Smalto permanente e semipermanente: attenzione, può far male!

Lo smalto semipermanente e quello permanente ci hanno salvato in parecchie occasioni. Nonostante queste due tecniche siano le nostre preferite, è doveroso sapere quali sono i rischi che possono comportare alla nostra salute. Esiste una soluzione?

Molte di noi donne sono amanti delle unghie perfette. Fortunatamente il progresso è stato buono con noi e ci ha concesso delle alternative alla solita manicure che svanisce in pochissimi giorni. È stressante realizzare una manicure e doverla rimarcare ogni due giorni, anche perché è inevitabile fare le faccende di casa e, tra l’acqua e i vari detersivi, lo smalto rimane a chiazze. A questo punto abbiamo solamente due alternative: o non lo applichiamo proprio oppure lo ripassiamo continuamente. La maggior parte di noi, però, sceglie un’altra via più semplice e visibilmente molto più bella: applicare lo smalto permanente o semipermanente.

Questa tecnica è molto diffusa a livello mondiale, le mani appaiono più fini e molto più curate. Le unghie sono sempre perfette e brillanti, si possono applicare veramente tantissime decorazioni e siamo molto più tranquille quando facciamo le faccende domestiche.

Tutto molto bello sì, non vorremmo fare le guastafeste ma… per quanto questa tecnica sia la nostra preferita, comporta dei gravi rischi per la nostra salute. Adesso anche le unghie, direte voi! Ebbene sì! Vi sarà certamente capitato di utilizzare questa tecnica almeno una volta nella vita; di conseguenza saprete sicuramente che per far aderire per bene il gel bisogna infilare la mano nel classico “fornetto” sottoponendola ai raggi Uva.

I dermatologi hanno da subito avvertito che, così facendo, mettiamo a rischio la nostra salute; questo perché le lampade con i raggi Uva, a lungo andare, possono provocare tumori. Ma perché questo? È tutta questione di DNA: e pensate un po’, per danneggiarlo bastano solamente 12 manicure.

A rivelarlo è stata la dermatologa Chris Adigun durante un convegno istituito dall’American Academy of Dermatology ad Orlando, in Florida. La dermatologa ha voluto aprire gli occhi a tutte le donne su questa tecnica che, all’apparenza pare non comporti nulla di grave ma che, in realtà, risulta deleteria per il DNA:

“Purtroppo l’estrema variabilità fra le lampade usate per fare questo tipo di manicure e il tempo di esposizione che ogni estetista consiglia ai propri clienti rendono difficile condurre degli studi scientifici che stimino il danno causato. Tutte le lampade emettono radiazione Uva – anche quelle a Led che alcuni considerano a torto più sicure – e lo fanno a un’intensità molto superiore a quella naturale. Molti pensano che gli Uva siano meno pericolosi degli Uvb, ma non è vero: entrano più in profondità e sono responsabili del fotoinvecchiamento – rughe, macchie, capillari visibili – ma soprattutto aumentano il rischio di sviluppare il cancro della pelle.”

Ma quindi cosa potremmo fare per continuare a fare la manicure senza dover rinunciare a questa tecnica che ci ha salvato la vita in molte occasioni? Dovremmo dirle addio? Per fortuna no! La dottoressa Adigun ha infatti dichiarato che potremmo continuare a ricorrere al permanente o al semipermanente con l’ausilio di appositi guanti. Questi guanti sono tagliati, cioè coprono le mani lasciando scoperte solo le unghie. Questo contribuirà a proteggere la nostra pelle e ad avere comunque le unghie perfette.

Ma che tipo di guanti bisogna utilizzare? Non tutti i centri estetici ne sono forniti; di conseguenza, la cosa migliore sarebbe comprarli e averli pronti all’occorrenza. I guanti perfetti sono quelli realizzati con il tessuto con protezione solare SPF50 o, in alternativa, dei semplici guanti scuri vanno più che bene.

Ma a parte questo, non sono solamente i raggi Uva a rappresentare un grave rischio per la salute. I solventi per rimuovere il gel sono molto, molto aggressivi e contribuiscono a danneggiare le unghie. O ancora, quando abbiamo una ricrescita abbastanza lunga e arriva il momento di rifare la manicure, il gel può essere rimosso meccanicamente e questo può comportare a delle lesioni non poco evidenti.

Quindi cosa bisogna fare al riguardo? Come riportato da Repubblica Chris Adigun risponde anche a questo:

“È importante che ci si attenga alle istruzioni riportate sulle lampade o date dall’estetista perché ogni metodo prevede un modo ottimale di rimuovere lo smalto e di proteggere mani e unghie dopo la rimozione.”

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