Tra le alternative più consigliate per dolcificare i nostri alimenti c’è lo zucchero di cocco, un prodotto con molteplici proprietà nutritive e che garantisce eco-sostenibilità.

Un dolcificante versatile, questo zucchero è ricavato dai fiori della palma da cocco e può sostituire quello classico in diverse ricette in cucina, adatto anche per mantenere basso il livello di glicemia per i diabetici. Vediamo cos’è e perché scegliere questo particolare dolcificante.

Le proprietà dello zucchero di cocco

Lo zucchero di cocco è principalmente un dolcificante, e dal momento che non è raffinato, ha diverse proprietà nutritive che non sono state intaccate dalla lavorazione. Innanzitutto, questo zucchero contiene inulina, una fibra solubile che favorisce un assorbimento più lento degli zuccheri da parte dell’intestino e del sangue. Infatti, come vedremo nel paragrafo successivo, ha un indice glicemico molto più basso rispetto agli altri zuccheri, ed è adatto pertanto a chi soffre di diabete o disfunzioni glicemiche.

Tra le altre cose, contiene anche diverse sostanze importanti come le vitamine del gruppo B, magnesio e potassio, calcio, zinco, ferro e fosforo, ingredienti utili per il corretto funzionamento dell’intero organismo. Si tratta quindi di un prodotto buono e salutare, una valida alternativa ad altri zuccheri raffinati. Le proprietà sono nutritive, tanto più che non contiene glutine, conservanti e sbiancanti, ma anche per l’ambiente.

Infatti lo zucchero di cocco è assolutamente ecosostenibile, poiché la produzione artigianale consiste nel far bollire la parte estratta dalla palma in contenitori di bambù, che perde così quasi tutto il liquido contenente. Si ottiene uno sciroppo, che viene fatto evaporare: i panetti così ottenuti sono poi grattugiati per avere lo zucchero pronto in cristalli, che risultano di colore marrone chiaro e hanno un gusto leggermente caramellato.

Come si usa lo zucchero di cocco in cucina?

zucchero di cocco
Fonte: Web

Essendo uno zucchero integrale, quello di cocco può essere utilizzato in diversi modi in cucina, come alternativa ad altri prodotti simili. Si può trovare facilmente online, nei supermercati più forniti, che offrono una scelta più varia, o nei negozi con sezioni dedicate all’alimentazione biologica. Il costo è più alto rispetto a quello raffinato bianco, come accade con altri tipi di dolcificanti meno lavorati, e quindi più salutari. Lo zucchero di cocco può sostituire quindi in cucina gli altri zuccheri solitamente usati, considerando che contiene lo stesso apporto calorico degli altri.

Pertanto, è ideale per ricette normali, non dietetiche, usato nelle stesse quantità e proporzioni di quello semolato. Lo si consiglia quindi per dolcificare bevande come caffè, tè e tisane, ma anche all’interno di dolci. Il suo gusto è leggermente diverso dallo zucchero semolato, e risulta più intenso e caramellato, talvolta fruttato. Bisogna quindi abituarsi un pochino al sapore, ma sicuramente si utilizza un prodotto che fa meno male, basta non abusarne.

Spazio quindi a ricette come torte cotte o fredde, biscotti, ma anche frullati e creme, e dolci per diabetici. L’importante è seguire sempre attentamente la ricetta originale, e non cercare di abbondare. Infatti il fatto che sia integrale non deve confondere: lo zucchero di cocco ha calorie, e quindi apporto energetico, equivalenti a quelle dello zucchero semolato.

Zucchero di cocco e indice glicemico

Una delle particolarità dello zucchero di cocco, che lo rendono una delle scelte più versatili e salutari, è l’indice glicemico molto basso. Come riportato su Healthline, esiste una differenza tra questo e altri zuccheri, tra cui soprattutto quello bianco. Infatti, se dal punto di vista calorico non vi sono grandi differenze, l’indice glicemico, che nello zucchero normale è di circa 58, in quello di cocco è minore, circa 54.

Contenendo infatti inulina, come abbiamo visto tra le proprietà dello zucchero di cocco: si tratta di una fibra solubile in grado di rallentare l’assorbimento del cibo nell’intestino. Inoltre, grazie a questo meccanismo, anche il sangue assorbe meno zucchero, che così non va a stimolare la glicemia.

Per questo lo zucchero di cocco non è indicato nelle diete dimagranti o povere di calorie. Può essere invece una valida alternativa per i diabetici, perché permette di dolcificare gli alimenti mantenendo un livello di glicemia più basso.

Controindicazioni all’uso dello zucchero di cocco

Come abbiamo visto, lo zucchero di cocco è un’alternativa più salutare e priva di sostanze chimiche aggiunte, che possono risultare nocive. Tuttavia, si tratta sempre di uno zucchero, quindi il suo consumo non deve essere esagerato, ma una dieta corretta deve presupporne un uso moderato.

Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2015 ha stabilito le linee guida per i livelli di zucchero, tra cui anche quello di cocco, da assumere. Di conseguenza, tutti i tipi di zucchero vanno consumati con moderazione, entro i limiti previsti dall’OMS, ovvero meno del 10% dell’energia totale assunta durante la giornata.

Altre particolari controindicazioni all’uso dello zucchero di cocco non ci sono. Pertanto, quando in cucina questo prodotto si presta bene alle ricette desiderate, è un’alternativa ottimale. Non fa dimagrire, né soddisfa altre pretese sbagliate e miracolose, ma consente di avere un’opzione più naturale e sana rispetto allo zucchero raffinato, che si adatta bene anche alle persone con il diabete.

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