea si basa sul monitoraggio dei livelli di prolattina e su esami radiodiagnostici (TAC, mammografia, risonanza magnetica, ecografia). Il trattamento è differenziato a seconda del sesso del paziente e dei livelli di prolattina.

Se la causa scatenante è l’iperprolattinemia si somministrano farmaci antagonisti dei recettori D2 della dopamina, per abbassare i tassi di prolattina. Nello specifico, si tratta di bromocriptina o cabergolina, farmaco ancora più potente e meglio tollerato del primo.

È prevista per gli uomini una cura ormonale a base di testosterone, mentre per le donne si può agire con somministrazione della pillola contraccettiva.

Se i livelli di prolattina rientrano e la sintomatologia si risolve, può non essere necessaria un’ulteriore terapia, mentre in casi più gravi, in cui non si riduce il tumore né la produzione di prolattina, bisogna procedere con un trattamento supplementare, di tipo chirurgico e radioterapico. Questo, solo solo in soggetti con malattia progressiva, che non rispondono ad altre forme di trattamento.

Tra i rimedi naturali, da non considerare risolutivi e da assumere sempre chiedendo il parere del medico, ci sono l’agnocasto e l’enotera, due piante in grado di abbassare, naturalmente, i livelli di prolattina nel sangue, ma che potrebbero comunque causare allergie o avere controindicazioni, se associate ad altri medicinali. Per questo, sempre meglio consultare prima uno specialista.

Di contro, erbe come anice, finocchio, malva e fieno greco sono considerate efficaci galattagoghi naturali, cioè stimolatori della secrezione lattea.

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