"Ci aspettiamo una stagione pesante": Covid e influenza 2025-26, le previsioni

I vaccini potrebbero essere un modo per tutelarsi da Covid e influenza 2025-26: cosa sapere sulle previsioni per l'inverno, basate su come è andata la stagione fredda in Australia.

Il Covid-19, a volte lo pensiamo, è il retaggio di un passato recente. Purtroppo però è solo un’impressione: anche se non abbiamo più i dati spaventosi del 2020 e del 2021, le persone continuano ad ammalarsi e a morire. Certo, la morte sopravviene in condizioni di fragilità, ma bisogna considerare che una malattia cronica, soprattutto dell’apparato respiratorio, rappresenta un rischio in più in questi casi. Ma non finisce qui: si sta cercando di comprendere quali siano le prospettive di una terribile combinazione tra Covid e influenza nell’inverno 2025-26.

Che cos’è la variante Stratus

Prima di parlare di Covid e influenza 2025-26, vale la pena approfondire la questione relativa alla variante Stratus. Ora: dal primo giorno in cui abbiamo avuto a che fare con il coronavirus nelle nostre vite, ci è stato detto che il virus sarebbe mutato e ci sarebbero state le varianti. Di volta in volta ci siamo spaventati e spaventate a sentire i nomi di queste varianti, ma la verità è che pian piano siamo usciti dalla fase più critica e impattante del virus sulle nostre esistenze. In ogni caso, il virus è mutato ancora e in quella che per noi è stata l’estate 2025, in Australia si è parlato di variante Stratus.

Ora: in Australia, quando per noi era estate, c’è stato l’inverno, per cui la popolazione ha risentito fortemente, come capita a noi in quella stagione – che dal nostro punto di vista sta per arrivare – dei virus influenzali e para-influenzali. Per questo l’Australia è ritenuto un punto di vista privilegiato per noi dell’emisfero boreale in quanto ad andamento delle malattie virali. E ora sappiamo quindi un po’ di cose sulla variante Stratus.

Come si legge su Adnkronos, la variante Stratus fa parte della famiglia delle varianti Omicron, ed è ritenuta in grado di superare le barriere immunitarie dell’organismo. La sua genesi è in due varianti combinate di Covid-19 in realtà: per esempio può essere accaduto che ci siano state due infezioni contestuali in una stessa persona. Non sappiamo esattamente come la variante Stratus si comporterà, ma molto potrebbe dipendere dalla risposta individuale.

Il Covid-19 nella stagione 2024-2025

“I dati che arrivano dall’Australia non sono confortanti. Le ultime tre stagioni loro, quindi le nostre ultime due e la terza che comincerà a breve, sono state pesanti” ha commentato sempre all’Adnkronos il virologo Fabrizio Pregliasco, il quale crede che ci attenda “una prossima stagione influenzale bella pesante”. Il problema è che ci si aspetta un mix di virus respiratori tra Covid-19 e influenza, in più c’è l’incognita del meteo: se farà molto freddo e molto a lungo, gli effetti dei virus saranno più forti e più longevi. Ha aggiunto Pregliasco:

L’Istituto superiore di sanità ha appena pubblicato i dati sui casi gravi dell’ultima stagione influenzale, quando in Italia si sono registrati 601 ricoverati in terapia intensiva e 134 decessi. Dati che rappresentano tuttavia solo punta dell’iceberg del reale impatto dell’influenza e delle sue complicanze, perché non sempre l’infezione viene riscontrata e quindi riconosciuta come elemento determinante o meno del ricovero ospedaliero.

Cosa fare per tutelarsi

I vaccini aiutano a proteggersi sia contro il Covid-19 che contro l’influenza. È fondamentale che a vaccinarsi sia il segmento della popolazione che ha più di 65 anni, ma naturalmente è meglio chiedere in ogni caso un consiglio medico perché ogni persona ha la sua storia sanitaria, e questo è importantissimo soprattutto in presenza di malattie croniche.

Sappiamo che i sintomi del Covid-19 sono sempre i soliti (febbre, difficoltà respiratoria, non riuscire a sentire sapori e odori), per cui fare un tampone con questi sintomi è ottimale se avete intorno persone fragili, come per esempio padri e madri anziane. Purtroppo non abbiamo dati come li avevamo nei primi due anni di pandemia, e quelli in possesso delle autorità sanitarie sono ampiamente sottostimati.

Quando sentiamo voci, confermate o no, che in giro c’è un nuovo boom di contagi, potrebbe anche essere vero, perché ogni 6 mesi spunta una nuova variante, ma è pur vero che ci sono tantissimi asintomatici di cui non abbiamo contezza. Per quanto riguarda invece l’influenza sappiamo che in Italia, stando ai dati di Rainews muoiono ogni anno circa 8mila persone per virus influenzali. Quest’anno si stima che sarà colpito il 25% della popolazione.

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