Il massaggio connettivale fu “inventato” nel 1929 da Elisabeth Dicke, fisioterapista tedesca che mise a punto questa tecnica inizialmente per gli arti inferiori, sperimentandola su se stessa e la sua problematica (fu addirittura a rischio amputazione).

La tecnica continuò a essere studiata e perfezionata da altri medici, anche se ad oggi resta ancora oggetto di interpretazioni ambigue. Non tutti i medici e i fisioterapisti, infatti, concordano nell’affermare che questa forma di massaggio sia realmente efficace.

Massaggio connettivale: cos’è?

Le tecniche di manipolazione energiche e a tratti anche poco piacevoli di questo massaggio mirano a raggiungere e stimolare i tessuti profondi: il tessuto connettivo appunto. Si tratta di quello che provvede a collegare, nutrire e sostenere i tessuti dei vari organi.

Il massaggio connettivale agisce, attraverso una manipolazione profonda, direttamente sul tessuto connettivo, sia per alleviare – contrastare disturbi localizzati sia come riflessoterapia. Questo trattamento prevede la stimolazione superficiale di alcune zone del corpo per ottenere, di riflesso, un beneficio su organi situati più in profondità.

Massaggio connettivale: come e dove si effettua?

massaggio connettivale
Fonte: iStock

Il massaggio connettivale dovrebbe essere effettuato solo da massaggiatori professionisti e fisioterapisti qualificati, con una profonda conoscenza delle tecniche di manipolazione.

Il massaggio si effettua, a differenza di molti altri, senza ausilio di creme o oli e la seduta consiste in pressioni e trazioni della cute. L’operatore utilizza non tutta la mano, ma solo le dita (le nocche i polpastrelli del terzo e quarto dito), a volte anche gomiti e avambracci, prima con delicatezza poi aumentando gradualmente l’intensità. Dura all’incirca 60 minuti e il numero si sedute varia a seconda del problema e della sua gravità.

Massaggio connettivale per le gambe

È molto richiesto come trattamento per combattere gli inestetismi della cellulite. Chiaramente non è un metodo risolutivo della problematica, ma certamente combinato a dieta sana e attività fisica può essere di grande aiuto, perché va a sciogliere i blocchi di adipe localizzati grazie alle manovre profonde e decise dell’operatore. In questo modo i tessuti ricevono maggiore ossigeno, la produzione di collagene aumenta e i tessuti si ricompattano.

Massaggio connettivale per il viso

Serve a mantenere in salute e in forma il proprio viso. Il massaggio consiste in una vera e propria ginnastica facciale, che rinvigorisce i tessuti, li rende più tonici e sodi, contribuendo alla distensione dei tratti e a dare luminosità della pelle. Inoltre, contrasta le rughe d’espressione e il rilassamento cutaneo.

Massaggio connettivale per schiena e corpo

Il massaggio connettivale alla schiena consiste in manipolazioni specifiche che agiscono in profondità nei tessuti. Si pratica per risolvere disturbi vari della muscolatura e delle articolazioni, ma anche inestetismi come cicatrici e rilassamenti cutanei.

È utile anche in caso di traumi sportivi che necessitano di una specifica riabilitazione o di disturbi dovuti a postura scorretta. Il massaggio va non solo a ridurre i dolori, ma anche a favorire il rilassamento muscolare e a migliorare la mobilità generale, incentivando una postura più corretta e una migliore circolazione sanguigna per meglio ossigenare i tessuti. Inoltre, agisce contro lo stress, diminuendolo e apportando una sensazione generalizzata di benessere.

Tipologie di massaggio connettivale

La manipolazione avviene attraverso tre manovre specifiche:

  • cutanea: si afferra la cute con le dita esercitando una trazione;
  • della fascia: consiste in una specie di sensazione di “taglio” della pelle;
  • di scollamento: è la trazione della pelle utilizzando indice e pollice.

I benefici del massaggio connettivale

La tecnica non va messa in pratica:

  • su cute lesa;
  • in caso di fratture;
  • in presenza di ematomi o infezioni della pelle;
  • in corrispondenza di ernie addominali;
  • su pazienti tendenti alla formazione di coaguli di sangue;
  • su pazienti affetti da neoplasia;
  • su pazienti reduci da trattamenti chemioterapici o radioterapici (antitumorali).

Salvo questi casi specifici, il massaggio connettivale ha un ampio raggio di azione e molti benefici, ma è a tratti anche doloroso, sia durante che dopo la seduta. I sostenitori dell’efficacia di questa forma di massaggio lo consigliano in caso di:

  • rigidità, tensioni e contratture, per rilassare la muscolatura;
  • dolori muscolari o articolari di varia natura;
  • rigidità articolare;
  • problemi alla circolazione sanguigna;
  • stress;
  • inestetismi di rilassamento cutaneo come cellulite e smagliature.
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