
Perché il Viagra è un problema serio per le donne
Il Viagra non sempre è un farmaco amico delle donne e la ragione è nel mancato consenso: una terapia farmacologica di coppia interessa sempre entrambe e non una sola parte.

Il Viagra non sempre è un farmaco amico delle donne e la ragione è nel mancato consenso: una terapia farmacologica di coppia interessa sempre entrambe e non una sola parte.
Parlare di Viagra e donne sembra di trattare un connubio insolito. Il Viagra, apparentemente, non ha a che fare con le donne: è infatti un farmaco che assumono gli uomini che hanno problemi a completare un rapporto sessuale penetrativo, o per questioni erettili, oppure per mancanza o precocità dell’eiaculazione, spesso connesse con l’avanzare degli anni, ma non solo. Eppure, all’interno di una dinamica eterosessuale, che contempi rapporti penetrativi, il Viagra interessa le donne eccome, in particolare in una relazione che è anche sentimentale o quanto meno consolidata nel tempo.
El Pais ha realizzato un articolo in cui esamina il problema con le voci di esperti ed esperte. Gli uomini che assumono il Viagra potrebbero avere avuto a che fare con disfunzione erettile, eiaculazione precoce e calo della libido. Tuttavia queste cose, che non sono necessariamente collegate tra loro, vengono spesso un po’ confuse e può capitare di avere un orgasmo senza eiaculazione, oppure di avere un’eiaculazione senza erezione. Poi bisogna anche prendere in esame il fatto che alcuni uomini, anche assumendo farmaci appositi, prolungano il rapporto penetrativo – che di solito dura pochi minuti – fino a mezz’ora oppure oltre (per poter raggiungere l’orgasmo), provocando così dolori e irritazioni alla partner, a causa della scarsa lubrificazione che spesso sopraggiunge con l’età. A questo si aggiunga che anche nelle donne non è raro il calo della libido, in base alla propria “età ormonale”. La ginecologa Marisa Lacárcel lo spiega bene:
“Assumere farmaci che migliorano l’erezione non impedisce a un uomo di avere un orgasmo, sebbene sia possibile avere un orgasmo senza erezione e un’erezione senza orgasmo, indipendentemente dall’assunzione di farmaci. Se un uomo abituato ad avere orgasmi smette di averli, ha un problema di autostima e insicurezza, e questo può influire sul suo apparato riproduttivo, rendendo necessaria una consulenza per identificare il problema e trattarlo”.
Quando si è stati insieme per molti anni, non tutte le donne sono disposte o credono di poter dire di no a un rapporto penetrativo, sebbene doloroso, al marito o al compagno di una vita. Purtroppo è una questione di retaggi, di educazione patriarcale. Ma proprio per questa ragione bisogna prendere in esame un concetto, che sempre ritorna quando si parla di sessualità: il consenso. Il consenso non è soltanto dire di sì, acconsentire consapevolmente e coscientemente a un rapporto, significa anche aver parlato con il partner o la partner, essere d’accordo sull’intraprendere una terapia farmacologica che influisce sulla vita di coppia. Tuttavia alcuni uomini assumono farmaci come il Viagra di nascosto dalle partner. Rendendo quindi evidente il problema del consenso. Perché, come esistono donne che ritengono che il Viagra abbia salvato la loro vita sessuale di coppia, esistono anche donne che vedono una terapia per la disfunzione erettile del partner come un obbligo a cui non possono sottrarsi.
Ma attenzione: la mentalità patriarcale, pur affliggendo direttamente le donne, non risparmia neppure gli uomini. Accade così che molti uomini si sentano quasi in obbligo di avere rapporti sessuali penetrativi performanti. Si tratta di una forma di machismo, di “comportarsi da vero uomo”, come ad alcuni è stato insegnato. Ma l’insegnamento è sbagliato: il rapporto sessuale penetrativo va chiaramente bene quando fa bene, quando è piacevole per entrambi, quando non comporta dolore né da una parte né per entrambe, quando non affligge l’autostima di nessuno dei partner. Non è, in altre parole, che la penetrazione debba avvenire per forza perché è quasi un obbligo.
Ci sono tantissimi tipi di rapporti sessuali che possono avvenire senza la penetrazione, come per esempio il sesso orale o la masturbazione reciproca. Ed è su questo che si deve investire, quando sorge un problema di disfunzione rettile e nella coppia non si è entrambi d’accordo per una terapia farmacologica. Se si vuole mantenere attiva la vita sessuale, si dovrebbe optare quindi per rapporti non penetrativi, che appaghino entrambi i partner e che riescano a far sentire entrambi bene.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
Cosa ne pensi?