Come viviamo una giornata, nello studio, nel lavoro, nella socialità, è importante: a influenzare le nostre attività è però il cronotipo, che non dipende dalla nostra volontà.
Questo accade perché esiste una caratteristica chiamata cronotipo, legata appunto all'”orologio”. Ma di cosa si tratta?
Come si legge su SleepFoundation:
Il cronotipo è la naturale inclinazione del corpo a dormire a una certa ora, o ciò che la maggior parte delle persone intende come un mattiniero piuttosto che un nottambulo. Oltre a regolare i tempi di sonno e veglia, il cronotipo influenza l’appetito, l’esercizio fisico e la temperatura corporea. È responsabile del fatto che ci si sente più vigili in certi periodi della giornata e più sonnolenti in altri.
È probabile che il cronotipo abbia una componente genetica: è stato notato infatti che le persone mattiniere hanno un allele più lungo su un determinato gene.
Forse questo si è generato nel tempo per via di un processo evolutivo: i primi homo sapiens erano cacciatori e raccoglitori, e potrebbero aver tratto vantaggio dal fatto che alcuni individui in una comunità dormissero a turno, mentre gli altri erano svegli.
Esistono dei test per capire a quale cronotipo si appartiene: il più celebre è quello ideato da Michael Breus, che individua 4 cronotipi in base alle ore di attività:
Innanzitutto è utile per capire come gestire e organizzare la propria giornata. Per esempio chi è lupo o delfino difficilmente si troverà a proprio agio con un lavoro in orari da ufficio, ma un mestiere da freelance potrebbe fare al caso proprio.
Naturalmente questa caratteristica si riflette sui risultati scolastici e lavorativi: dato che la maggior parte delle persone è orso, solitamente le attività della giornata, come andare a scuola e al lavoro, per molte categorie di persone si svolgono tra l’alba e il tramonto. Per questo i “leoni” o gli “orsi” di solito hanno migliori risultati scolastici (a meno che non si frequenti una scuola serale).
Chi è più attivo la sera non sempre va a dormire e si sveglia alla stessa ora, si riposa meno nei giorni feriali e talvolta può essere soggetto, alla lunga, a problemi di salute, come obesità, diabete di tipo 2, sindrome metabolica, apnea notturna e disturbi mentali. E soprattutto negli individui notturni è possibile che si debba ricorrere a un auto, come terapia della luce, stabilire una routine per regolare i ritmi circadiani o ancora assumere integratori alla melatonina.
Come detto, il fatto che gran parte delle attività umane si svolga in determinate fasce orarie, influisce pesantemente su alcuni cronotipi e c’è il rischio che si evolva con ricadute negative sulla salute. Purtroppo il cronotipo non si può cambiare, ma si può modificare il ritmo circadiano, che è legato a esso: si tratta fondamentalmente dei nostri ritmi fisiologici nel corso di una giornata.
Ogni essere umano ha infatti bisogno di dormire un tot di ore al giorno, una quantità che cambia in base alle fasi della vita (bambino, adolescente, adulto, anziano).
Quando si dorme meno di questa quantità perché si è “lupi” o “delfini”, si rischia il jet lag sociale, ovvero uno stordimento e un’incapacità di essere al meglio mentre gli altri cronotipi svolgono in maniera consueta le attività quotidiane.
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