Sai cosa sono le false mestruazioni e come riconoscerle?
Le false mestruazioni si presentano con sintomi simili a quelli delle regolari mestruazioni ma possono comparire anche in gravidanza.
Le false mestruazioni si presentano con sintomi simili a quelli delle regolari mestruazioni ma possono comparire anche in gravidanza.
Per questo è importante riconoscerne i sintomi per poi rivolgersi a un ginecologo.
Le false mestruazioni sono perdite ematiche vaginali che non fanno parte del fisiologico ciclo mestruale. Le cause del fenomeno chiamato spotting (che in italiano significa “macchiare”) come spiega la dottoressa e ricercatrice Debra Rose Wilson si differenziano dalle mestruazioni per le seguenti caratteristiche:
I sintomi delle false mestruazioni sono simili a quelli del ciclo mestruale e sono:
Le false mestruazioni si possono manifestare anche a seguito dell’assunzione della pillola del giorno dopo che, producendo un’alterazione a livello ormonale, può portare a disturbi come ritardi o appunto false mestruazioni.
Nelle giovanissime, lo spotting può verificarsi anche nel corso dell’anno che segue il menarca durante i giorni di ovulazione, rappresentando un normale assestamento del ciclo mestruale.
Questi sintomi e di conseguenza le false mestruazioni possono comparire a seguito di fibromi e polipi uterini, delle escrescenze non cancerose nell’utero. Tuttavia possono diventare abbastanza grandi da causare dolore e sanguinamenti irregolari tra le mestruazioni. Alcuni tipi di spotting possono anche segnalare la presenza di queste escrescenze uterine.
Nonostante i sintomi e le circostanze nelle quali è possibile individuare le false mestruazioni, per identificarne le cause specifiche il consulto ginecologico è sempre vivamente consigliato.
Oltre a una frequenza più o meno irregolare, alla consistenza differente, talvolta grumosa, le false mestruazioni si caratterizzano dal colore delle perdite rispetto al regolare flusso mestruale rosso acceso. Il sanguinamento può assumere una colorazione rosata, per via del mescolamento con le normali secrezioni vaginali, oppure di una tonalità più scura, tendente al marrone, per via dell’ossidazione del sangue a seguito di un’emissione più lenta e della permanenza prolungata all’interno del canale vaginale.
Circa il 20% – 30% delle donne in gravidanza deve confrontarsi con le false mestruazioni che non necessariamente devono portare ad un’evoluzione sfavorevole della gestazione. In particolare il fenomeno può verificarsi in caso di:
Circa una settimana dopo che uno spermatozoo ha fecondato l’ovulo, esso si annida nell’utero penetrando poi nell’endometrio, il tessuto uterino che si sfalda durante il ciclo mestruale rompendo alcuni vasi sanguigni. A volte questo provoca un leggero sanguinamento noto come spotting da impianto. L’emorragia dura in genere solo un giorno o due e si verifica circa una settimana dopo l’ovulazione e circa una o due settimane prima del ciclo mestruale di una donna.
Le false mestruazioni possono verificarsi nei casi di pericolo di aborto quando una porzione di trofoblasto, la struttura che maturerà in placenta, si distacca dai tessuti uterini. In questo caso le perdite ematiche sono abbondati, in parte grumose e caratterizzate da un colore rosso acceso.
Le false mestruazioni possono verificarsi anche a seguito di squilibri di natura ormonale dovuti al rapido aumento degli ormoni della gravidanza (estrogeni e progesterone). L’impreparazione del corpo della donna a questo cambiamento innesca il fenomeno.
Sin dall’inizio della gravidanza la donna produce massivamente ormoni come le beta hCG e il progesterone che per preparare i tessuti ad accogliere il feto aumentano il flusso sanguigno negli organi della pelvi, come l’utero, il collo dell’utero e la vagina. Questo fenomeno è chiamato “imbimbizione” e rende così i tessuti più fragili provocando occasionalmente delle piccole perdite a seguito della rottura dei vasi sanguigni.
Le false mestruazioni durano 2-3 giorni, meno delle effettive mestruazioni (4-7 giorni) e nelle donne in dolce attesa il fenomeno dovrebbe presentarsi solo durante il primo trimestre di gravidanza ma a volte c’è la possibilità che insorga nuovamente al secondo trimestre quindi per questo è importante informare il proprio ginecologo.
Se invece non si è incinta la comparsa di perdite ematiche al di fuori del ciclo mestruale non va comunque sottovalutata, in quanto potrebbe rappresentare un sintomo di qualcosa che non sappiamo e che potrebbe potenzialmente minare la nostra salute.
Lettrice accanita, amante dell'arte e giornalista. Ho da sempre il pallino per la scrittura.
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