Attenzione: questo additivo è presente in molti cibi ed è cancerogeno

Siamo solite mangiare degli alimenti senza sapere con certezza gli effetti degli additivi che vengono aggiunti al loro interno. Abbiamo scoperto un additivo che può essere deleterio per il sistema immunitario perché cancerogeno. I pareri degli esperti sono contrastanti, ecco tutti i dettagli.

Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale per la ricerca agricola (INRA), esiste un additivo che provoca effetti deleteri al sistema immunitario perché possibilmente cancerogeno. Stiamo parlando del biossido di titanio, un additivo molto comune utilizzato dai produttori di tutta Europa conosciuto maggiormente con il nome E171. Secondo quanto riportato da LeMonde, gli scienziati affermano che, nonostante i danni non siano direttamente trasferibili agli esseri umani, non significa che non sia un allarme per la salute dei consumatori.

1.  Dove si trova questo additivo e a cosa serve

Attenzione: questo additivo è presente in molti cibi ed è cancerogeno
Fonte: Web

Troviamo l’E171 in molti prodotti che siamo soliti consumare quotidianamente, come i cosmetici, i dentifrici, le creme solari e anche all’interno di varie formulazioni farmaceutiche. Ciò che è maggiormente preoccupante, è che si trova anche nel settore alimentare, in particolare all’interno di caramelle, biscotti, prodotti al cioccolato o anche gomme da masticare.

Ma perché viene inserito questo additivo nei cibi? La cosa inaccettabile è che viene inserito seppur non sia essenziale: l’E171 non ha alcun valore nutrizionale e non migliora il processo di fabbricazione e/o di conservazione. Questo additivo non è altro che un pigmento bianco: il suo scopo è semplicemente quello di aumentare la bianchezza, la luminosità del cibo o ancora di cambiare colore ad altri coloranti.

2.  Perché viene definito cancerogeno

Nel 2006, il Centro Internazionale per la Ricerca del Cancro (CIRC) inserì il biossido di titanio tra gli elementi cancerogeni. Secondo gli studiosi, l’E171 è pericoloso soprattutto se inalato, di conseguenza rappresenta un rischio maggiore per le persone che producono i prodotti all’interno dei quali viene inserito. Per approfondire maggiormente la tesi, i ricercatori dell’INRA (Istituto Nazionale per la Ricerca Agricola) insieme all’ANSES (Associazione Nazionale Stress e Salute), al CEA, all’Università di Grenoble, al sincrotone Soleil e all’Istituto di Scienza e Tecnologia di Lussemburgo ha fatto un esperimento sui topi per scoprire quali sono gli effetti del biossido di titanio nel corpo dopo la sua ingestione.

Gli esperti hanno fatto ingerire ai topi dell’acqua contenente l’E171 in dosi simili a quelle che ingeriamo noi attraverso gli alimenti che lo contengono (circa 10 milligrammi per ogni chilogrammo di peso corporeo al giorno). Tramite questo esperimento, gli esperti hanno potuto constatare che questo additivo attraversa la barriera intestinale ed entra nel flusso sanguigno, come dimostrato dalle nanoparticelle trovate nel fegato dei topi. Inoltre, pare proprio che questa sostanza contribuisca ad alterare il sistema immunitario degli animali.

“L’intestino è il primo organo che viene a contatto con l’ambiente attraverso il cibo. Abbiamo trovato le nanoparticelle nelle pareti dell’intestino tenue e nel colon dei topi. Alloggiano nel nucleo delle cellule immunitarie intestinali causando uno squilibrio del sistema immunitario.”

È con queste parole che Eric Houdeau, co-autore dello studio, ha spiegato i risultati della ricerca.

3.  Cosa dice l’EFSA al riguardo

Attenzione: questo additivo è presente in molti cibi ed è cancerogeno
Fonte: Web

Nonostante così tanti enti si siano uniti e abbiano (quasi) accertato la pericolosità del biossido di titanio, i ricercatori dell’EFSA dichiarano che il suo utilizzo in qualità di additivo alimentare non suscita alcuna preoccupazione in quanto la sua assunzione per via orale è molto, molto bassa. Secondo gli stessi, lo studio effettuato sul biossido di titanio non è stato abbastanza lungo e, di conseguenza, invitano a rifarlo per poter stabilire una dose giornaliera accettabile. L’EFSA conclude dicendo che, una volta effettuati nuovi studi e accertata la tossicità del biossido di titanio, allora si potrà stabilire un nuovo valore guida basato sulla salute.

4.  Cosa si può fare?

Nonostante i risultati siano evidenti, i ricercatori non hanno dato alcuna conferma della pericolosità dell’additivo, e questo sta facendo arrabbiare molto gli animalisti che cercano di correre in aiuto ai topi che sono obbligati a bere dell’acqua nociva per la loro salute senza arrivare ad una conclusione ben precisa.

Quindi, care ragazze, cosa ci resta da fare? Al momento non possiamo fare nulla se non evitare di mangiare gli alimenti che lo contengono. Non possiamo evitare che le aziende continuino a fabbricare i prodotti contenenti l’E171 ma possiamo sicuramente trovare una valida alternativa ai cibi che siamo solite mangiare. Vi ricordate la rivolta sull’olio di palma? È stato grazie al calo di acquisti dei prodotti che lo contenevano che, tra le aziende più importanti come Mulino Bianco e Pan di Stelle, siamo riuscite a farlo togliere da alcuni dei loro prodotti.

Fortunatamente, ogni prodotto che vediamo esposto nei supermercati riporta gli ingredienti e questo ci lascia completamente libere di scegliere cosa mangiare.

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