Lunedì 5 giugno 2023, la commissaria europea per la Salute Stella Kyriakides e il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, hanno firmato un accordo amministrativo a Ginevra per mezzo del quale è stato introdotto il sistema di certificazione vaccinale dell’Unione europea, il cosiddetto green pass.

Si tratta di una misura utile a facilitare lo scambio dei dati sanitari tra persone, indispensabile per favorire la ricerca scientifica; non vi è alcuna restrizione alla libertà personale o un tentativo di invadere la privacy dei cittadini, come dichiarato reiteratamente sui social media.

I dati sanitari di ciascuno individuo potranno circolare più facilmente e i controlli avverranno in maniera più rapida. Il nuovo sistema prevede il rilascio di un libretto sanitario elettronico, che avrà valenza in tutto il mondo. Si tratta a tutti gli effetti di una forma digitalizzata del Certificato internazionale di vaccinazione o profilassi, che testimonia la vaccinazione contro alcune malattie potenzialmente pericolose richieste per entrare in alcuni Paesi.

Questo nuovo sistema di digitalizzazione sanitaria è il primo pass compiuto dall’OMS per garantire migliori trattamenti sanitari ovunque le persone si trovino nel mondo. L’Organizzazione ha voluto precisare che il sistema non avrà accesso alle informazioni sanitarie di ciascuna persona, ma si limiterà a garantire l’autenticità dei documenti sanitari.

Grazie a questo nuovo Green pass globale si creerà una banca dati che verrà sfruttata dai ricercatori per sviluppare nuove cure contro determinate malattie. In tutto questo, anche i clamorosi passi avanti fatti dall’intelligenza artificiale avranno il loro peso.

L’introduzione del green pass mondiale – che andrà a “rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute”, secondo l’OMS – non va quindi, come hanno dichiarato alcuni, a contraddire l’annuncio dell’OMS sulla fine ufficiale della pandemia di Covid 19: prende semplicemente “spunto” dal vecchio green pass che noi tutti ben conosciamo per migliorare i servizi sanitari a disposizione del singolo individuo.

Nonostante questo, ci sono ancora molte domande che richiedono una risposta: questo green pass sarà obbligatorio per tutti? Come verrà utilizzato in senso pratico? Non resta che aspettare ulteriori delucidazioni in merito.

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