Fame ad oltranza, pasti ridotti al minimo, cibi sottoposti a rigidi controlli per verificare anche quel minimo grammo in più che potrebbe compromettere il risultato finale. Si, spesso le diete possono rivelarsi davvero ossessive e insane. Per rendere più facile il tutto, si escogiterebbe qualsiasi marchingegno: gli attacchi di fame e quel senso di vuoto nello stomaco sono delle vere torture per chi decide di voler perdere a tutti i costi quei chili di troppo che, specialmente in estate, sembrano raddoppiare la nostra silhouette. Ebbene, un chirurgo plastico di Beverly Hills, Nikolas Chugay, ha messo a punto un metodo davvero bizzarro per ottimizzare la tanto odiata dieta. La novità consisterebbe nell’applicare un cerotto di marlex sulla lingua, fissandolo con 6 punti di sutura. Nelle prime 48 ore si può avvertire un forte dolore,  gonfiore alla lingua, difficoltà nel parlare e deglutire. A cosa porterebbe questa tortura? Semplice, il dolore provocato nell’assumere cibi solidi porta il paziente ad alimentarsi esclusivamente con liquidi ed integratori: questo “fantastico” trattamento, può durare al massimo un mese, dopodiché la lingua potrebbe inglobare il cerotto al suo interno a causa del processo di autoriparazione. La FDA (Food and Drugs Administrations) non ha ancora approvato questo metodo.

“Dimagrire a tutti i costi” sembrerebbe lo slogan più adatto per sponsorizzare questo trattamento. La domanda è lecita: vale la pena applicare un cerotto sulla lingua e avvertire dolori lancinanti per perdere peso? È risaputo che dimagrire non è un’impresa da poco e che molte persone hanno davvero difficoltà a smaltire i chili in eccesso ma vale la pena torturarsi in questo modo? Non è forse meglio seguire una dieta sana e adatta al proprio corpo? Anche perchè, il più delle volte, i chili persi con questi metodi drastici si ripresentano ancora più ostili di prima una volta concluso il “trattamento”. L’idea del cerotto sulla lingua non è di certo la più assurda che si sia mai sentita: alcune modelle mangiano piccoli pezzi di stoffa per placare i morsi della fame, ingoiano dei batuffoli di cotone imbevuti di succo d’arancia per potersi sentire sazie, assumono diuretici, lassativi, cocaina e anfetamine per poter restare magre e alcune si nutrono attraverso flebo per via endovenosa. A questo punto bisogna chiedersi qual è il limite e, soprattutto, se ne esista uno!

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!