Bisogna parlare di sesso doloroso in menopausa. Non normalizzarlo
Normalizzare il dolore durante il sesso quando si è in menopausa è la cosa più sbagliata da fare, dal momento che ci sono terapie molto efficaci per risolvere o ridurre il problema.
Normalizzare il dolore durante il sesso quando si è in menopausa è la cosa più sbagliata da fare, dal momento che ci sono terapie molto efficaci per risolvere o ridurre il problema.
La menopausa si manifesta in modo unico per ogni donna, influenzando vari aspetti della sfera sessuale. La libido, la percezione del dolore durante il rapporto, la capacità di raggiungere l’orgasmo e l’eccitazione possono essere soggetti a variazioni.
La diminuzione della produzione di estrogeni è associata a cambiamenti fisici, quali secchezza vaginale, assottigliamento delle pareti vaginali e riduzione dell’elasticità, che rendono il rapporto sessuale potenzialmente doloroso. Inoltre, gli effetti collaterali della menopausa, come disturbi del sonno e aumento di peso, possono contribuire a un calo dell’interesse per l’attività sessuale nelle donne.
Tra il 13% e l’84% delle donne in menopausa sperimenta dispareunia, ovvero dolore vaginale durante il rapporto sessuale, tuttavia, questa condizione viene frequentemente trascurata, nonostante la presenza di terapie sicure. Una recente e approfondita ricerca sulla dispareunia nelle donne in menopausa, condotta dalla Feinberg School of Medicine della Northwestern University, fornisce una guida essenziale per i medici al fine di valutare e trattare questa condizione spesso trascurata.
“Le donne in post-menopausa non dovrebbero accettare il sesso doloroso come una norma”, ha affermato la dottoressa Lauren Streicher, professoressa clinica di ostetricia e ginecologia alla Feinberg. “Molte donne provano i lubrificanti da banco ma continuano ad avere dolore. Loro, e talvolta i loro operatori sanitari, non sono consapevoli che esistono altri trattamenti più efficaci“.
E ha aggiunto: “Le donne vengono sempre più curate con la telemedicina e non visitate. Si presume che la causa del dolore alla penetrazione sia dovuta alla secchezza vaginale quando potrebbero avere un’altra condizione che non è stata rilevata”.
Sono fondamentalmente tre i motivi che spingono le donne a non parlare della dispareunia. In primo luogo, la maggioranza delle donne interrompe le visite ginecologiche dopo la menopausa, come indicato da Streicher. Inoltre, molte di loro tendono a evitare di discutere dei disagi sessuali con i loro medici di base, e quando lo fanno, la maggior parte di questi professionisti non è adeguatamente preparata per affrontare tali problematiche, essendo carente nella valutazione e nel trattamento specifico della dispareunia in questa fascia di popolazione. In terzo luogo, la funzione sessuale spesso scivola in secondo piano per le donne in menopausa, che danno al precedenza ad altre potenziali problematiche.
Streicher consiglia ai medici di affrontare il tema della dispareunia sottoponendo alle pazienti questionari, sia orali che scritti. Oltre a una dettagliata anamnesi e a un esame fisico, diversi strumenti possono essere impiegati per ulteriori valutazioni, come il pH vaginale, dilatatori vaginali, vulvoscopia e fotografia, tecniche di imaging, biopsia vulvare, screening per le infezioni sessualmente trasmissibili, test con tampone di cotone e test della vaginite.
Nella revisione sono stati esaminati vari approcci terapeutici, tra cui lubrificanti siliconici, creme idratanti, estrogeni vaginali, ospemifene, deidroepiandrosterone, cannabidiolo, terapia locale con testosterone e trattamenti laser a CO2 frazionato. In situazioni specifiche, il coinvolgimento di fisioterapisti o terapisti sessuali specializzati nel pavimento pelvico potrebbe essere necessario per affrontare in modo mirato la dispareunia.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
Cosa ne pensi?