In seguito ai numerosi casi di meningite registrati negli ultimi anni, localizzati soprattutto in certe regioni (basti pensare alla Toscana) si è tornato a parlare, spesso in termini esagerati e senza un’adeguata cognizione di causa, dell’importanza del vaccino anti meningite.

Naturalmente vaccinarsi contro il meningococco è fondamentale, ma talvolta, proprio per via della situazione di semi psicosi collettiva scatenata dalle notizie di casi accertati della malattia, le informazioni risultano essere piuttosto confuse e nebulose; cerchiamo quindi di fare chiarezza.

La meningite batterica può colpire persone di ogni età, bambini, giovani e anziani, anche se la forma da meningococco B, nella maggior parte dei casi, si verifica in età pediatrica, entro l’anno di vita. Nel 2017 il Ministero della Salute ha approvato il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, introducendo nuove vaccinazioni rispetto a quelle, gratuite, previste fino a quel momento.

Il vaccino contro la meningite per i bambini

vaccino meningite bambini
Fonte: web

Per quanto riguarda la forma batterica da meningococco esistono attualmente tre tipi di vaccini:

  • il vaccino che protegge dal sierotipo C (MenC), il più utilizzato.
  • il vaccino tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y.
  • il vaccino contro il meningococco di tipo B.

Mentre, per quanto riguarda le altre forme batteriche, è disponibile anche per l’Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) e per lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco).

Vaccino contro la meningite B

Il vaccino contro la meningite da meningococco B è consigliato soprattutto al bambino entro il primo anno di età, e viene offerto gratuitamente in Basilicata, Liguria, Puglia, Toscana, Veneto, Sicilia e Friuli Venezia Giulia.

Vaccino contro la meningite C

Il vaccino contro la meningite da meningococco C, invece, è gratuito e viene somministrato a 13 mesi, ma è consigliato anche agli adolescenti, se non lo hanno fatto da bambini. Alla fascia di popolazione giovanile che ha ricevuto la vaccinazione nell’infanzia è comunque suggerito un richiamo con il tipo tetravalente.

Il vaccino contro Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) e Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è gratuito e previsto dal calendario vaccinale italiano entro il primo anno di vita, ma l’offerta gratuita è stata allargata anche al Pneumococco per i soggetti di 65 anni di età.

Vaccino contro la meningite per gli adulti: quando farlo

vaccino meningite adulti
Fonte: web

Per quanto riguarda gli adulti il vaccino contro la meningite è caldamente raccomandato soprattutto a soggetti che presentino particolari fattori di rischio, a causa della presenza di alcune patologie o di determinate condizioni. Secondo le indicazioni riportate dal Ministero della Salute il vaccino anti meningite in età adulta deve essere fatto in presenza di talassemia, di diabete, oppure ancora se si presentano malattie epatiche croniche gravi, se si soffre di immunodeficienze congenite o acquisite, se si ha asplenia (un’insufficienza funzionale della milza causata da un’asportazione chirurgica – splenectomia -, un’assenza o un’ipoplasia congenita).

Il vaccino è inoltre fortemente consigliato per i lattanti che frequentano gli asili nido, i ragazzi che vivono in collegi o dormitori, le reclute militari e per chiunque debba recarsi in regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune, soprattutto in particolari alcune zone dell’Africa. Ad ogni modo, indipendentemente che si appartenga a una delle categorie a rischio, chi vuole vaccinarsi può farlo rivolgendosi alla ASL di competenza o al proprio medico curante, che potrà prescrivere il vaccino.

Gli effetti collaterali del vaccino da meningite

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Fonte: web

Nel caso del meningococco B, tra i bambini di età fino ai 10 anni, gli effetti collaterali più comuni del vaccino sono disordini alimentari, sonnolenza, cefalea, nausea e vomito, diarrea, dolori articolari e muscolari, irritabilità, oltre a una sensazione diffusa di malessere, al dolore e all’eritema della sede di iniezione, unitamente all’indurimento della parte, brividi e febbre che può anche raggiungere o superare i 38°C.
Per adolescenti e adulti i possibili effetti indesiderati sono più o meno sovrapponibili ma, in entrambi i casi, tendono a risolversi entro pochi giorni.

Per quanto riguarda il meningococco C, invece, Gli effetti collaterali più comuni sono gonfiore, rossore, dolore in sede di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari o articolari, febbre o brividi, nausea o diarrea, tutte conseguenze che possono protrarsi per 2 o 3 giorni.

In generale, poi, gli effetti collaterali legati a tutti i vaccini possono portare nei pazienti svenimenti, a causa dell’ansia legata a tutte le procedure mediche, ma anche vertigini, disturbi visivi, ronzio nelle orecchie, segnali di cui il medico deve essere assolutamente avvisato. Si può inoltre avvertire dolore al sito di iniezione, e va ricordato che qualsiasi farmaco può causare una grave reazione allergica. Tali reazioni da un vaccino sono molto rari, stimate in circa 1 su un milione di dosi, e generalmente si verificano entro poche ore dall’iniezione, per poi scomparire altrettanto rapidamente.

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