Grazie alle star si parla sempre più di perimenopausa. Certo, le occasioni non sono mirate: Gwyneth Paltrow ne ha parlato per un servizio collegato al suo sito di bellezza e benessere Goop e Monica Bellucci fece lo stesso anni fa durante la conferenza stampa della nuova campagna Nivea. Tuttavia c’è sempre una sorta di pregiudizio che accompagna le questioni relative alla sessualità femminile e all’organismo delle donne, per questo è importante che le star si pronuncino su determinate tematiche, spingendo le loro simili a informarsi sempre di più, preferibilmente chiedendo al proprio ginecologo. Un’infarinatura della questione però ve la diamo qui.

Una cosa prima di iniziare. Quando si entra in determinati periodi della vita, i cambiamenti possono essere tanti e difficili da affrontare. Con la perimenopausa si inizia a pensare di invecchiare, di entrare in quella fase della vita che in fondo è l’ultima. Ovviamente non è così. La menopausa è qualcosa di grandioso: come disse Monica Bellucci durante l’evento succitato, significa per una donna riprendere il controllo del proprio corpo e non essere mai più preda degli ormoni. Sì, in questi anni, ci siamo esercitate a «cavalcare il drago» (cioè gli estrogeni). Ma volete mettere che splendida sensazione sarà sentirsi finalmente libere (anche di non restare sicuramente incinte quando non si è più giovanissime)?

Cos’è la perimenopausa?

La perimenopausa è quella fase della vita di una donna che precede la menopausa. Il prefisso greco «peri-» significa infatti «intorno» per cui parliamo del periodo – e dei sintomi a esso collegati – “vicino” la menopausa. Si tratta di una fase molto particolare, con una durata variabile, dopo la quale effettivamente si entra in menopausa – anche se i due concetti sono spesso confusi, almeno nella cultura pop di massa. A titolo esemplificativo: quella che attraversa Samantha in Sex & the City 2 è appunto perimenopausa, non menopausa.

Sintomi della perimenopausa

I sintomi cambiano da persona a persona: esiste un ventaglio di opzioni e in alcune donne – poche fortunate – i sintomi neppure si presentano. In ogni caso sono in gran parte generati dal calo naturale degli estrogeni – gli ormoni che fanno parte della nostra vita quotidiana dal menarca alla menopausa. Tra questi il segno più diffuso è l’irregolarità mestruale: l’ipotesi più percorsa è il diradarsi del ciclo mestruale con periodi più lunghi e flussi talvolta quasi inesistenti, ma a volte il periodo può invece diventare più breve con flussi abbondanti.

Lo spauracchio delle donne è rappresentato però dalle vampate di calore con sudorazione abbondante, dai disturbi del sonno, dagli sbalzi d’umore con irritabilità o depressione improvvisa. Questi sintomi possono avere infatti delle ricadute sociali – ma oggi ci sono molti mezzi per tenerli sotto controllo, per questo è sempre bene chiedere informazioni al proprio medico, che potrebbe proporvi delle soluzioni come terapie ormonali a base di estrogeni o progestinici (quelli che a volte si assumono in gravidanza) ma anche integrazioni con fitoestrogeni.

Poi ci sono i sintomi che riguardano la vita sessuale, come la secchezza vaginale, i disturbi urogenitali (come il bruciore simile alla cistite ma anche i prolassi) e il calo della libido. E sfortunatamente si riscontra anche un aumento del peso, perché il metabolismo è influenzato dagli ormoni e in ogni fase di cambiamento della sfera sessuale in una donna può capitare un aumento vistoso (come capita al menarca, ma in quel periodo siamo giovanissime e riperdere peso è un attimo).

Perimenopausa: a che età?

Si entra in perimenopausa di solito tra i 45 e i 55 anni. La fase può durare alcuni mesi e, nei casi più fastidiosi, perfino alcuni anni. La fine – e quindi l’inizio della menopausa – avviene dopo un anno esatto dall’ultima mestruazione. Questi numeri sono comunque sempre da prendere con le molle. A volte, i sintomi della perimenopausa partono anche molto prima, intorno ai 40 anni o addirittura ai 30.

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