Corpo luteo: cos'è, a cosa serve e quando è il caso di tenerlo d'occhio

La fase luteale dura 14 giorni: in questo lasso di tempo il follicolo espelle la cellula uovo allo scopo di trasformarsi in una ghiandola chiamata corpo luteo. Esso produce il progesterone destinato al nutrimento e all’ispessimento dell’endometrio, detenendo così una funzione essenziale per un'eventuale fecondazione.

Il corpo luteo svolge delle funzioni molto importanti per l’organismo e ai fini di un’eventuale fecondazione. Tuttavia, può generare anche dei disturbi se è cistico oppure emorragico. Pertanto, occorre monitorarne sintomi e cambiamenti.

Corpo luteo: cos’è?

Al fine di capire come sia possibile giungere alla formazione del corpo luteo, è fondamentale conoscere le fasi che caratterizzano il ciclo mestruale, e non solo. La fase follicolare comincia con l’inizio delle mestruazioni e termina con l’arrivo dell’ovulazione. I follicoli, durante questo periodo, maturano la cellula uovo allo scopo di renderla pronta per una possibile fecondazione. La fase in esame dura circa 14 giorni.

A questa segue la fase luteale che detiene una durata fissa pari a 14 giorni: nell’arco di tempo in questione, il follicolo espelle la cellula uovo al fine di trasformarsi in una ghiandola definita corpo luteo. Il corpo luteo ha il compito di produrre il progesterone destinato al nutrimento e all’ispessimento dell’endometrio, per questo motivo il corpo luteo può essere collegato anche all’endometriosi.

Corpo luteo e fase luteale

Corpo luteo
Fonte: web

La fase luteale rappresenta una fase importantissima ai fini di un’eventuale gravidanza, in quanto anche attraverso l’aumento del livello del progesterone, il corpo luteo acquisisce la funzione di preparare la mucosa uterina a ospitare un ovocita fecondato.

Pertanto, la fase luteale e la gravidanza sono strettamente correlate tra loro, dal momento che proprio in questo lasso di tempo una donna può eventualmente concepire un bambino. Nello specifico, durante tale fase la temperatura basale femminile sale e l’endometrio diviene più spesso, ostacolando il passaggio dello sperma e andando a chiudere il collo dell’utero. Allo stesso tempo, il corpo si prepara all’eventualità di sostenere l’embrione nella fase iniziale, attendendo la formazione completa della placenta.

Corpo luteo emorragico: cause e cure

Il corpo luteo emorragico ricorre nella circostanza in cui si verifica un accumulo eccessivo di sangue nella cavità follicolare al termine dell’ovulazione. Le sue dimensioni possono variare dai 3 ai 10 cm circa; anche l’aspetto è variabile, a seconda delle quantità di sangue presenti.

Alle volte si genera anche un ematoma, che può causare forte dolore pelvico e ingrossamento ovarico; in caso di rottura, è possibile riscontrare perdite di sangue vaginali e/o intraperitoneali. I sintomi legati alla rottura del corpo luteo emorragico sono svariati:

  • anemia;
  • sanguinamento vaginale;
  • dolori pelvici o addominali;
  • amenorrea;
  • debolezza;
  • irregolarità del ciclo mestruale;
  • sincope;
  • nausea;
  • vomito;
  • febbre.

E quelli presenti in questa lista sono soltanto alcuni dei sintomi più diffusi.

Un esame molto utile al fine di diagnosticare la presenza del corpo luteo emorragico è rappresentato dall’ecografia pelvica vaginale; tuttavia possono essere realizzati ulteriori esami, quali le analisi del sangue, le analisi delle urine e, nei casi più gravi, anche la laparatomia e la laparoscopia.

Come si cura il corpo luteo? Nella maggior parte dei casi, il corpo luteo si risolve in maniera spontanea, senza ricorrere a particolari cure. Tuttavia, è estremamente necessario monitorare la situazione. Se il corpo luteo non si risolve da sé, occorre far riferimento a trattamenti e cure su parere di uno specialista ginecologo. Alcune cure prevedono l’assunzione di farmaci antiemorragici e antidolorifici. Altre cure, nelle situazioni più complesse e gravi, sono di natura chirurgica.

Inoltre, quando la problematica appare ricorrente, bisogna pensare alla possibilità di assumere farmaci ovariostatici, ossia farmaci che bloccano in modo temporaneo l’attività delle ovaie, al fine di impedire la formazione del corpo luteo di tipo emorragico. Ovviamente, occorre sempre consultare un medico.

Corpo luteo gravidico: quando si vede?

Il corpo luteo gravidico si sviluppa durante la gravidanza ed è caratterizzato da dimensioni maggiori rispetto a quello mestruale e da un colore giallo intenso. Il ruolo che esso svolge è essenziale nella primissima fase della gravidanza, sia sino al secondo trimestre. Infatti, esercita un’azione importante fino a quando la placenta non risulta pronta a nutrire da sola il feto. Dunque, si nota già nella prima fase di una gravidanza e altro non è che un corpo a cui è stato evitato di autodistruggersi, per conto della gonadotropina corionica umana, ovvero l’ormone creato dall’embrione a inizio gravidanza.

Corpo luteo cistico: i sintomi

Corpo luteo
Fonte: web

Se all’interno del corpo luteo si forma un accumulo di sangue o di altro liquido, prende forma il corpo luteo cistico. Solitamente si tratta di una patologia di genere asintomatico e, spesso, le cisti regrediscono spontaneamente nel giro di poche settimane, senza dover ricorrere ad asportazioni chirurgiche.

Mentre, in altri casi, le cisti possono aumentare le loro dimensioni, sino a scoppiare, causando dolori a livello pelvico e tensione addominale. Le cisti, con tale comportamento, possono impedire la produzione di progesterone da parte del corpo luteo, rendendo molto difficile il concepimento o, addirittura, possono causare un aborto spontaneo.

I sintomi sono spesso correlati proprio alla presenza di cisti ovariche e tra i più comuni si annoverano:

  • sanguinamento tra un ciclo mestruale e l’altro;
  • dolore addominale;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • stanchezza;
  • mal di testa;
  • aumento di peso;
  • difficoltà nella digestione;
  • nausea;
  • vomito;
  • difficoltà durante l’evacuazione;
  • aumento della frequenza di minzione.
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