L’acufene, anche chiamato tinnito, è la percezione nelle orecchie di suoni e rumori di diverso tipo, in assenza di un reale stimolo sonoro esterno. Non è una patologia in sé, e il disturbo può avere intensità e durata variabili a seconda dei casi, ma può causare problemi anche gravi nella vita di una persona. Si considera che una persona su due prova almeno una volta nella vita un acufene, mentre due su cinque soffrono di acufene cronico.

Non sono ancora oggi del tutto chiare le origini degli acufeni, poiché le cause sono molteplici, ma molte persone ne soffrono, tra cui anche cantanti e musicisti famosi, sempre a contatto con suoni ad alto volume. Scopriamo meglio cos’è, i possibili trattamenti e alcune storie di vip vittime di acufene.

Acufene: le possibili cause

Le cause degli acufeni sono molteplici, e ancora oggi non se ne conosce l’origine esatta. Il rumore causato da questo disturbo può avvenire per una causa o una combinazione di fattori. Le cause ritenute possibili sono:

  • Esposizione a rumori forti che provocano problemi di udito. Le cellule ciliate che proteggono il canale uditivo vengono danneggiate da suoni ad alto volume. È ciò che succede soprattutto ai musicisti che stanno a contatto con musica ad alto volume o a chi lavora con macchinari e strumenti molto rumorosi.
  • Accumulo di cerume nel condotto uditivo, che quando è prodotto in quantità tale da compromettere l’udito può causare o peggiorare l’acufene.
  • Infezione all’orecchio e sinusite sono due condizioni patologiche durante le quali è possibile provare acufene.
  • Alcuni farmaci. Esistono dei medicinali che sono oto-tossici, ossia pericolosi per l’orecchio, mentre altri presentano tra gli effetti collaterali, permanenti o temporanei, l’insorgenza di acufene.
  • Traumi alla testa o al collo, come nel caso del più specifico acufene cervicale. Spesso in questo caso è accompagnato da mal di testa o vertigini.
  • Malattie cardiovascolari, che sono la causa del cosiddetto acufene pulsante. Si tratta di patologie come soffio al cuore, ipertensione o arteriosclerosi.
  • Malattie anche gravi che possono avere, tra i sintomi, la presenza di acufene. Si tratta di patologie tra cui la Malattia di Lyme, ipo o iper tiroidismo, fibromialgia e la malattia di Ménierè.
  • Tumori, che potrebbero, in casi rari, colpire durante la crescita nervi acustici o facciali, alterando anche le sensazioni uditive.

I primi sintomi dell’acufene

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Fonte: Web

L’acufene si manifesta come un fastidio all’orecchio, che può essere di diverso tipo. Il sintomo principale che definisce gli acufeni è un ronzio, ma può manifestarsi anche con altri diversi rumori, i più diffusi sono:

  • fischi continui o intermittenti;
  • sibili o soffi;
  • crepitii;
  • rombi;
  • tintinnii;
  • stridori;
  • fruscii;
  • pulsazioni.

I sintomi dell’acufene variano molto da caso a caso, possono essere intermittenti o continui, di diverso volume e intensità. Alle volte compaiono più rumori contemporaneamente e si può avvertire ad esempio un ronzio unito ad un fischio.

Le tipologie di acufene

Per conoscere meglio l’origine dell’acufene è bene sapere che ne esistono diverse tipologie. Innanzitutto, è necessario fare la distinzione tra oggettivo e soggettivo. Gli acufeni soggettivi sono i più comuni, ossia sensazioni sonore avvertite dall’individuo, che avviene nella maggior parte dei casi nell’orecchio interno, ma anche da congestioni dell’orecchio medio o esterno.

Gli acufeni oggettivi sono più rari e causati da reali rumori effettuati dall’organismo tramite fenomeni fisiologici che interessano strutture contigue con l’orecchio, come la cavità orale o i vasi sanguigni. Un esempio è il flusso sanguigno, che emette un suono reale e può essere infatti auscultato anche dal medico. Oltre a questa principale distinzione, gli acufeni vengono suddivisi tra pulsante, cervicale e da stress.

Acufene pulsante

L’acufene pulsante colpisce solamente il 3% dei casi, ed è provocato da un cambiamento del flusso sanguigno nei vasi vicini all’orecchio. Si manifesta con un rumore ritmico spesso avvertito in sincronia con il battito cardiaco, e può avere diverse cause. Secondo l’A.I.R.S. Onlus – Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità le principali sono l’ostruzione o l’allargamento di un vaso, la formazione di turbolenze all’interno del vaso, ipoacusia, cioè riduzione dell’udito, o aumento della sensibilità uditiva, disfunzioni dell’articolazione timpano-mandibolare.

L’acufene pulsante può essere un campanello d’allarme per malattie cardiovascolari, ed è pertanto necessario rivolgersi al medico audiologo o otorinolaringoiatra che provvede a effettuare esami del timpano e della zona intorno all’orecchio. Le terapie sono simili a quelle per l’acufene normale, mentre se la causa è relativa al flusso sanguigno, il trattamento farmacologico sarà volto a curare l’ostruzione o le turbolenze nei vasi.

Acufene cervicale

Come intuibile dal nome, l’acufene è cervicale quando è riconducibile a problemi della zona cervicale. Si manifesta per colpi di frusta o traumi alla testa e al collo, ma anche quando sono presenti ernie cervicali. I sintomi sono uguali a quelli di acufeni generici, ma si amplificano la notte quando si preme sulla parte in questione, e possono manifestarsi anche giramenti o dolori alla testa.

Se correttamente diagnosticato dall’otorino, per curare l’acufene cervicale è necessario trattare la zona cervicale e la causa del ronzio. Gli acufeni cervicali si possono anche prevenire, cercando di limitare i problemi nella zona del collo e della testa, principalmente usando un materasso ortopedico e il cuscino giusto.

Acufene da stress

Uno dei fattori che scatenano l’acufene può essere lo stress. Può derivare da traumi molto forti che si riverberano sul sistema nervoso provocando forme di ansia e di stress che si manifestano con disturbi cronici come l’acufene. In altri casi invece, in presenza di forte stress, il cervello produce una grande quantità del neurotrasmettitore glutammato, causando un eccesso di segnali eccitatori ai neuroni causando danni le zone del cervello che possono colpire anche il nervo acustico.

Il problema principale di questo tipo di tinnito è che crea un circolo vizioso: lo stress causa acufene, e il fastidioso ronzio provoca ulteriore stress, rischiando di non uscirne più. Nel caso di acufene da stress la terapia possibile è specialmente di tipo psicologico, per eliminare o attenuare lo stress, con rimedi naturali o farmacologici.

L’acufene è curabile? Il trattamento

Non esiste una vera e propria cura per l’acufene, e questo è uno dei motivi per cui risulta un disturbo così fastidioso e snervante. Tuttavia, abbiamo visto come gli acufeni possono derivare da altre condizioni o patologie. Scoprire la causa effettiva può aiutare nel trattamento del ronzio nelle orecchie. Ad esempio, se l’origine è l’eccesso di cerume, l’otorino può estrarlo, eliminando anche l’acufene, o se deriva da una patologia, ricorre alla cura di questa per risolvere il problema.

Spesso invece l’acufene si attenua in maniera naturale con il tempo, migliorando lo stile di vita con alcuni accorgimenti utili come: smettere di fumare, bere molta acqua, ridurre i cibi grassi e salati, evitare alcol, caffè e sostanze nocive. Infine, esistono alcune soluzioni che per qualcuno possono risultare positive. Si tratta dell’uso di impianto cocleare, che amplifica i rumori esterni, attenuando quello interno. Oppure l’utilizzo di mascheratori di acufeni e generatori di rumori.

È fondamentale rivolgersi al medico, perché seppur non esistano farmaci specifici per la cura degli acufeni, alcuni medicinali aiutano a sentire meno ronzio. In ogni caso, è necessario conoscere la causa e la tipologia di acufene per la terapia migliore. Nel caso di acufene da stress, ad esempio, vengono somministrati, sotto ricetta medica, medicinali per l’ansia o antidepressivi.

Acufene: testimonianze “vip”

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Fonte: Web

Come abbiamo detto, nel mondo della musica e dello spettacolo sono molte le vittime di tinnito che convivono con questo problema. Nomi molto noti come Ozzy Osbourne, Gino Paoli, Neil Young, Phil Collins, Bono degli U2. Abbiamo raccolto 6 storie di vip per comprendere come quel fastidioso ronzio possa rovinare la vita, ma può essere contrastato con tanta forza e speranza.

1. Caparezza

Uno degli artisti che ha parlato apertamente del suo acufene negli ultimi anni è Caparezza. Nel 2017 il cantante pugliese ha realizzato un intero album nel quale descrive la condizione di prigionia nella quale questo disturbo lo ha costretto. Non a caso il cd si chiama Prisoner 709, e le canzoni contengono molti riferimenti all’acufene che lo ha colpito nel 2015. In un’intervista per La Stampa dice

L’acufene, quel fischio continuo alle orecchie doloroso per chi ne soffre ma ancor più problematico per un musicista, mi ha ammazzato. Ho cercato di curarmi, ma il succo è che me lo devo tenere

[L’album] parla del mio acufene, ovvero un fischio nelle orecchie al limite dell’insopportabile. Tutte le cose belle ti tolgono anche qualcosa. Io ho questo deficit uditivo figlio della mia attività live.

Fa riferimento all’acufene in modo chiaro e dettagliato nel brano Larsen: la tortura il cui ritornello dice

Fischia l’orecchio infuria l’acufene
Nella testa vuvuzela mica l’ukulele
La mia resistenza è quella zulu, cede
Se arriva Larsen te lo devi tenere

2. Eric Clapton

Il leggendario musicista Eric Clapton ha rivelato alla stampa internazionale di soffrire dal 2016 di forti acufeni che lo stanno rendendo sordo. La causa del suo acufene non è solo l’esposizione di una vita alla musica ad alto volume ma è legata a una neuropatia periferica, condizione che causa debolezza e dolore a mani e piedi e sembra abbia contribuito a peggiorare l’udito dell’artista.

A proposito del suo disturbo Clapton ha rivelato a BBC Radio 2

Vado ancora a lavoro. Faccio qualche concerto. Sono preoccupato perché ho 70 anni e sono ancora capace ed esperto. Ma sto diventando sordo, ho l’acufene, le mie mani funzionano appena. Spero che le persone vengano a vedermi per la mia musica, non solo perché sono una curiosità. Sono consapevole però che [l’acufene] è una parte di me, ed è incredibile che io sia ancora qui.

3. William Shatner

Conosciuto principalmente per il suo ruolo iconico del Capitano Kirk in Star Trek, l’attore William Shatner soffre da molti anni di acufene, una forma molto aggressiva che lo stava portando alla follia. Per l’American Tinnitus Association, alla quale si è rivolto e che l’ha aiutato a gestire il disturbo, ha scritto

Il mio acufene è iniziato durante le riprese dell’episodio di Star Trek intitolato “Arena”. Ero troppo vicino all’effetto speciale di un’esplosione e il risultato è stato l’acufene. Ci sono stati giorni in cui mi chiedevo come avrei potuto sopravvivere all’agonia. Ero talmente tormentato dallo stridore nella mia testa che pensavo davvero di non poter andare avanti. Ma poi l’American Tinnitus Association mi ha dato un aiuto che mi ha letteralmente salvato la vita. La dura realtà dell’acufene ha rubato il silenzio dalla vita di quasi 50 milioni di americani.

4. Chris Martin

Il frontman dei Coldplay Chris Martin ha rivelato nel 2012 al DailyMail di soffrire di acufene, un disturbo che gli ha quasi rovinato la carriera. Non parla molto della sua condizione, ma preferisce concentrarsi sul dare un messaggio positivo e un consiglio ai giovani e alle persone che spesso trascurano la propria salute, rischiando di rovinare il proprio udito.

Ho l’acufene da circa 10 anni. Prendersi cura delle proprie orecchie sfortunatamente non è qualcosa a cui si pensa finché non compare un problema. Da allora la mia band usa sempre degli auricolari modellabili con un filtro durante i concerti live. Da quando ho iniziato a proteggermi le orecchie l’acufene non è peggiorato.

5. Sting

Una lunga carriera di successo e musica ha causato la perdita di udito e acufene anche a Sting, che combatte da molto tempo con il suo problema. Ne ha parlato per la prima volta all’uscita dell’album 57th & 9th nel 2016, rivelando senza problemi di essere quasi sordo. A proposito dell’utilizzo di impianti per l’udito, Sting si dice contrario nell’intervista riportata su Inquisitor, perché ci vuole pazienza e tempo per abituarsi a sentire troppo bene.

Ho provato a indossare apparecchi acustici, ma sentivo più di quello che avrei voluto.

6. Ludwig Van Beethoven

Uno dei primi casi conosciuti risale a Beethoven, afflitto già da giovane da ipoacusia accompagnata da acufene. Nonostante i problemi all’udito, continuò a comporre e suonare, anche quando la sordità fu completa. Una curiosità incredibile è che molti delle sue opere più importanti, tra cui la Nona Sinfonia, furono composte in assoluta sordità. Un esempio meraviglioso di come l’acufene, per quanto terribile e disarmante sia, non per forza debba rovinare la vita e le passioni.

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