Uno studio americano condotto dai ricercatori della Washington School of Medicine lancia l’allarme: alcune sostanze chimiche presenti nei cosmetici e nella plastica potrebbero anticipare la menopausa da 2 a 4 anni.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One con il titolo “Persistent Organic Pollutants and Early Menopause in U.S. Women”, è stata condotta su un campione di 31.500 donne, che sono state seguite dal 1999 al 2008, di cui sono state analizzati sangue e urine per quantificare la presenza di sostanze chimiche come pesticidi, policlorobifenili (Pcb) e ftalati presenti in cosmetici, profumi, materie plastiche, smalti per unghie, lacche per capelli, detersivi, saponi.

Prendendo in considerazione le analisi, è emerso che le donne con il più alto tasso di queste sostanze erano andate in menopausa prima delle altre e avevano una probabilità sei volte più alta di anticipare la conclusione dell’ovulazione, due avvenimenti che non hanno implicazione solo sulla fertilità, ma che aumentano il rischio di soffrire di malattie cardiache, osteoporosi e di altri problemi di salute.

Questo non vuol dire che queste sostanze siano la causa della menopausa precoce, ma senza dubbio esiste una correlazione che necessita di essere approfondita in ulteriori studi.

Si tratta di un campanello di allarme che deve far riflettere tutte le donne e invitarle a un uso consapevole dei cosmetici; infatti, se da un lato l’esposizione ad alcune di queste sostanze chimiche non può essere controllata, perché sono presenti nel terreno, nell’acqua e nell’aria, dall’altro si può limitare l’uso di determinati prodotti, controllare sempre le etichette, preferire le confezioni di vetro, scegliere prodotti, sia per la casa sia per la cura del corpo, che siano di qualità.

Ma i ricercatori non si sono fermati qui: queste sostanze chimiche sono anche tristemente famose per aumentare il rischio di certi tumori, della sindrome metabolica e della pubertà precoce.

Quindi non possiamo che concludere invitando tutte a una maggiore attenzione.

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