Amore o odio: questo è quello che si prova per i fantomatici cuscini a U che quasi tutti noi abbiamo acquistato prima di un lungo viaggio in aereo per affrontare al meglio le tante ore di volo che ci aspettavano. Dopo qualche ora di volo, aver visto un paio di film, mangiato qualcosa, sgranchito le gambe, tutti i passeggeri tentano di schiacciare un pisolino: quindi dopo aver tolto le scarpe solitamente armeggiano con il famoso cuscino a U infilandolo dietro il collo e chiudendo gli occhi in attesa di essere presi tra le braccia di Morfeo.

Alcune persone riescono a dormire per ore appoggiando comodamente la testa sul cuscino a U e si vede chiaramente che il supporto concilia una buona posizione che favorisce il riposo. Altre invece cominciano a ciondolare la testa a sinistra, poi a destra, poi all’indietro e infine in avanti non riuscendo a dormire, ma anzi innescando un nervosismo tale da far andare via totalmente la voglia di dormire. Pare sia inutile stropicciare il cuscino ad U per fargli prendere una forma più comoda, lui ritornerà sempre nella sua posizione originaria! Se appartenete alla categoria che straccerebbe il cuscino ad U, sappiate che la giornalista americana Kelly Conaboy ha smontato totalmente la fama di questo supporto da viaggio dimostrandone la sua inutilità nel suo articolo pubblicato su The Atlantic.

Kelly Conaboy ha analizzato alcune recensioni fatte online dagli utenti che hanno acquistato il cuscino ad U dai più famosi siti di commercio elettronico. I commenti sono molto discordanti tra loro: c’è chi usa il cuscino ad U anche in macchina mentre guida perché lo ritiene una vera manna dal cielo per il proprio collo, ed altri che avendo (purtroppo) fatto l’acquisto ne hanno cambiato la funzionalità, alcuni lo usano come supporto per la lettura o per il tablet/portatile posizionandolo sulle ginocchia altri lo hanno ceduto al proprio pet di casa.

Cuscino a U
Fonte: pinterest @cancoot.com

Ma come mai alcune persone adorano il cuscino a U ritenendolo comodissimo e altre invece lo ritengono l’accessorio da viaggio più inutile del mondo e campione di scomodità? La Conaboy ha intervistato Mary O’Connor, professoressa presso il Center for Musculoskeletal Care a Yale la quale ha dichiarato:“Non sono a conoscenza di dati clinici che possano effettivamente attestare che i cuscini a U riducano il disagio e lo sforzo del collo in alcune posizioni. In ogni caso posso dire che molti di noi si sono addormentati con il collo in strane posizioni e che ci abbia dato fastidio. Penso quindi che possano essere utili, ma dipende da come vengono utilizzati e da quanto sostengano il collo”.
Il cuscino ideale è infatti quello che mantiene il collo in posizione neutra, allineato perfettamente con la spina dorsale quindi né troppo avanti, né troppo dietro e né troppo ai lati.

Come si fa quindi a scegliere il cuscino giusto quando si è in aeroporto? “I cuscini sono tutti uguali – spiega la professoressa – sono le persone che hanno tipologie di collo diverse: c’è chi ce l’ha più lungo e chi più corto”. Ecco perché il cuscino a U non fa per tutti e perché alcuni lo trovano eccezionale ed altri no.

https://www.youtube.com/watch?v=6gSJTNQEmaw

Ci sono alternative ai cuscini a U?

Dato che milioni di persone viaggiano ogni giorno in autobus o in aereo sono molte le aziende che stanno sviluppando alternative ai classici cuscini a U. Banana Studio specializzata in cuscini da riposo sta lavorando al nuovo cuscino da viaggio che promette di essere comodissimo per ogni tipologia di collo. Poi ci sono ad esempio Power Siesta un supporto per il viaggio che si appoggia sul tavolino del sedile che abbiamo davanti in aereo e ci si può appoggiare per dormire, oppure si arriva anche a supporti più sofisticati con imbottiture come il cuscino Woollip.

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