"Io, durante e dopo l'anoressia": la testimonianza in immagini di Emelle

La storia di Emelle è comune, purtroppo, a quella di molte ragazze: una bassa autostima, un'autocritica eccessiva, il confronto impietoso con le altre, fino al baratro dell'anoressia. Da cui, per fortuna, è riuscita a uscire. Con forza, tenacia e volontà, sentimenti che oggi vuole trasmettere a chi sta ancora combattendo.

L’anoressia è un nemico vile e pericolosissimo, che si può sconfiggere solo grazie a una fortissima volontà e resistendo alle possibili ricadute. Come ha fatto Emelle Lewis, che a 22 ha deciso di riprendere finalmente in mano la sua vita e di scrollarsi di dosso quell’incubo in cui era finita appena adolescente.

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Il percorso non è stato facile, ovviamente, ma oggi che ha riacquistato la forma e vanta uno splendido fisico Emelle spera di poter dare il buon esempio ad altre giovanissime che stanno lottando contro il medesimo disturbo. Per questo, sul suo account Instagram ha mostrato alcune immagini che evidenziano la differenza tra il “prima” e il “dopo”, per far comprendere che una via d’uscita esiste, purché si sia disposte a combattere.

Era appena una ragazzina quando si è ammalata, un periodo in cui è fin troppo facile fare i conti con lo specchio e non trovare nulla di apprezzabile in se stesse; la sua autostima a picco subiva affossamenti sempre più spesso, soprattutto quando si metteva in un impietoso confronto con le coetanee. “Ho sempre trovato difficile adattarmi – ha raccontato, come riporta TPI – e quando tutte le mie amiche avevano un fidanzato in quel periodo ma io no, ho iniziato a pensare che fosse perché ero grassa“.

Per molti anni, con l’idea che perdendo peso sarebbe diventata più bella e attraente per gli altri, Emelle si è rifiutata di dare ascolto ai medici che la invitavano a seguire terapie per riprendere i troppi chili persi, pensando che stessero cercando di “rovinarle la vita“.

La ragazza mangiava le stesse cose ogni giorno; la sua dieta era composta esclusivamente di hummus, crusca, torte di riso, insalata e frutta.

Anche per lei, però, il punto di svolta è arrivato proprio grazie ai social: su Instagram Emelle ha infatti iniziato a seguire alcune ragazze che raccontavano il loro percorso per uscire dall’anoressia e dai disturbi alimentari di cui soffrivano; la sua mente, spiega, è cambiata un giorno, “Ricordo di essermi sdraiata a letto sentendomi morire. Mi ero resa conto di non aver realizzato nulla nella mia vita.

Mi sono detta ‘non è il modo in cui la mia storia è destinata a finire’, sapevo che dovevo iniziare a combattere e mostrare al mondo chi ero destinata ad essere.

Nonostante le numerose ricadute (ben sette) le rinunce alle cure e i momenti di sconforto, oggi Emelle è una ragazza completamente sana, ha scelto di tenersi in forma in maniera corretta, con una dieta equilibrata e un po’ di esercizio fisico in palestra. Consuma sei pasti al giorno che poi brucia con l’attività fisica, per un totale di 2800 calorie giornaliere. Davvero niente male.

Di sé oggi dice:

Superare questa malattia mi ha reso mentalmente una persona forte, vedo il mondo attraverso occhi diversi. Bisogna trovare qualcosa che ci appassiona, qualcosa su cui si può lavorare e concentrare tutto il proprio tempo e le proprie energie per raggiungerlo.

I suoi post Instagram sono la manifestazione più evidente del fatto che la malattia possa essere sconfitta, ed è davvero impressionante guardare l’enorme cambiamento – positivo, ovviamente – che la ventiduenne ha compiuto, scegliendo finalmente la strada giusta. Quella che porta a un peso sano, a un’accettazione di sé che se ne frega dei confronti e non mira ad assurdi ideali, quella della vita.

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