I primi freddi sono arrivati e, per le più temerarie che osano indossare le gonne senza i collant e per le più ritardatarie che non hanno fatto ancora il cambio degli armadi e si arrangiano con quello che hanno, il raffreddore è un rischio che bisogna tenere in conto.

Certo, noi donne non ci facciamo certo fermare da qualche starnuto o dal naso che cola, per quanto si tratti di disturbi fastidiosi che tolgono la concentrazione durante il giorno e non fanno dormire bene la notte, ma combattiamo tenacemente il raffreddore a suon di fazzoletti, tisane e altri rimedi.

Ma siamo convinte di sapere davvero tutto sul raffreddore? Per esempio, sappiamo da quanti virus è causato? E quanto volte ci colpisce in media all’anno? Ecco le risposte:

1. Questione di numeri

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Gli adulti si ammalano in media due o quattro volte all’anno, mentre i bambini dalle sei alle dieci volte: per entrambi il contagio avviene attraverso i virus, ma i bimbi sono più soggetti al raffreddore in quanto prendono più spesso freddo, vuoi perché non si coprono oppure perché da neo-mamme confuse non sappiamo bene come vestirli, cosa che indebolisce l’organismo.

2. Una folla di virus

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I virus che provocano il raffreddore sono ben 260; il più diffuso è il rhinovirus, che causa il naso chiuso e che ha circa 90 sottotipi. Come se non bastasse, questi virus si trasmettono per via aerea, solo respirando o con le goccioline di saliva emesse con uno starnuto, che possono contenere circa 10mila germi.

3. Ma quando si contagiano gli altri?

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Quando prendiamo il raffreddore, abbiamo circa due giorni di incubazione, dove si può sentire il naso o la gola bruciare, dopo i quali il naso inizia a gocciolare e a starnutire. È proprio nel momento degli starnuti fragorosi, che dura tre giorni, in cui si hanno maggiori possibilità di contagiare gli altri. Dopo questo momento, i rischi per gli altri si abbassano, ma si alzano quelli per noi: mentre il nostro naso perde muco, si possono prendere delle infezioni batteriche che possono causare febbre.

4. Scuola e lavoro

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Per quanto il raffreddore non sia debilitante, anche se rende un po’ intontiti, all’anno sono 60 milioni i giorni di scuola che vengono persi dai bambini e dai ragazzi, mentre ogni anno sono 50 milioni i lavoratori che si ammalano e lasciano la scrivania vuota. Forse restare a casa non è necessario, ma restare a casa e riposare rende la guarigione più celere.

5. Lavarsi le mani

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Qual è il modo migliore per prevenire il raffreddore? Lavarsi le mani! Infatti il contagio avviene sì per via aerea, ma anche in modo indiretto, tramite le mani o gli oggetti contaminati. Quindi è bene lavarsi, usando semplicemente acqua e sapone e sfregandole bene.

6. Vitamina C

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E qui cade un mito: la vitamina C, con spremute di arancio annesse, non è utile per combattere il raffreddore, mentre sono più utili lo zinco, il magnesio e il selenio. Comunque, la vitamina C fa sempre bene, quindi continuate a bere spremute d’arancia!

7. Strani rimedi

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Se nella Grecia Antica si pensava che il sanguinamento aiutasse a sconfiggere il raffreddore e nell’impero romano fosse utile baciare un topo, ad oggi il raffreddore non si cura, ma se ne alleviano i sintomi, con dei farmaci, dei lavaggi nasali o anche dei rimedi naturali come una tisana allo zenzero o la borsa dell’acqua calda.

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