L'importanza di parlare di varicocele, Pietro Sermonti: "Ho rischiato la sterilità"
Pietro Sermonti, da giovane, era affetto da varicocele. Ecco cos'è e come ha fatto l'attore a superare questo problema di salute.
Pietro Sermonti, da giovane, era affetto da varicocele. Ecco cos'è e come ha fatto l'attore a superare questo problema di salute.
Quando una celebrità parla apertamente di un suo problema di salute, presente o passato che sia, è sempre un momento importantissimo di sensibilizzazione alla prevenzione e alla cura. Così, quando Pietro Sermonti (il talentoso attore di Smetto quando voglio e della serie Boris) ha parlato di varicocele, potrebbe aver aperto gli occhi a moltissimi uomini che, in questo modo, sono stati spinti a farsi fare un controllo e, nel caso, agire di conseguenza.
Sermonti ha parlato di varicocele in un’intervista rilasciata a Ok Salute e Benessere. L’attore era molto giovane all’epoca, 22 anni. Si accorse che qualcosa non andava come doveva perché, al momento dell’orgasmo, avvertiva un dolore simile alla puntura di una vespa. Quindi consultò l’andrologo, che gli prescrisse un esame dello sperma, scoprendo che Sermonti aveva un varicocele bilaterale.
Significa che le vene di tutti e due i testicoli si dilatano a causa del reflusso di sangue. In tanti hanno il monolaterale, ma il mio è per pochi eletti […] – ha rivelato l’attore – Non senza timori: il varicocele è la prima causa di infertilità maschile, perché gradualmente altera la qualità e la quantità degli spermatozoi. Il pensiero che avrei potuto non avere figli mi fece molta paura.
In un’altra intervista, Sermonti si era definito “un po’ in ritardo” per avere un figlio, ma comunque con l’intenzione di non voler restare da solo per sempre. Non è mai troppo tardi, infatti, se si decide di intraprendere questo passo, sempre che, proprio come ha fatto l’attore, ci sia curati della salute dei propri testicoli. Molto spesso capita che il varicocele non dia dolori e altri sintomi e quindi non ci si interessa al problema e si rischia la sterilità. A quanto pare, Sermonti volle provare subito se tutto era tornato a posto.
Tre giorni dopo volli subito fare un test, diciamo così, per verificare che l’operazione fosse riuscita bene – ha confessato – Ma l’incontro con la mia fidanzata andò malissimo. Nel senso che i dolori erano rimasti gli stessi. Un po’ abbacchiato, andai da solo in montagna per convalescenza. Dopo una settimana feci un sogno: facevo l’amore e non sentivo alcun dolore. Il mio corpo, attraverso l’inconscio, mi comunicava di essere guarito. E la conferma arrivò quando la mia ragazza venne a trovarmi.
Ma che cos’è il varicocele? Scopriamolo insieme sfogliando la gallery.
Il varicocele è una patologia relativa alla dilatazione delle vene che interessa il sistema vascolare di un testicolo – o di entrambi i testicoli, quando si parla di varicocele bilaterale. Si tratta di una delle maggiori cause di infertilità maschile.
Secondo uno studio delNational Institutes of Health, il varicocele si può sviluppare durante la pubertà e colpire la crescita e la funzionalità del testicolo. La patologia è più diffusa nei maschi di età compresa tra i 10 e i 19 anni e tra i ragazzi che hanno gli occhi scuri. Nel 50% dei casi si guarisce e quindi si ha una fertilità nella norma.
Come dicevamo, non sempre i sintomi sono chiari e vengono percepiti. I più fortunati – quelli che come Sermonti hanno appunto i sintomi – li possono provare dopo l’esercizio fisico o il rapporto sessuale ed essi comprendono: dolore nel testicolo, pesantezza nello scroto, vene dilatate nello scroto. A volte, il testicolo colpito da varicocele è più piccolo dell’altro (ma ovviamente questo non vale per la varicocele bilaterale).
Un esame del liquido seminale è fondamentale per la conta spermatica – quindi può rendersi necessario sia prima di un eventuale intervento medico, sia dopo per controllare se qualcosa sia cambiato. Naturalmente, dopo esservi rivolti all’andrologo, questi provvederà all’osservazione dello scroto e anche a delle ecografie.
Ci sono varie tecniche chirurgiche che possono contrastare (e risolvere) il varicocele. Queste tecniche però possono non essere valide sempre, ma per ogni persona ci può essere un intervento ottimale. Quello che consigliamo è sempre di rivolgersi all’andrologo, l’unico in grado di consigliarvi per il meglio e aiutare a risolvere questo problema di salute.
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