Abbiamo volontariamente lasciato un asterisco al posto della desinenza finale in alcune parole e aggettivi, proprio per rispettare la volontà di Rain di non essere identificat* in alcun genere.
“Sanguino e non mi vergogno.
Non mi vergogno della mia carne. Non mi vergogno delle mie funzioni fisiologiche. Non mi vergogno dei processi del mio corpo. Non mi vergogno della mia esistenza. Se qualcuno sceglie di alterare queste cose non dovrebbe essere a causa della vergogna, ma piuttosto perché si sente positivamente costretto a farlo. Autorizzato a farlo. Sinceramente.
Non lascerò che voi arricciate le labbra o inarchiate le sopracciglia, facendo quelle smorfie per rovinare la mia relazione con me stessa in modo che possa relazionarmi con voi. Va bene se non siete d’accordo.
Continuerò a svolgere il mio compito anche per quando voi sarete in crisi, per contribuire progressivamente al mondo in cui vivete, in modo che possa essere più sicuro, più gentile, più pulito.
Ricordo quando ho passato un periodo da senzatetto, avere le mestruazioni era tremendo. Stavo cercando di presentarmi come ‘maschile secondo gli standard della società’, per essere più sicur* nelle strade, tuttavia non potevo permettermi pastiglie o assorbenti quando arrivava il ciclo. Usavo la carta igienica rilegata in un blocco di fortuna, facevo lavori manuali per Craigslist e mi controllavo frequentemente per assicurarmi di non sporcare di sangue i miei pantaloni. Mi sentivo maleodorante, volgare, impur* e pericolos*. Un giorno ho perso sangue su un lavoro paesaggistico, e ho mentito dicendo che mi ero procurata un taglio sulla gamba. Hanno detto che c’era davvero molto sangue, e mi hanno mandata al pronto soccorso (ho lasciato perdere). Sono andat* a casa senza essere pagat* e ho sfregato freneticamente la macchia nel lavandino di un bagno Starbucks (Sì. Mi dispiace per tutti quei clienti… Avrei dovuto chiedere ad altre un assorbente, ma mi è stato detto che non era educato parlare del mio ciclo, che era segreto e scomodo).
Non mi sento in dovere di sbattervi il mio stile di vita in faccia. So che questa immagine potrebbe sembrare che voglia farlo. Ma la mia intenzione non è prendervi in giro.
È ricordare che dovrei poter scegliere di essere aperta sulla mia esistenza o esperienza. Che non è sbagliato. Questa verità è più importante della nozione di ‘essere educat*’.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Rain Dove (@raindovemodel) in data:
Questo il post di Rain Dove, modell* che dell’androginia e del rifiuto di identificarsi in un genere ha fatto le sue bandiere. Meglio, che si definisce gender fluid, ovvero una persona che si sente rappresentata da entrambi i due generi binari (uomo-donna) e quindi non ritiene di appartenere all’uno o all’altro proprio per il fatto di sentirsi “a volte un ragazzo” e “a volte una ragazza”.
Rain, che si è fatt* largo in un mondo della moda che richiede canoni estetici perfetti e praticamente irraggiungibili, corpi scolpiti e visi angelici, ha costruito la propria fortuna sull’opposto degli stereotipi, con un corpo morbido, un seno florido e fianchi definiti, e un viso spigoloso, particolare, dai tratti molto mascolini. Alla faccia di Victoria’s Secret, che l’aveva scartat* e che, su Instagram, ha ironicamente “preso in giro”.
È salit* alla ribalta, per cause meno nobili, come col*i che ha “tradito” Asia Argento, per aver girato alla polizia i messaggi che quest’ultima avrebbe inviato a Rose McGowan, allora compagna di Rain e paladina del MeToo proprio insieme ad Asia, per confessare il rapporto sessuale con Jimmy Bennett, il ragazzino principale accusatore dell’attrice italiana.
Archiviando questa pagina, però, di Rain Dove rimane senz’altro l’immagine di una persona che lotta contro ogni genere di stereotipo, in primis quello sessuale: di qualcuno che è riuscito ad affermarsi con personalità, e che porta avanti le sue campagne senza preoccuparsi troppo del giudizio altrui. Non da ultimo, questa sulla libertà di parlare di mestruazioni e di non sentirsi “ineducat*” a farlo.
In gallery abbiamo raccolto alcune immagini di Rain e alcuni dei suoi post più significativi.
Contro gli haters
Preferirei morire con l’amore nel cuore e la soddisfazione nella mente piuttosto che con il veleno dell’odio che scorre nelle mie vene e una vile amarezza sulla lingua. Credo di dare a tutti la possibilità di sedersi al tavolo con me per un pasto. Non importa chi sei, cosa hai fatto, cosa stai facendo. Dividerò sempre il pane con te. Potrei usare parole decise per parlare di cose di cui non sono d’accordo, ma saranno sempre basate sull’amore e il rispetto. Educare, non odiare.
Mi fasciavo il seno, me ne pento
La stessa persona – stessa società – trattamento diverso. Ma non dovrebbe essere così. Per un periodo ho fasciato il mio seno per essere in grado di essere accett* “esteticamente secondo gli standard della società” come “maschio”, per poter accedere a determinati privilegi concessi agli “uomini” in certi ambienti. Mentre i seni sono un indicatore comune di qualcuno che è “femmina”. E i miei erano difficili da nascondere. A volte ho avuto il privilegio di essere percepit* come femmina, ma la stragrande maggioranza delle opportunità in questo periodo della mia vita ha favorito pesantemente gli “uomini”. Essendo percepit* come “uomo” sentivo di avere più fiducia nel mio lavoro, di camminare più sicur* di notte, in grado di parlare senza mezzi termini senza essere ignorat* più spesso, e potrei continuare con la lista. Quindi ero solit* avvolgere meticolosamente il petto in bende, lasciando tagli ai lati del mio corpo e segni rossi e lividi che duravano giorni sulla pelle. Ma ero dispost* a schiacciare il mio corpo per poter accedere al mondo a un livello più alto. E guardando indietro… Me ne pento. Dovrei ricevere meriti per le mie azioni, non per il mio corpo.
Se sei vincolat* per qualsiasi motivo, ti incoraggio fortemente a NON fare cose come quelle che ho fatto io. Ti puoi rompere le ossa, e persino morire. […] La soluzione più importante è lavorare sodo per costruire i nuovi standard sociali, educarci a vicenda sulle nostre iniquità e lottare duramente per la protezione dell’accesso sanitario fisico/mentale/emotivo a coloro che soffrono di disforia sociale e di genere, così come di dismorfismi corporei . Se impariamo a fare questo, potremmo salvare delle vite.
Se fossi più femminile...
“Brutt*. Forse se fossi più femminile avresti più lavoro. Cerca di non sembrare così GAY. Fai uno sforzo reale. Fai crescere i capelli. Indossa qualcosa di sexy, magari anche solo una rete da pesca. Oh e un po ‘di rossetto non può farti male”.
Suggerimento che ho ricevuto due settimane prima di firmare per la mia prima agenzia di modelle. Ma indovinate un po? Non sono stati quei suggerimenti a far decollare la mia carriera. Siete stati voi. Voi sostenitori sui social media. Perché seguendomi e occupandovi di me, ho un lavoro anche se sono me stess* in modo onesto. Avete rotto il sistema e cambiato la mia vita. Grazie! Se vuoi cambiare il sistema semplicemente supportando le persone tramite i social media, puoi elevarle al di sopra delle opinioni degli oppressori dimostrando che le persone si interessano di loro comunque. Esci e cambia le vite!
Se mi critichi, ti rispetto
La F sul mio certificato di nascita non stava per Female, ma per Fails To Pass [passo falso,ndr.]. Scherzo tutto il tempo. La verità è che i capelli lunghi, i capelli corti, i vestiti, il trucco, il volto pulito, il lavoratore, il modello non importa cosa… C’è sempre qualcosa che esteticamente o fisicamente, ti porta a sentire di dover adattarti. Ma, ogni giorno che vivo con onestà, sento che vale la pena provare. Perché io sono IO. Non posso essere nient’altro. Scelgo ogni giorno di accettare il fatto che non sono comune.
E questo è spaventoso per alcuni che hanno bisogno di prevedibilità o cose comuni. Non posso criticarli per i loro sentimenti. E non possono criticare me per il mio. Non c’è nulla di cui lamentarsi, stiamo solo evolvendo e vivendo i nostri viaggi. Quindi mi prendo un momento per riprendermi, essere grat* di esistere e continuare. Per quelli che mi temono, buona fortuna per i tuoi viaggi. Prometto di non ignorarti se ti troverai in un momento di bisogno, ferito, affamato, bisognoso di aiuto. Rispetto che tu abbia i tuoi sentimenti su di me. Ma non entrare nel mio (o di qualcun altro) modo di cibarsi, ripararsi, cercare sicurezza fisica e libertà di movimento o espressione.
Il mio tavolo ti aspetta sempre
Puoi sederti con me. Non importa se non hai niente da dire. Non importa se ritieni di non adattarti. Non importa se pensi che non saremo d’accordo. Il tavolo è sempre a tua disposizione.
Potresti dire “No grazie – odio tutto di te”. O “No cazzo no! Non mi piacerebbe mai stare con un* stran*”. Ma sappi che l’offerta sarà ancora valida per quando potresti aver bisogno di un posto. Lontano dall’odio. Lontano dalla disonestà. Lontano dal giudizio.
Se sembri Barbie va bene, ma se non lo sono non significa che io non abbia valore
Se sembri #Barbie va bene, è tutto bello e perfetto. Ma solo perché io non le assomiglio non significa che sia priv* di valore o inscopabilele. Ci sono 7,5 miliardi di persone sul pianeta – ti garantisco che qualcuno mi amerà per come sono. E che ti amerà per come sei. Le probabilità sono a nostro favore.
Non tutti devono trovarmi bell*. Va bene se non mi trovi bell*. La bellezza è un’opinione, e un’opinione è la libertà di parola. La tua libertà è la mia libertà. Ma non fare l’errore, solo perché non sono attraente per te o prezios* per te, di credere che io pensi la stessa cosa di me stess*.
Chi è
Originari* del Vermont, classe 1989, Rain Dove Dubilewski – questo il suo nome completo – si dichiara gender fluid, e sfila sia per collezioni femminili che maschili.
È laureat* in ingegneria genetica, e ha cominciato la carriera, come uomo, dopo essere stat* selezionat* a un casting di biancheria intima Calvin Klein, a cui ha partecipato per scommessa. È un* fervente attivista dei diritti Lgbt, che cerca di far rispettare anche nella moda.
Ha "tradito" Asia
Dal 2018 Rain fa coppia con l’attrice Rose McGowan, fra le prime, con Asia Argento, ad aver denunciato Harvey Weinstein per le molestie sessuali che hanno poi condotto allo scoppio dello scandalo da cui è nato il #MeToo.
Proprio Rain ha diffuso gli SMS che Asia ha inviato a Rose, in cui affermava di aver avuto un rapporto con Jimmy Bennett, il quale ha poi accusato a sua volta la Argento di molestie.
“L’ho fatto perché Rose ci sarebbe finita di mezzo”, ha dichiarato Dove, che ha aggiunto di non essersi affatto pentit*.
Cosa ne pensi?