Metrorragia: Cos'è, quali sono le Cause e quali i Rimedi

La metrorragia è una perdita ematica che esula dalle normali perdite di sangue legate alle mestruazioni. È importante avere chiare le cause che la determinano per poter scegliere il rimedio migliore per sconfiggerla e sapere come comportarsi se si presenta anche in gravidanza.

Non spaventatevi ragazze. Se sentite parlare di metrorragia non dovete farvi prendere dal panico: è semplicemente una perdita ematica che esula dalle normali perdite di sangue legate alle mestruazioni. Generalmente questo fenomeno si presenta nel periodo intermestruale, ma se compare durante il ciclo vero e proprio prende il nome di menorragia. Se, invece, il flusso continua anche nella successiva fase intermestruale si parla di menometrorragia.

La metrorragia interessa principalmente donne in età fertile, ma in certi casi può manifestarsi anche nella pubertà e nella fase di premenopausa. Tuttavia, se il fenomeno si presenta anche durante la menopausa, può essere spia di patologie più gravi ed è bene rivolgersi ad uno specialista per fugare ogni dubbio ed effettuare i controlli del caso.

In questo articolo si vuole, quindi, fare chiarezza su quali possono essere le cause che determinano la metrorragia, su come ci si deve comportare qualora il fenomeno si verifichi anche in gravidanza e su quali siano i rimedi più efficaci per sconfiggerla.

Le cause della metrorragia

Metrorragia cause
Fonte: Web

Sono diverse le cause che possono determinare la metrorragia. Questo disturbo, infatti, può avere origine a livello uterino, ma può essere causato anche da delle disfunzioni ormonali o del sistema di coagulazione. In alcuni casi, inoltre, il fenomeno può nascere anche come conseguenza di patologie più serie come il diabete o come altre malattie cardiovascolari.

Nella donna adulta, tuttavia, le cause più gravi alla base della metrorragia vanno ricercate nei tumori all’utero e in alcune infiammazioni acute a carico dell’endometrio. Senza contare che, talvolta, in età fertile una perdita ematica genitale di questo tipo può essere causata da una minaccia d’aborto spontaneo, da un aborto incompleto o come conseguenza del parto.

Ma questo disturbo non deve necessariamente spaventare: esso può anche essere solamente una metrorragia disfunzionale, legata ad alterazioni ormonali transitorie. Durante i primi mesi di assunzione della pillola anticoncezionale, ad esempio, molte donne presentano spotting o piccole perdite ematiche.

Tuttavia, se il fenomeno è persistente, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia o al ginecologo per effettuare i controlli del caso, giungendo così ad una diagnosi certa.

Metrorragia in gravidanza

Metrorragia in gravidanza
Fonte: Web

Un discorso a parte va fatto qualora la metrorragia si verifichi in gravidanza. Questo tipo di perdite, infatti, può essere un importante campanello d’allarme. Talvolta, infatti, il sanguinamento genitale può essere spia di qualcosa di più serio, come ad esempio una minaccia di aborto spontaneo.

Ma non solo. Soprattutto all’inizio della gestazione, la metrorragia può segnalare anche la presenza di una gravidanza extrauterina o di un tumore benigno della placenta. Nei mesi successivi, invece, può essere spia di un’anomala inserzione della placenta (placenta previa) o di un ematoma retroplacentare, cioè una raccolta di sangue sotto la placenta.

Se pertanto si è in dolce attesa (o si ipotizza di esserlo), in presenza di perdite ematiche è bene consultare uno specialista. Sottovalutare questa sintomatologia, infatti, può avere conseguenze importanti e deleterie per il feto.

Rimedi per sconfiggere la metrorragia

Metrorragia i rimedi
Fonte: Web

Un ciclo troppo abbondante o prolungato nel tempo, come nel caso della metrorragia, può abbassare le riserve ematiche dell’organismo. Questo rischia di comportare stanchezza, scarsa concentrazione, mal di testa, irritabilità, insonnia e, nei casi più gravi, anche patologie più serie, come ad esempio l‘anemia.

Metrorragie, menorragie e menometrorragie frequenti, infatti, possono provocare serie alterazioni della concentrazione di ferro nel sangue, causando talvolta anche un’anemia secondaria. In simili circostanze, quindi, il ginecologo può consigliare un’integrazione di ferro o un’alimentazione particolare e mirata. Non è da escludere, tuttavia, che nei casi più gravi si debba ricorrere anche a delle trasfusioni.

Qualora le cause del disturbo siano legate ad un’alterazione ormonale, il medico potrà prescrivere l’assunzione di ormoni, consigliando la somministrazione di un contraccettivo estro-progestinico, della pillola o del cerotto. Tuttavia, se le perdite ematiche risultano essere invalidanti e la terapia medica non ottiene risultati soddisfacenti, davanti a patologie gravi lo specialista potrà consigliare di ricorrere anche alla chirurgia.

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