I film horror hanno da sempre suscitato una serie di reazioni contrastanti nelle persone, che vanno dalla paura all’ansia, dall’eccitazione alla soddisfazione. Tuttavia, al di là delle reazioni immediate che possono generare, c’è una crescente evidenza che suggerisce come i film di questo genere possano, in realtà, avere benefici sorprendenti per la salute mentale.

Secondo gli esperti, i film horror possono effettivamente aiutare a gestire i momenti di ansia e stress. “La paura ricreativa è uno spazio sicuro in cui possiamo praticare la regolazione delle emozioni”, ha detto Mathias Clasen professore di letteratura specializzato in horror, autore del libro Why Horror Seduces (Perché siamo sedotti dal terrore?). Quindi le pellicole horror rappresentano per Clasen, in definitiva, un “meccanismo di apprendimento“.

Clasen ha avuto l’opportunità di sperimentare questa teoria durante il periodo del Covid, che ha confinato la popolazione nelle proprie case. Il suo team ha iniziato a indagare su come le persone stessero affrontando la situazione. Attraverso le loro indagini, hanno potuto confermare le loro ipotesi. “Abbiamo scoperto che le persone che avevano visto numerosi film horror, soprattutto quelli legati a virus e pandemie, mostravano una maggiore resilienza psicologica di fronte allo stress”, ha affermato Clasen. “Questi film si sono rivelati uno strumento efficace per regolare le emozioni”.

Nel periodo del Covid il consumo di film horror è cresciuto in modo significativo, raggiungendo cifre che sono rimaste costantemente alte. Film come Contagion, incentrato su un virus letale che si diffonde in tutto il mondo, sono diventati incredibilmente popolari, arrivando al secondo posto nella classifica dei film più scaricati su iTunes, nonostante fossero stati rilasciati dieci anni prima.

Nel 2014, i film horror rappresentavano solo il 2,69% del totale degli incassi annuali al botteghino, ma nel 2021 questa percentuale è aumentata al 12,75%, secondo i dati del database The Numbers.

“I film horror non sono mai stati così popolari come negli ultimi tre anni”, ha dichiarato Clasen. “Ma ancora non abbiamo una chiara comprensione del perché”. Questo cambio di rotta potrebbe essere dovuto al fatto che, in periodi di incertezza, le persone cerchino spiegazioni nella finzione, cercando di prepararsi alla paura nella vita reale attraverso una dose di terrore tollerabile.

“È una sorta di vaccinazione”, spiega l’esperto. “Ci prepara, in un ambiente sicuro, ad affrontare lo stress e l’ansia. E considerando le situazioni di guerra, pandemia e crisi che affrontiamo ultimamente nella nostra realtà, sembra che ce ne sia davvero bisogno”.

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