Le analisi del liquido seminale prendono anche il nome di spermiogramma. È un tipo di esami che viene richiesto in base a determinate condizioni, ma in definitiva è un esame che indica la fertilità maschile. Si tratta di un tipo di analisi molto preciso: qui di seguito spiegheremo di cosa si tratta e anche del fatto che non viene richiesto dal medico solo quando si vogliono avere dei figli. Ecco quindi tutto quello che ci occorre sapere.

Cosa ci dice lo spermiogramma?

Lo spermiogramma consta di due parti: una in cui si analizzano in effetti gli elementi microscopici del liquido seminale e una in cui si cercano di capire delle questioni in base anche all’aspetto dello sperma. I primi fattori che vengono scandagliati sono infatti colore e aspetto, volume, pH, fluidificazione, viscosità o presenza di sostanze microscopiche come il fruttosio, l’acido citrico, la glicerofosforilcolina o lo zinco.

Dal punta di vista microscopico, si analizza la concentrazione degli spermatozoi (la normalità è rappresentato da un numero di spermatozoi maggiore o uguale a 15 milioni per millilitro di liquido seminale, meglio se 20 milioni), ma anche lavoro motilità (la capacità degli organismi viventi di muoversi spontaneamente) la vitalità, la morfologia, la presenza di leucociti e altre caratteristiche che possono influire sulla fertilità maschile.

Non bisogna tuttavia concentrarsi su ciò che è normalità in un’analisi del liquido seminale: l’infertilità è certa solo nel caso di completa assenza di spermatozoi nel liquido seminale (azoospermia). Come spiega il medico Andrea Cestari su Auxologico, i possibili risultati sono:

  • normozoospermia: l’eiaculato è nella norma;
  • azoospermia: assenza totale di spermatozoi nel liquido seminale;
  • oligozoospermia: concentrazione di spermatozoi inferiore alla norma nel liquido seminale;
  • astenozoospermia: motilità degli spermatozoi inferiore alla norma;
  • oligoastenozoospermia: concentrazione e motilità degli spermatozoi inferiori alla norma;
  • teratozoospermia: gli spermatozoi presentano una morfologia alterata in numero superiore ai valori di riferimento;
  • oligoastenoteratozoospermia: gli spermatozoi presentano una alterazione di tutti i parametri e le variabili di riferimento;
  • criptozoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato ma presenza degli stessi nel centrifugato;
  • ipoposia: ridotto volume del liquido seminale.

In generale, come riporta MyPersonalTrainer, per un esame ottimale, il volume dell’eiaculato deve essere maggiore o uguale a 1,5 ml, la concentrazione degli spermatozoi maggiore o uguale di 15 milioni/ml, il numero totale di spermatozoi maggiore o uguale di 39 milioni, la motilità totale degli spermatozoi maggiore o uguale del 40%, la motilità progressiva maggiore o uguale del 32%, la vitalità degli spermatozoi maggiore o uguale del 58% o gli spermatozoi con normale morfologia devono essere in una quantità maggiore o uguale del 4%.

Quando fare lo spermiogramma?

Una delle ragioni più evidenti per cui richiedere spermiogramma è appunto perché si desidera avere un figlio: l’esame viene consigliato dal ginecologo che contestualmente si sta occupando anche della partner, oppure dall’andrologo, o magari se si sta cercando qualcosa di più preciso da un esperto della fertilità.

L’andrologo può richiedere uno spermiogramma anche dopo una vasectomia, per controllare se è andata bene. Inoltre, se i valori risultassero negativi, viene predisposta una spermiocoltura (ossia delle analisi periodiche) con antibiogramma – per controllare se ci sono infezioni in corso. È inoltre possibile che l’andrologo chieda comunque contestualmente degli altri esami.

Analisi del liquido seminale: come funziona lo spermiogramma?

Prima di fare lo spermiogramma, bisogna non eiaculare per alcuni giorni prima (da 2 a 7, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che lo consiglia) e sospendere eventuali terapie farmacologiche.

L’analisi del liquido avviene grazie alla raccolta del liquido stesso, attraverso la masturbazione – da effettuarsi nel laboratorio analisi o a casa in un contenitore sterile per urine, che deve essere recapitato in laboratorio entro un’ora, tendendolo al caldo, alla stessa temperatura del proprio corpo. Anche se lo spermiogramma può essere considerato un esame definitivo, una diagnosi certa della fertilità viene data sulla base dei risultati di tre campioni di sperma – a causa di fattori esterni come febbre, infezioni già guarite, consumo di alcol o marijuana che potrebbero alterare uno dei risultati.

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