La ciclotimia è una forma di disturbo bipolare di difficile identificazione, anche perché tuttora ignorata dai media, dalle campagne di sensibilizzazione e spesso anche dagli stessi medici. La scrittrice e disegnatrice francese Lou Lubie ha deciso di parlarne attraverso la sua graphic novel “La mia ciclotimia ha la coda rossa“, pubblicata dalla casa editrice ComicOut. Un libro importante, che è anche sostenuto da diverse associazioni per i ciclotimici, come Itaca, Minerva e Associazione disturbi bipolari.
Quasi tutti hanno un animale domestico, ma nelle pagine del suo fumetto Lou ne ha uno molto particolare. Si tratta di una volpe rossa, che rappresenta proprio la sua ciclotimia, un disturbo dell’umore della famiglia delle malattie bipolari. E, proprio come una volpe, è una malattia selvatica e piccola, spesso imprevedibile.
Come convivere con un animale così difficile? Come è possibile addomesticarla? Intrappolata in una relazione quotidiana con la sua volpina, Lou decide infine di avvicinarsi. Prova a comprenderla e domarla, intraprendendo un percorso di crescita e scoperta che la condurrà a una nuova consapevolezza.
Partendo dalla sua esperienza autobiografica, Lou Lubie ha realizzato un’opera di divulgazione, con basi scientifiche e approfondite, che suggerisce soluzioni senza imporre i suoi giudizi. Ne risulta un ritratto umoristico e gentile di un problema psichiatrico spesso sottovalutato. Sono i dati a parlare, visto che secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) il 6% della popolazione mondiale ha un temperamento ciclotimico, il 2% soffre di un disturbo bipolare e, nelle depressioni ciclotimiche, il rischio di suicidio è del 47%.
“Il giorno che ho scoperto di essere ciclotimica… Ho capito che mi stavo sbagliando. Io non sono l’alto o il basso. Io sono il movimento. Instabile, impulsiva, ipersensibile, estremamente emotiva”, ha scritto Lou Lubie, la cui penna riesce allo stesso tempo a divertire, informare e commuovere.
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