Il percorso Kneipp è una terapia basata sulle cure termali e quindi sull’acqua. Nasce in Germania nel XIX secolo, grazie al prete Sebastian Kneipp – che gli dà appunto il nome – che pare sia guarito dalla tubercolosi grazie alle immersioni nel Danubio. Naturalmente, la tubercolosi è una malattia grave e, anche se non abbiamo dubbi che il creatore di questa cura, che ha prima studiato tanto e provato le sue ipotesi, sia guarito da questa malattia, è bene ribadire che nulla vada preso sottogamba quando si parla di salute. Chiedere comunque consiglio, almeno al proprio medico di famiglia, prima di intraprendere qualunque scelta, non costa nulla.

Per chi fosse interessato però, i primi studi di Kneipp furono basati su un volume dal titolo “Lezione sulla forza guaritrice dell’acqua fresca” di Johann Siegmund Hahn. Dopo questa lettura, il prete partì con delle piccole immersioni degli arti inferiori nell’acqua gelida, per poi tornare subito in casa a scaldarsi.

Percorso Kneipp, cos’è e come si fa

Percorso Kneipp
Fonte: Web

Esistono diversi tipi di percorso Kneipp, perché la terapia si basa su quello di cui si ha bisogno e sulle proprietà dell’acqua. In generale, il più semplice prevede l’alternarsi di immersioni delle gambe in acqua fredda e in acqua calda. Si passeggia generalmente sui ciottoli, ma alcuni percorsi possono prevedere altri tipi di “pavimenti” naturali.

Accanto al percorso Kneipp vero e proprio possono essere affiancate altre attività volte al benessere, come la fitoterapia, un massaggio, la sauna o il bagno turco, impacchi e docce: tutte attività, in altre parole, che possono far parte di cure termali sostanzialmente più tradizionale. Anche un equilibrio nell’alimentazione (prima e dopo il percorso) male non fa. Naturalmente, come per tutte le cure termali, il percorso si effettua presso qualche struttura specializzata.

Percorso Kneipp, i benefici

Percorso di Kneipp
Fonte: Web

Sono numerosi i benefici che il percorso Kneipp porta con sé. Innanzi tutto fa bene alla circolazione sanguigna, grazie in particolare in presenza di alcuni spruzzi d’acqua sulle gambe durante questa peculiare passeggiata, che possono ravvivare l’attività circolatoria. Lo choc termico ha ricadute positive anche sul sistema immunitario, riduce il gonfiore, tonifica la pelle, rafforza i capillari, rivitalizza i centri nervosi, aiuta contro la ritenzione idrica. Combatte anche emicrania, depressione, insonnia e stati d’ansia.

Percorso Kneipp in Val di Rabbi

Percorso di Kneipp
Fonte: Wikipedia

In Trentino esiste una zona in cui si possono effettuare delle variegate attività che hanno a che fare con il percorso Kneipp. Si tratta della Val di Rabbi, in cui si alternano cammini con acqua che arriva alle caviglie e acqua che arriva alle ginocchia, in gran parte fredda, grazie alla presenza dei ghiacciai. Durante il percorso si può camminare su differenti “pavimenti” naturali, dal legno ai ciottoli, e l’acqua fredda entra in contatto anche con altre parti del corpo, oltre alle gambe: in particolare braccia e viso. Durante il cammino ci si può fare anche i fanghi (pulendosi poi in una piscinetta prima di ripartire). Alla fine del percorso ci si può rilassare sull’erba o su una grande e comoda sdraio per prendere un po’ di sole.

Percorso Kneipp, controindicazioni

Percorso di Kneipp
Fonte: Web

In generale, dicevamo, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico, prima di intraprendere scelte che riguardano la propria salute e il percorso Kneipp non fa differenza. Non ci dovrebbero essere grosse controindicazioni, ma naturalmente non si può stabilire nulla senza conoscere la storia clinica di una qualunque persona. Naturalmente, non bisogna pensare a questa cura termale come una cura miracolosa: è qualcosa che magari viene affiancata alle cure tradizionali, ma non le sostituisce, più essere consigliata come attività volta al benessere e al miglioramento delle condizioni di salute generali dell’organismo, ma non aspettatevi di guarire da patologie gravi e molto complesse.

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