Ayahuasca, la droga degli sciamani: i rischi di un rito che affascina ma è pericoloso

Non solo illegale, ma anche pericolosa: è l'ayahuasca, una sostanza legata allo sciamanesimo, che presenta grossi rischi per l'incolumità.

Parlare di ayahuasca non è facile. Non lo è perché è un discorso generico su questa sostanza rischia di appiattire e banalizzare, anziché semplificare, il fenomeno da essa rappresentato. L’ayahuasca è stata nel 2024 posta al centro di una narrazione in un caso di cronaca nera, ovvero la morte di Alex Marangon, un giovane che si era recato a un ritiro in un abbazia, Santa Bona di Vidor, e dopo essere scomparso è stato ritrovato il cadavere in fondo a una rupe. Il caso è molto particolare per una serie di ragioni: la sparizione di messaggi organizzativi, il ritorno immediato del curandero ospite dell’evento nel proprio Paese d’origine, l’assenza di testimonianze dirimenti per le indagini e molto altro. Il giovane Alex era andato al ritiro pensando di poter curare la sua asma e invece ha trovato la morte: ancora oggi non sappiamo se questo sia dipeso dall’ayahuasca (che sarebbe stata consumata in una tisana, tuttavia bisogna attendere il percorso della giustizia per sapere di più con certezza), ma sappiamo che questa sostanza è potenzialmente pericolosa e sicuramente illegale.

Che cos’è l’ayahuasca

Come riporta un articolo apparso sul sito dell’associazione Luca Coscioni, si tratta di un decotto tradizionale dell’Amazzonia: contiene una sostanza psicoattiva, e per questo viene utilizzato nelle cosiddette cerimonie sciamaniche ovvero a carattere spirituale. Le piante da cui viene realizzata si chiamano Banisteriopsis caapi e Psychotria viridis, mentre il principio psicoattivo prende il nome di dimetiltriptamina. Sostanzialmente l’ayahuasca è una sostanza allucinogena e per essere somministrata deve prevedere la presenza di un curandero, che in Amazzonia prende il nome di sciamano: il curandero fa da guida durante la somministrazione della sostanza, e fa sì che le persone che l’hanno presa non si mettano in pericolo.

“Da noi arriva questo liquido ottenuto dalla cottura e manipolazione delle piante, il liquido contiene la miscela dei tre principi attivi che danno poi l’effetto psichedelico […] – ha spiegato a Fanpage Carlo Locatelli, direttore del centro antiveleni e tossicologia Maugeri e già presidente Sitox – L’ayahuasca viene utilizzata in Italia da circa una cinquantina di anni. Ci sono gruppi che propongono l’uso dell’ayahuasca, anche sette pseudo religiose, per alcuni queste sostanze estratte sono una manifestazione di Gesù Cristo. C’è anche una congregazione, i fedeli del Santo Daime”.

I benefici attribuiti all’ayahuasca

Secondo quanto riporta ancora Fanpage, all’ayahuasca vengono attribuiti dei benefici di purificazione, sia di mente e spirito, sia del corpo attraverso massaggi drenanti e peeling depurativi che vengono offerti all’interno di eventi a volte con un costo anche abbastanza elevato. Il discorso è complesso anche per questo: intanto perché non ci sono studi che provano questo beneficio (riconosciuto soltanto come potenziale), ma anche perché l’ayahuasca è diventata una sorta di lusso, di parte integrante di alcune filosofie new age. E, come vedremo, non mancano i rischi del caso.

L’ayahuasca è legale?

In una parola: no. L’ayahuasca non è legale anche perché è inserita nell’elenco delle droghe illegali del Ministero della Salute, elenco che viene aggiornato periodicamente e nel quale questa sostanza è stata inserita il 14 marzo 2022, sulla scorta di quanto già avvenuto in altre nazioni come la Francia. Naturalmente c’è stato un ricorso al Tar, da parte della Chiesa Italiana del Culto Eclettico della Fluente Luce Universale, e diciamo naturalmente per una ragione: ogni sostanza, in base alla quantità con cui si assume e al modo in cui la si usa, può essere potenzialmente dannosa e quindi da un momento all’altro resa illegale, ma ci sono anche dei limiti dettati dalla libertà di culto. Il proibizionismo cieco potrebbe non essere una strada efficace, perché rende certe sostanze ancor più affascinanti: forse la strada da trovare deve contemplare una componente mediana, tra l’attenzione (anche e soprattutto sui rischi relativi alla vita umana, come potrebbe essere avvenuto nel caso di Alex Marangon) e la libertà spirituale.

“Diverse volte ci siamo trovati di fronte a persone fuggite da questi festini, e in tanti casi abbiamo scoperto che l’ayahuasca era stata assunta insieme ad altre sostanze. […] Mescalina, psicolcina, GHB o droga dello stupro, cocaina, eroina, marijuana, con funghi allucinogeni. […] Può provocare danni al sistema nervoso centrale, dalle allucinazioni alle convulsioni. Da solito al sistema dell’urgenza arrivano molto agitati, violenti, spesso feriti, perché non si rendono conto dei pericoli. A volte rallentati, con un carattere cupo o dissociato o con allucinazioni. Poi dipende sempre dai mix che fanno e dallo stato mentale di partenza” prosegue Locatelli.

Controindicazioni e pericoli

La conclusione di Locatelli in termini di rischio è:

“Quello che stiamo vedendo man mano che si studiano queste sostanze è che causano dei danni permanenti al sistema nervoso centrale. Ma questo anche i cannabinoidi. È chiaro che prendendola più volte aumentano i rischi, per esempio danni ischemici. […] Il rischio è che si sviluppino psicosi. Poi come dicevamo, dipende da quante volte si prende, dalle dosi, dalla predisposizione fisica. […] Come diceva il mio insegnante quando ero giovane, gli allucinogeni sono quella cosa che ti fanno credere di poter fermare un treno con una mano. Molti ragazzi che l’hanno provata, anche solo una volta, si sono buttati dalle finestre o hanno fatto incidenti. Poi in generale durante l’effetto si può sperimentare vomito, nausea, brividi, vertigini o tachicardia”.

Ci aggiungiamo una piccola postilla, che non vuole essere un invito al consumo di allucinogeni, che oltre a costituire un illecito è pericoloso per la salute e potenzialmente letale, ma quando negli anni ’30 il dottor Albert Hofmann sintetizzò l’Lsd, previde che per ogni gruppo e per ogni viaggio ci dovesse essere una persona pulita, quindi ancorata alla realtà durante il trip degli altri, così da poter supervisionare la situazione.

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