Anello anticoncezionale vaginale: pro e contro e come si usa
Vorreste provarlo ma non avete le idee ben chiare sull'anello anticoncezionale? Ecco un articolo che vi svelerà pro e contro!

Vorreste provarlo ma non avete le idee ben chiare sull'anello anticoncezionale? Ecco un articolo che vi svelerà pro e contro!
Anello anticoncezionale sì o no? È vero che ha pochissimi svantaggi ma tanti effetti collaterali, che è difficile da indossare e che non garantisce protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili? Le idee sembrano essere davvero piuttosto confuse; cerchiamo perciò di mettere un po’ d’ordine e di capire quali sono i miti e le credenze che possono essere sfatate a proposito del Nuvaring (questo il nome nel nostro paese). Se poi volete conoscere anche tutti gli altri falsi miti, eccoli sfatati in questo video:
L’anello anticoncezionale, o vaginale, è un vero e proprio anello di plastica sottile, trasparente e flessibile, che è possibile inserire da sole in vagina al fine di ottenere un’alta efficacia contraccettiva. L’anello, lasciato in vagina per tre settimane, rilascia lentamente estrogeni e progestinici nell’organismo, ormoni che impediscono l’ovulazione e modificano il muco cervicale, creando una barriera che impedisce agli spermatozoi di fecondare l’ovulo.
Se indossato per tre settimane consecutive, seguite da un intervallo di una settimana, l’anello anticoncezionale assicura efficacia contraccettiva per l’intero mese, tale da raggiungere persino una percentuale che oscilla fra il 92 e il 99,7%.
L’anello va inserito la prima volta nei primi cinque giorni del ciclo, oppure entro cinque giorni da un aborto avvenuto durante il primo trimestre di gravidanza. Se avete avuto un bambino, oppure avete abortito durante il secondo trimestre, è consigliabile attendere quattro settimane prima di inserire l’anello. Se invece state allattando, è opportuno consultare il medico. L’anello vaginale è pienamente efficace già dopo sette giorni di uso ininterrotto, mentre per diminuire il rischio di gravidanza e di infezioni dell’apparato riproduttivo, soprattutto durante la prima settimana di utilizzo, è possibile usare il preservativo oppure uno spermicida oltre all’anello anticoncezionale.
Se vi chiedete se sia possibile passare direttamente da un altro metodo contraccettivo ormonale all’anello, la risposta è si, senza che diminuisca l’efficacia contraccettiva, con queste precisazioni. Se usate:
Se avete seguito correttamente le istruzioni, l’anello dovrebbe essere immediatamente efficace. Fermo restando che le prime volte l’inserimento potrebbe risultarvi un po’ complicato e quindi non dovete preoccuparvi, in generale per inserirlo potete sedervi allargando le gambe, stare in piedi con una gamba leggermente alzata oppure sdraiarvi supine con le gambe allargate. Piegate l’anello e fategli assumere la forma di un ovale leggermente schiacciato, poi inseritelo delicatamente in vagina, sistemandolo sufficientemente in profondità da non avvertire scomodità o da non sentirlo affatto.
Se desiderate usare lo stesso metodo anche nel mese successivo, inserite un nuovo anello sette giorni dopo aver rimosso il precedente, anche se le mestruazioni non sono del tutto terminate. Generalmente gli anelli anticoncezionali dovrebbero essere conservati a temperatura ambiente, non superiore ai 25 °C, lontano dalla luce solare diretta. Può capitare che l’anello fuoriesca dalla vagina: in questo caso potete lavarlo con acqua fredda o tiepida (non calda) e reinseritelo, ma se lo perdete inseritene uno nuovo il prima possibile, perché se l’anello resta fuori dalla vagina per più di tre ore c’è il rischio concreto di incorrere in un concepimento.
Certamente l’anello anticoncezionale è facile da usare, può essere indossato per tre settimane consecutive, ha un effetto contraccettivo che dura per un mese intero e non richiede l’interruzione dei rapporti. Tuttavia per alcune donne il suo utilizzo è sconsigliato, perché potrebbe provocare gravi problemi di salute. In particolare, dovrebbero evitarlo le donne di età superiore ai 35 anni che fumano o sono affette da una delle patologie seguenti:
È sconsigliato l’uso anche a chi si trova in gravidanza o potrebbe sviluppare un’allergia al materiale dell’anello.
Anzitutto occorre chiarire che l‘efficacia dell’anello anticoncezionale diminuisce se vengono assunti contemporaneamente altri farmaci tra cui alcuni antibiotici, l’iperico, farmaci contro le convulsioni, contro la tubercolosi e contro l’emicrania.
Tra gli effetti collaterali più lievi, dovuti alla reazione dell’organismo alle modifiche ormonali causate dall’anello, ci sono:
Occorre invece rivolgersi al medico se si presentano alcuni di questi sintomi:
Infine, val la pena ricordare che l’anello anticoncezionale non costituisce una protezione effettiva contro le malattie sessualmente trasmissibili.
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