Perdere peso è un desiderio che in tante donne rischia di trasformarsi in un’ossessione che conduce da un lato a comportamenti ridicoli, per i quali possiamo prenderle (e prenderci) in giro, e dall’altro ad azioni che possono essere nocive per la salute, per le quali non possiamo che avvertirle.

Saltare i pasti è proprio una di queste azioni, soprattutto se è l’inizio di un atteggiamento che poi condurrà a togliere al fisico sempre più cibo: mangiare poco, se non pochissimo, vuol dire fare del male al proprio corpo ed è una cosa che va scongiurata.

Il corpo ha infatti bisogno di mangiare il giusto, suddividendo il cibo (sano) in tre pasti e due spuntini.

Eppure tante donne continuano a saltare un pasto, convinte che in quel modo i chili di troppo se ne vadano, ma in realtà è un’azione che provoca alcuni errori metabolici che poi hanno come conseguenza un aumento del peso a livello addominale.

E quindi eccole tutte con la classica pancetta!

Si tratta di una conclusione a cui sono giunti i ricercatori della Ohio State Univesity: in base al loro studio, pubblicato sulla rivista Journal of Nutritional Biochemistry, la pancetta causata dai pasti saltati aumenta il rischio di malattie cardiache e di diabete di tipo 2.

La ricerca è stata svolta su alcuni topi che per tre giorni hanno seguito una “dieta”, per cui veniva fornito loro un unico pasto al giorno con metà delle calorie di cui avevano bisogno; questo gruppo è stato poi confrontato con altri topi, che invece avevano libero accesso al cibo.

I topi con accesso limitato al cibo in una sola settimana avevano accumulato del grasso a livello addominale.

Che ne pensate di questa ricerca? È valida per l’uomo anche se svolta su dei topi?

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