La fotografa inglese Lauren Forster non ha paura di parlare di cancro; lo ha fatto con sua madre, morta proprio a causa di un tumore al cervello, il cui percorso di convivenza con la malattia, fino agli ultimi giorni, è stato oggetto di un toccante progetto-documentario intitolato God has no favorites, ovvero Dio non ha preferiti.
Ma Lauren si è occupata da vicino anche di cancro al seno, immortalando donne che lo hanno sconfitto e hanno subito una mastectomia. Del resto, il tumore della mammella resta tra i cinque più diffusi, con più di 50 mila nuovi casi diagnosticati nel 2019 solo in Italia e 800 mila donne che hanno, oppure hanno avuto, un tumore del seno.
A livello mondiale, il tumore al seno è addirittura la neoplasia più diagnosticata tra le donne, e la principale causa di morte per cancro, con 1,6 milioni di nuovi casi registrati ogni anno. Negli ultimi tre decenni, l’incidenza è aumentata del 3,1% e, nonostante la mortalità sia evidentemente diminuita nel corso degli anni, le stime riferiscono che, entro il 2025, 5,8 milioni di donne in tutto il mondo moriranno di cancro.
Per questo parlarne continua a essere così importante, e Lauren ha deciso di farlo attraverso la cosa che le riesce fare meglio: la fotografia.
Il cancro è qualcosa che ti ha toccato molto da vicino, con tua madre. Questo è l’unico motivo che ti ha spinta a realizzare un progetto su questo tema?
“In realtà questa serie sul cancro al seno è stata realizzata prima che a mia madre venisse diagnosticato il cancro, ma quando l’ho pensato avevo già perso diversi membri della mia famiglia a causa del cancro, e così ho deciso che volevo realizzare un progetto di sensibilizzazione”.
Perché proprio il cancro al seno?
“Ogni anno a circa 55.000 donne nel Regno Unito viene diagnosticato un tumore al seno. Grazie ai progressi medici i tassi di sopravvivenza aumentano ogni anno, ma mentre realizzavo il mio progetto sono cresciute le diagnosi nelle donne giovani, anche adolescenti, e il cancro al seno, se diagnosticato in giovane età, può essere aggressivo e diffondersi rapidamente.
Ho voluto concentrare il progetto sulle donne che hanno combattuto e sono sopravvissute al cancro al seno per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica“.
Chi sono le donne che hai ritratto?
“Tutte le protagoniste sono donne incredibilmente coraggiose, delle vere guerriere. Le ho incontrate in un ospedale inglese, dove facevano un focus group a cui ho avuto il permesso di partecipare, e alla fine di ogni sessione spiegavo il mio progetto e chiedevo chi fosse interessata a partecipare. Era importante per me costruire un rapporto di fiducia con tutte le donne che ho fotografato, perciò sono andata a casa loro, prendevamo un caffè insieme e chiacchieravamo a proposito delle loro esperienze. Tutto questo per circa tre mesi, prima di iniziare a scattare ogni foto“.
Cosa ti hanno detto della mastectomia? Come si sentono?
“Qualunque sia la tua età non puoi prevedere come reagirai alla perdita di un seno.
Ho parlato con le donne che ho fotografato a fondo delle loro esperienze, e la maggior parte di loro mi ha detto che con la perdita del seno è come se avessero perso una parte della loro identità femminile. Alcune hanno sentito un distacco dal proprio corpo dopo l’intervento chirurgico, e sono state lasciate con delle cicatrici come costante ricordo del trauma che avevano subito. Alcune delle donne che ho fotografato hanno deciso di avere la ricostruzione del seno, altri mi hanno parlato dell’idea di fare un tatuaggio, cosa relativamente nuova all’epoca“.
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Quanto è importante la prevenzione?
“Le cause del cancro al seno non sono ancora completamente comprese, quindi è davvero importante fare esercizio fisico regolarmente e seguire una dieta sana che possa aiutare a prevenire molti problemi di salute. Uomini e donne devono controllare il proprio seno; conoscerlo, controllare come appare, in modo da poter individuare eventuali cambiamenti e segnalarli al medico in fretta. I tumori del seno scoperti in maniera precoce sono di solito più facili da trattare, e hanno più probabilità di essere curati, quindi è fondamentale controllare il seno!”
Sfogliate la gallery per scoprire le protagoniste del progetto di Lauren. Il progetto è visibile anche sul suo sito ufficiale.
Jane Quinney, 48 anni
Janet West, 64 anni
Jean Parker, 73 anni
Julie Foster, 41 anni
Juliet Price, 47 anni
Pauline Polley, 42 anni
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