Pesi, manubri, step e bilancieri sì, ma a ritmo di musica. Ecco cos’è il body pump (o fitness pump), l’attività fisica che combina aerobica e bodybuilding e che propone esercizi ripetuti su base musicale.

Ha riscosso un grande successo nel mondo sin dalla sua invenzione, che si deve al neozelandese Philip Mills, a inizio anni Novanta.

Body pump: cos’è?

Questo addestramento muscolare, che si svolge a ritmo di musica, è un’attività completa: coinvolge tutti i muscoli e lavora su intensità, resistenza, agilità, tono, postura, forza. Il corpo ne trae notevoli benefici.

Si tratta di un training adatto a chiunque, perché gli esercizi non sforzano eccessivamente la struttura muscolare e ossea, non gravano sulla zona lombare né su altre parti delicate come ginocchia, caviglie e spalle. Rispetto al total body workout c’è meno lavoro cardiovascolare: è un allenamento più intenso e a maggiore impatto muscolare, soprattutto dovuto all’impiego di dischi e bilancieri.

Gli esercizi sono strutturati per crescere di intensità gradualmente, non solo nell’arco della singola lezione, ma anche della totalità del programma, modulando i carichi o aggiungendo nuovi lavori.

Body pump: l’allenamento e gli esercizi

Prima di cominciare la sessione vera e propria di body pump (che dura tra i 45 e i 60 minuti, per un totale di 10 brani musicali circa) è bene scaldarsi con una corsa leggera o col salto della corda per 15/20 minuti. In questo modo si prepara il corpo allo sforzo muscolare aumentando il battito cardiaco.

Poi si inizia l’allenamento vero e proprio con gli attrezzi: pesi, bilancieri, sbarra, manubri (dosati secondo il proprio fisico e la propria preparazione atletica), il tutto a tempo di musica. Il ritmo non è cadenzato e scandito come quello di una lezione di aerobica, ma più lento: ciò che conta, infatti, non è tanto la velocità a cui lavora il corpo, la l’intensità con cui si effettua l’esercizio. Tra una canzone e l’altra si fa una brevissima pausa, per cambiare i carichi o sostituire gli attrezzi.

Si possono includere nella sessione addominali e piegamenti sulle braccia.

I benefici del body pump

Essendo un allenamento total body, che combina attività fisica aerobica e anaerobica, una sessione di body pump consente di bruciare fino a 540 calorie. La parte iniziale della sessione sottopone il corpo a uno sforzo che apporta benefici alla resistenza anaerobica. Poi andando avanti e aumentando il ritmo, i pesi e la velocità, si va a migliorare la resistenza aerobica.

E l’organismo continua a lavorare anche quando è a riposo, incrementando il metabolismo basale anche durante il periodo successivo alla sessione. Per questo è sempre consigliato un giorno di riposo dopo ogni allenamento.

Inoltre, il body pump purifica l’organismo dalle scorie, rinforza le articolazioni, tonifica i muscoli, potenzia la resistenza fisica e migliora la postura.

Le controindicazioni al body pump

Come ogni attività fisica, anche questa va intrapresa previo consiglio medico. Di base c’è comunque uno sforzo dell’apparato cardiocircolatorio che potrebbe risultare eccessivo per alcuni soggetti, per esempio coloro che hanno sofferto di insufficienza cardiaca. A loro il body pump è sconsigliato, così come alle donne in gravidanza.

Solitamente per accertare la predisposizione a questa attività si procede, oltre che con consulto medico, con un comune test di sforzo, che serve a valutare come reagisce il cuore a un esercizio prolungato e progressivo.

Questo discorso vale anche per chi soffre di problemi alla schiena e alle ginocchia, che potrebbero optare per un programma personalizzato, adattando gli esercizi di body pump alle loro particolari condizioni fisiche e alle loro specifiche esigenze.

Molto importante è seguire una corretta alimentazione pre e post allenamento e idratare molto l’organismo. Attenzione anche a eseguire tutti i movimenti con una postura corretta, per evitare danni all’apparato muscolo-scheletrico. La presenza di un personal trainer può, in questo senso, essere di grande aiuto.

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