Come funziona Lilium, il nuovo speculum pensato dalle donne e perché cambia tutto

Due ricercatrici olandesi hanno dato il via al progetto per un nuovo modello di speculum: con Lilium basta dolori, disagio, imbarazzo e paura durante le visite ginecologiche.

Si pensa che uno strumento medico utilizzato esclusivamente sulle donne sia realizzato pensando alle donne, che venga testato in modo da comprendere quale sia la soluzione migliore per le pazienti. Purtroppo non è così, e nel caso dello speculum siamo proprio lontani da questa realtà. Lo strumento usato per le visite ginecologiche e per i pap-test è rimasto pressoché invariato dalla sua invenzione nel 1800, fino ad oggi: nasce Lilium, la prima versione di speculum che non mette a disagio le donne.

Cos’è Lilium?

Lilium è il progetto di una nuova versione di speculum ideata e realizzata da Ariadna Izcara Gual e Tamara Hoveling, ricercatrici della TU Delft (Delft University of Technology), in Olanda. Non a caso due donne, che hanno ben presente, anche per esperienza personale, la sensazione di disagio e i disturbi, spesso anche dolorosi oltre che estremamente invasivi e fastidiosi, dello speculum durante le visite ginecologiche.

Secondo i dati di diversi studi effettuati per comprendere l’impatto negativo dello speculum sulle pazienti, come quello riportato sul National Library of Medicine, risulta che circa il 64% delle donne intervistate soffre di ansia e paura prima di una visita ginecologica, mentre il 54% prova imbarazzo per l’utilizzo dello speculum e fino al 68% prova dolore. Questo ha portato le ricercatrici a ripensare allo strumento e a come renderlo a portata di tutte le donne.

In modo non solo da rendere meno traumatica l’esperienza delle visite ginecologiche, ma anche per invogliare le donne a sottoporsi a esami e controlli di screening, importantissimi per la prevenzione di diverse patologie femminili. Con Lilium cambia non soltanto il design, che diventa a forma di petali di fiore, ma anche il materiale. Più avanti vedremo le sostanziali differenze tra i due modelli, e gli incredibili vantaggi che Lilium comporterebbe.

Storia dello speculum

Lo speculum è uno dei principali strumenti usati in ginecologia, sia per esami e visite, che durante interventi. La sua funzione è semplice, serve infatti a dilatare le pareti vaginali, in modo da permettere il raggiungimento visivo e strumentale della vagina e della cervice uterina. Per questo è utilizzato ad esempio per l’esame del pap-test, ma anche durante le colposcopie, e negli interventi chirurgici.

Nonostante l’enorme diffusione dello speculum, fino ad oggi non ci sono state grandi rivoluzioni per migliorarne la qualità e l’esperienza per le pazienti. Infatti stiamo ancora utilizzando una versione quasi invariata dello speculum ideato quasi 200 anni fa.

È vero che gli speculum moderni sono progettati per essere il più possibile sicuri e confortevoli per la paziente, hanno diverse misure a seconda delle esigenze. Eppure, i numeri parlano di livelli di disagio e dolore ancora molto alti, e in due secoli le modifiche sono state minime. Senza contare i casi in cui questo strumento è stato usato per alimentare la violenza ostetrica e medica.

L’origine dello speculum

Innanzitutto, perché si chiama speculum, quando non ha una superficie riflettente? Uno strumento usato per la visione di cavità interne, specialmente vagina e retto, in ambito medico, si fa risalire all’antica Roma. Veniva usato uno specchio, in latino appunto speculum, usato anche per la cura personale. Sempre durante l’Impero Romano, il medico Archigene usava uno speculum chiamato “dioptro” per visitare la cervice uterina.

Nella “casa del chirurgo” di Pompei è stato rinvenuto un dispositivo simile, che per alcuni aspetti ricorda quello moderno, ma presentava una vite centrale. Strumenti analoghi vengono menzionati in testi medici e scientifici risalenti al periodo tra il 1500 e il 1600. Questo significa che lo speculum, sotto diverse forme e materiali, viene usato da sempre per esami e operazioni di tipo ginecologico. Fino ad arrivare a quello “moderno”, che in realtà risale all”800.

Lo speculum moderno

Lo strumento come lo intendiamo oggi nasce tra il 1845 e il 1849, ideato da J. Marion Sims, considerato uno dei padri della ginecologia moderna, in una situazione a dir poco controversa. Sims infatti utilizzava lo speculum a becco d’anatra in metallo sulle pazienti in schiavitù, operando una serie di operazioni senza anestesia alle fistole vaginali, in modo da far tornare le donne schiave a lavorare al più presto.

Sims approfittò del suo lavoro in una piantagione di schiavi in Alabama per effettuare degli esperimenti sul corpo femminile, in modo da ampliare le sue conoscenze e le sue tecniche. Non considerando minimamente il dolore e le ripercussioni sulle donne su cui sperimentava. Addirittura, come racconta la storica Deirdre Cooper Owens nel suo saggio Medical Bondage. Race, Gender, and the Origins of American Gynecology, una schiava di nome Anarcha fu sottoposta da Sims a 30 interventi chirurgici per le fistole, e per altri esperimenti, mentre era costretta ad assisterlo come infermiera.

Lo speculum nasce da una storia di abusi e violenza inaudita, in favore soltanto della scienza di uomini, che hanno creato la storia a loro piacimento. Anche a costo delle donne, le uniche pazienti che sono sottoposte all’utilizzo dello strumento stesso. Durante la storia di due secoli, lo speculum non variò molto, alla fine dello stesso secolo il chirurgo francese Édouard-Gabriel Cusco sviluppò un suo modello di speculum, molto simile a quello di Sims.

Differenze tra Lilium e lo speculum “a becco d’anatra”

Il nuovo speculum Lilium presenta delle sostanziali differenze rispetto a quello tradizionale a becco d’anatra, che lo rendono migliore e più facile da usare. Innanzitutto, cambia il materiale: non più in metallo o plastica dura, Lilium è realizzato in gomma TPV semi-flessibile con attenzione all’impatto ambientale.

Inoltre, ha un’altra forma, non è più a becco, ma prende le sembianze di un fiore con delle lamelle che si aprono quando viene azionato, dilatando il canale vaginale in maniera più delicata e adattandosi meglio.

La differenza forse più grande è che Lilium è pensato anche per l’utilizzo in autonomia delle pazienti, che possono facilmente praticare l’auto-inserimento, come un tampone. Questo può essere un vantaggio per chi si trova maggiormente a proprio agio con se stessa, senza che sia un operatore sanitario a inserire lo strumento. Ovviamente solamente durante le visite, che sono sempre svolte da personale medico.

I test preliminari delle ricercatrici olandesi hanno mostrato già una grande preferenza di Lilium rispetto allo speculum tradizionale. Pazienti e operatrici lo trovano più comodo, flessibile e molto meno doloroso. Inoltre, il materiale rende Lilium più sostenibile, facile da pulire e riutilizzabile.

L’importanza dell’invenzione del Lilium

Come riportato dal post di Labodif su Instagram, il progetto del nuovo speculum Lilium ha già ricevuto il Young Medical Delta Thesis Award. E ha un’importanza incredibile per la storia e la società, dopo quasi 200 anni sono finalmente delle donne a pensare e migliorare uno strumento a seconda delle loro esigenze, dei problemi che quello in commercio ancora ha e su come renderlo il più adatto possibile alle pazienti.

Questo riporta lo speculum, che può essere visto come simbolo importante femminile, ad essere delle donne, a rappresentarle.

Un passo fondamentale anche per riportare le pazienti a farsi visitare, perché nonostante più della metà delle donne non si trovasse a proprio agio e avesse problemi con lo speculum a becco d’anatra, finora erano state fatte modifiche non sufficienti a rendere le visite meno fastidiose. Un problema grave, che causa ancora oggi una bassa partecipazione delle donne agli esami di screening e prevenzione. Con Lilium si potrebbe aumentare la prevenzione e migliorare la salute di tantissime donne.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!