Tra le discipline sportive che trovano sempre più praticanti c’è il trail running. Si tratta non solo di uno sport all’aria aperta, molto impegnativo, ma soprattutto di un’attività in cui chi pratica può godere di viste davvero mozzafiato e panorami incredibili. Ma non tutti possono farlo, sebbene ci siano degli innegabili benefici.

Ecco quello che dovete sapere, ma ricordate: parlatene prima con un medico o una medica per scoprire se è l’attività più consona alla vostra salute. E, come vedremo, è fondamentale inoltre ascoltare il proprio corpo e capire se c’è anche una minima cosa che non va o dà fastidio, meglio desistere.

Cos’è il trail running?

Come racconta WorldAthletics, il trail running si svolge su terreni naturali e non asfaltati e in vari tipi di territorio. Può trattarsi di una montagna o di una foresta, ma anche di un sentiero o di una spiaggia, il tutto con qualsiasi condizione climatica: ci può essere la neve o il sole. Non ci sono limiti di distanza e di dislivello, ma i percorsi sono strutturati in modo da non perdersi.

La caratteristica principale è però che oltre allo sforzo fisico c’è anche una componente “turistica”, volta a permettere di ammirare la natura di una determinata regione.

Naturalmente è previsto che si possieda un’attrezzatura dedicata, anche se molte componenti sono comuni ad altri sport, come il trekking, l’alpinismo e l’arrampicata. E inoltre bisogna munirsi di viveri e acqua in autonomia, oltre che attrezzarsi con dispositivi per la comunicazione nel caso accadesse qualcosa.

Differenze tra trail running e trekking

Trail running
Fonte: iStock

Ci sono due punti in comune tra trekking e trail running: la possibilità di utilizzo di un bastone e la possibilità di visitare scenari naturali davvero incantevoli. Ma mentre il trekking è uno sport per tutti o quasi, in cui si procede lentamente, la corsa è fondamentale nel trail running, e con essa lo sforzo fisico.

I benefici del trail running

RunnersWorld enumera i benefici del trail running che sono:

  • la possibilità di utilizzare più muscoli, soprattutto tra quelli che solitamente non vengono usati, dalle gambe ai piedi, fino alle caviglie e al core;
  • un allenamento che porti a rafforzare l’organismo in modo da evitare infortuni;
  • alleviare l’ansia, perché non solo si fa attività fisica, ma la si fa in mezzo alla natura;
  • migliorare la qualità della vita e della salute, permettendo di respirare a pieni polmoni aria pulita;
  • trasformare i grassi in energia, bruciando molte calorie;
  • liberare la mente dalle preoccupazioni.

Rischi e controindicazioni

Trail running
Fonte: iStock

Va da sé che è naturale che il trail running, essendo uno sport, presenti dei rischi, come gli infortuni: tutti gli sport presentano questo tipo di rischio. A questo si aggiunge la possibilità di restare senza acqua o senza cibo durante un percorso oppure ritrovarsi i piedi pieni di vesciche alla fine della giornata.

Running Magazine consiglia di ascoltare il proprio corpo e i consigli dei runner più esperti, perché non tutti i percorsi potrebbero fare al caso nostro, non solo in generale, ma anche limitatamente a determinate giornate o periodi della vita.

Potrebbe essere importante porsi delle domande, prima di intraprendere questo sport o anche solo il singolo percorso che viene proposto, ovvero:

  • mi sento al 100% o sto correndo perché voglio dimostrare di potercela fare? La motivazione deve essere legata al fatto di sentirsi meglio, non di sentirsi peggio;
  • posso aspettare a intraprendere un percorso che mi sembra difficile? L’allenamento è un plus, ma non è una garanzia e forse aspettare può aiutare;
  • mi importa di essere fuori dalle cerchie di altri runner? Ok, il gruppo è importante, ma non bisogna essere presenti a tutti i percorsi.
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