"Sono una tra le centinaia di donne lasciate in agonia per una spirale intrauterina"

Inserire la spirale intrauterina può causare molto dolore alle donne. Ma, come spesso capita, questo viene ignorato. L'esperienza di Lucy Cohen è un perfetto esempio di quanto i medici lo sottovalutino.

Fra i metodi contraccettivi usati la spirale intrauterina (IUD) rappresenta anche uno strumento intercettivo, visto che, in caso di fecondazione avvenuta, ostacola l’annidamento dell’embrione nell’utero. Quello che non si sa è che per molte donne inserire la spirale è tutt’altro che un’operazione facile, o che non causa dolore.

La spirale infatti viene generalmente applicata dal ginecologo, in particolare durante il flusso mestruale, momento in cui il collo dell’utero è più dilatato, che si serve di uno speculum e di un isterometro, uno strumento che determina il percorso del collo dell’utero e se ne misura la profondità, inserita a braccia chiuse all’interno di un tubo di plastica nell’utero, poi ritirato per fare in modo che le braccia si aprano.  Un’operazione che può essere soggettivamente più o meno dolorosa, ma come dicevamo per alcune donne diventa un vero e proprio incubo.

La fondatrice di Mazuma, primo servizio di contabilità in abbonamento del Regno Unito, Lucy Cohen, ha recentemente descritto in un articolo per il Telegraph la sua personale esperienza con la IUD.

Nel mio caso, dopo aver chiesto in anticipo al medico qualcosa per il dolore, lui mi ha detto che il paracetamolo sarebbe stato più che sufficiente. Non lo è stato. L’operazione, che ho fatto in un centro vicino a casa mia, a Swansea, è stata insopportabile. Ci sono voluti tre tentativi per inserire in maniera corretta lo IUD. Mi è stato detto che ho una cervice inclinata, che rendeva l’inserimento più difficoltoso, anche se nessun esperto di salute me ne aveva mai parlato prima.

Per  riuscire a ottenere l’angolo corretto, mi sono dovuta sdraiare a faccia in giù con la gamba piegata verso l’alto per un intervallo di tempo che mi è sembrato enorme. Niente può descrivere quella profonda agonia di quando la sonda colpisce il tuo utero. O la sensazione invasiva e violenta di avere la cervice serrata.

Ero impreparata e sono rimasta scioccata dai rumori che provenivano dalla mia bocca nel corso del processo. Ero molto dolorante, non riconoscevo nemmeno la mia stessa voce. Mi domandavo come mai io soffrissi così tanto mentre le altre l’avevano inserita normalmente. Ma dopo che ho parlato con altre donne, una quantità di loro ha ammesso di aver sofferto moltissimo durante l’applicazione della spirale.

Lucy ha deciso di indagare in maniera più approfondita, e ha organizzato un sondaggio a cui hanno risposto 1300 donne, il 93% delle quali ha affermato di aver provato moltissimo dolore durante l’inserimento della IUD. Circa il 43% ha valutato il proprio dolore come “straordinariamente doloroso, praticamente insopportabile o atroce”. C’è stata persino chi ha dichiarato che fosse stato più doloroso rispetto a quando si era perforata il polmone. E un altro dato che lascia perplessi è che più della metà (il 53%) ha dichiarato che è stato suggerito dai medici di non prendere nulla per il dolore.

Come spesso purtroppo capita, e lo abbiamo raccontato anche noi, il dolore delle donne viene ignorato in sede ospedaliera o dai medici, e nel caso dell’inserimento della spirale le cose non sembrano essere diverse.

Anche in questo caso, probabilmente, molto dipende dall’ipotesi sostenuta da Cohen:

Chiaramente, come donne, non veniamo regolarmente consultate rispetto alla nostra esperienza in queste procedure e di solito non veniamo ascoltate dopo aver segnalato un dolore estremo.

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