"Questa è mia figlia: ecco perché dovete vaccinare i vostri bambini"

L'ennesima storia, stavolta per fortuna a lieto fine, di bambina contagiata da un altro, non vaccinato, con il virus della varicella. La mamma scrive un lungo sfogo su Facebook e dice: "Ecco perché dovreste vaccinare i vostri figli".

La questione dei vaccini sui più piccoli continua a essere spinosa, ed equamente divisa fra il popolo dei cosiddetti anti-vax e di chi, invece, difende la scelta di vaccinare i figli e sostiene l’importanza del raggiungimento dell’immunità di gregge per ridurre al minimo il rischio di diffusione della malattia, garantendo, tramite la vaccinazione di un numero sufficiente di persone, la tutela anche a chi, appunto, non ha sviluppato l’immunità.

Naturalmente non vogliamo addentrarci nel merito della questione, ma fornirvi una testimonianza diretta di chi ha sperimentato sulla propria pelle, o meglio su quella dei figli, le conseguenze del contatto con un individuo non vaccinato.

Se pensate che la discussione vada avanti solo nel nostro paese, dove peraltro sono stati presi provvedimenti decisamente seri a riguardo, con l’introduzione dell’obbligatorietà dei vaccini per i bambini che si apprestano ad andare a scuola (anche se proprio recentemente il Decreto è stato rivisto e modificato con “alleggerimenti” soprattutto in tema di sanzioni pecuniarie per chi non rispetta l’obbligo), siete lontane dalla verità. La storia che vi raccontiamo arriva da Atlanta, negli Stati Uniti, ed è venuta alla luce in seguito alla denuncia e al post contro gli anti-vax scritto su Facebook da una madre che ha rischiato di perdere la figlia. Proprio come Francesca, che, però, il suo bambino l’ha perso.

vaccina

L’infermiera Camille Echols è stata indubbiamente più fortunata, ma dopo quanto capitato alla figlia Ashley la rabbia e la paura per quella che poteva essere l’ennesima tragedia legata ai vaccini l’hanno spinta a sfogarsi sulla propria pagina Facebook. La bambina, infatti, che vive con l’immunità compromessa in seguito a un trapianto di reni avuto ad appena 2 anni, è stata portata di urgenza al Pronto Soccorso dopo essere stata contagiata da un bambino affetto da varicella, mettendo seriamente a rischio la sua vita.

Fonte: facebook @camille echols

Sono stata sempre molto posata sui social riguardo al discorso degli anti-vax. Ho visto stupidi meme su cui era scritto “Perché mio figlio non vaccinato dovrebbe rappresentare un problema per il tuo vaccinato, se sei tanto sicuro che i vaccini funzionino?”.

Ecco perché. Ci sono persone che non possono avere vaccini, come mia figlia, che ha avuto un trapianto di rene a 2 anni. Ha avuto un primo vaccino contro la varicella, ma non ha potuto avere il secondo perché era immunodepressa e avrebbe potuto sviluppare il virus piuttosto che l’immunità. È stata contagiata da un bambino con la varicella questa settimana, e ora è al Pronto Soccorso, sottoposta ad analisi in laboratorio, iniezioni di immunoglobina e dovremo aspettare il medico per capire cosa succederà. Il periodo di incubazione del virus varia dai 7 ai 21 giorni, perciò, nonostante tutto quello che stiamo facendo, lei potrebbe comunque contrarlo nelle prossime tre settimane. E questo significa il ricovero in ospedale per quattro cicli di medicine, dove lei potrebbe stare davvero molto, molto male. Se pensate che il vostro bambino con un vaccino possa sviluppare l’autismo, per favore informatevi. Non c’è un singolo studio che sia giunto davvero a tale conclusione. E le persone che rifiutano i vaccini sottopongono a rischi le persone come mia figlia. Ne ha passate così tante. E tutto questo era evitabile.

Dopodiché Camille ha spiegato, in un nuovo post, la sua posizione, alla luce di quanto successo alla piccola Ashely.

Lasciatemi affrontare le domande ricorrenti:
• Ho contattato il suo nefrologo del trapianto per quanto riguarda l’esposizione alla malattia, che a sua volta ha consultato la squadra di malattie infettive del Children’s Healthcare di Atlanta e il loro solido impianto di trapianto organi, PharmD. È stato proprio sotto consiglio del team che Ashley è stata portata al Pronto Soccorso per ricevere VZIG, che costa circa 5000 dollari e non può essere somministrato in ambulatorio.
• Non ho mai sostenuto che il bambino con la varicella non fosse vaccinato. Ciò è irrilevante. La ricomparsa della varicella, della tosse, del morbillo e di altre malattie quasi sradicate anni fa è un risultato diretto di una grande percentuale della popolazione che decide di non vaccinare i propri figli senza una ricerca sana a sostegno di tale decisione.
• Quanto a coloro che mi dicono di “educare me stessa”, sono un’infermiera pediatrica con oltre 10 anni di esperienza in trapianto e malattie croniche. Ho avuto una vasta formazione in materia di vaccinazioni. Non avrei pubblicato qualcosa su cui non fossi informata.
• A coloro che dicono “È solo varicella, non morirà”, dico di informarsi sui destinatari di un trapianto. Ci sono milioni di persone in attesa di organi che possano salvare le loro vite. Con quelle cifre, le probabilità che qualcuno della tua vita sia stato colpito da un’insufficienza dell’organo sono molto alte.

Il popolo degli anti-vax usa un certo numero di argomenti medici ed etici per giustificare le proprie posizioni: alcuni parlano dei presunti “ingredienti nocivi” presenti all’interno di vaccini, che si ritengono possano causare reazioni allergiche, polmoniti e persino disabilità neurologiche come l’autismo, mentre altri si rivoltano alle leggi che obbligano tutti i bambini a essere vaccinati per frequentare le scuole pubbliche, e accusano il governo di intervenire in questioni mediche personali. Nonostante le posizioni dei contrari ai vaccini, tuttavia, il Center for Disease Control sembra aver raccolto un numero sufficiente di prove che suffragano la tesi dell’assoluta sicurezza dei vaccini per bambini e adulti, e l’importanza che assumono nella protezione pubblica.

Insomma, la problematica sembra essere ancora decisamente lontana dal trovare un punto d’incontro. Quello che più interessa a noi, però, è che la piccola Ashley adesso sta di nuovo bene, come confermato dalla mamma, con un altro post su Facebook.

Volevo solo aggiornare tutti che Ashley sta bene. Nessun segno della malattia, grazie a Dio!

Alla fine, è l’unica cosa che conta davvero, anche se il destino, per molte altre mamme, ha riservato un finale diverso.

La discussione continua nel gruppo privato!
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