Le donne lavorano meglio durante l'ovulazione: le ultime dalla scienza

Un recente studio avrebbe dimostrato come il picco di fertilità e il potenziale creativo, strettamente connessi tra loro, permetterebbero alle donne di sfruttare a proprio vantaggio il ciclo mestruale.

Un recente studio suggerisce come le donne tendano a dare il meglio di sé in termini creativi nella fase più fertile del ciclo mestruale, cioè durante l’ovulazione: a dimostrarlo, un incremento del potenziale creativo proprio durante il periodo in cui è naturalmente maggiore la probabilità di concepire, fattore che influirebbe positivamente anche nel rapporto col partner.

La ricerca, condotta dalla University of Social Sciences and Humanities di Varsavia, prevedeva l’assegnazione di compiti legati al pensiero creativo a un campione di 750 donne, di età compresa tra 18 e 35 anni. I dati emersi hanno rivelato risultati decisamente significativi: più alta infatti era la probabilità di concepimento, più le idee generate apparivano originali e varie, includendo frequenti cambiamenti di prospettiva, a testimonianza di una maggiore apertura mentale.

Questo non farebbe altro che avvalorare ulteriormente il concetto di Period Power, già ampiamente trattato nell’omonimo libro di Maisie Hill che considera il ciclo mestruale, i giorni fertili e gli ormoni, al pari di una vera e propria opportunità per imparare a massimizzare le proprie capacità e attitudini, a dispetto di chi considera le mestruazioni come qualcosa di temporaneamente invalidante, causa di sbalzi d’umore, irritabilità, ansia e stress.

La correlazione tra il picco di fertilità e il potenziale creativo dunque, potrebbe rappresentare una “funzione adattiva” come sostengono i ricercatori: le donne si sarebbero evolute a tal punto, seppur inconsapevolmente, da utilizzare la propria creatività anche nel corteggiamento al fine di attrarre un potenziale partner. Tale teoria tuttavia, era già stata formulata nel 2000 dallo scienziato Geoffrey Miller, il quale fu il primo a sostenere che le donne sono solite utilizzare la propria creatività e intelligenza per “colpire” il potenziale partner, influenzandone positivamente l’impatto iniziale.

L’obiettivo di Katarzyna Galasinska e Aleksandra Szymkow, co-autrici della ricerca condotta dalla University of Social Sciences and Humanities, era proprio replicare i risultati iniziali sostenuti dallo stesso Miller, questo al fine di poter valutare in concreto se i punteggi legati alla creatività delle donne, fossero realmente allineati con i relativi cicli di ovulazione. 

A fronte di quanto emerso hanno altresì sottolineato come, anche negli studi precedentemente svolti, le donne, in concomitanza con i sintomi dell’ovulazione, mostravano cambiamenti comportamentali, fisici e cognitivi: al culmine della fertilità, i loro occhi apparivano infatti più luminosi, le guance rosee, e il loro atteggiamento decisamente più positivo e proattivo. Erano di fatto molto più motivate nel prendere iniziative nei confronti del partner, mettendo da parte remore e freni inibitori, per lasciare spazio a una maggiore sicurezza e determinazione.

Risultati incoraggianti dunque, a testimonianza di come le donne si siano progressivamente evolute al punto che, quando arriva il momento del concepimento, si comportino, seppur inconsciamente, in modo diverso: gli ormoni sessuali rappresentano una sorta di stimolatore dell’umore e, uno stato d’animo positivo influisce positivamente sulla flessibilità del pensiero, riflettendosi al contempo anche sul rendimento lavorativo e sulla crescita personale.

Le stesse si sentirebbero pertanto più potenti, sicure di sé e coraggiose durante la fase che precede l’ovulazione e questo tuttavia può contribuire a renderle più inclini ad affrontare situazioni di rischio, valutate tuttavia in maniera sicuramente più serena e proattiva. Proprio per essere creativi è infatti necessario mettersi in gioco e “rischiare”, questo poiché proprio la creatività, richiede inevitabilmente la rottura di schemi e blocchi mentali.

I risultati dello studio, pubblicato sul Journal of Environmental Research potrebbero risultare dunque particolarmente utili per tutte le donne che desiderano imparare a sfruttare il ciclo mestruale a proprio vantaggio, senza scusarsene, sempre consapevoli che quando il livello di estrogeni aumenta, i naturali processi fisiologici a carico dell’organismo giocano in favore dell’umore, amplificando le potenzialità creative così come quelle legate allo sviluppo e alla concretizzazione di progetti personali: il ciclo mestruale può pertanto essere vissuto come l’occasione per valutare con occhio maggiormente critico ciò che in passato è stato fatto, cogliendo l’opportunità di cedere al cambiamento, accolto però con maggiore positività e desiderio di miglioramento, per sé così come nel contesto lavorativo e di coppia.

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