Pablo Trincia: "Ascoltate e condividete". Solo così fermeremo il coronavirus
"Ognuno di noi può ammalarsi", Paolo Trinca fa parlare Gianfranco, uno degli infermieri che lavora in prima linea alla lotta al Coronavirus

"Ognuno di noi può ammalarsi", Paolo Trinca fa parlare Gianfranco, uno degli infermieri che lavora in prima linea alla lotta al Coronavirus
Medici, infermieri, tutto il personale sanitario italiano è messo a dura prova in queste settimane. Ma tante, troppe persone, probabilmente, ancora non lo sanno. Pablo Trincia, storico inviato de Le Iene, visita il Reparto di Rianimazione dell’Ospedale San Paolo di Milano e riporta sul suo profilo Instagram l’importante messaggio di Gianfranco, uno degli infermieri, che combatte in prima linea la “guerra” al Coronavirus.
Visualizza questo post su InstagramPer favore condividete! Dall'interno dell'ospedale @asstsantipaolocarlo di Milano
Un post condiviso da Pablo Trincia (@pablotrincia) in data:
“Ad ammalarsi non sono solo ottantenni, ma sono gente della nostra età, 45-50 anni. Abbiamo piena la rianimazione di questi pazienti. Se passa il messaggio che ad ammalarsi sono i novantenni, è normale che i parchi son pieni di gente, così come la metropolitana. La gente deve avere paura, perché ognuno di noi può ammalarsi.” – dichiara con forza Gianfranco.
Ma qual è realmente la situazione al momento? I contagiati sono soltanto anziani? Vi invitiamo, in una situazione di emergenza così delicata come quella che stiamo vivendo, sempre a consultare fonti ufficiali, come l’Istituto Superiore di Sanità, la Protezione Civile e il sito del Governo.
Da un’analisi dell’Istituto Superiore di sanità, è stato confermato che il 22% dei pazienti positivi al tampone per Sars-CoV-2 ha tra 19 e 50 anni. Quindi, tutte le fasce di età sono coinvolte e tutti devono rispettare le norme di distanziamento sociale, stabilite dalla legge.
“Tutti contribuiscono alla propagazione dell’infezione, e purtroppo gli effetti peggiori colpiscono gli anziani fragili. Rinunciare a una festa o a un aperitivo con gli amici, non allontanarsi dall’area dove si vive e rinunciare a rientrare a casa è un dovere per tutelare la propria salute e quella degli altri, soprattutto i più fragili” – ha dichiarato Brusaferro, direttore dell’Iss.
Allo stesso tempo, è anche vero che l’analisi conferma che il 56,6% delle persone decedute ha più di 80 anni, e due terzi di queste ha 3 o più patologie croniche preesistenti.
Qui in basso un’infografica con tutta l’analisi dettagliata.
I messaggi di Pablo Trincia riguardo l’emergenza, in cui sostiene l’importanza per tutti di #restareacasa, sono diversi.
Sfogliate la gallery per scoprire gli altri messaggi postati sul suo profilo Instagram.
Un’altra foto molto toccante dal profilo di Pablo Trincia il cui messaggio è molto chiaro: “State a casa”.
Pablo ha fornito a tutti i suoi follower un numero di telefono, al quale chiamarlo, per parlare, per effettuare segnalazioni, per aiutare.
Pablo sostiene Progetto Arca, famosa Onlus che aiuta i senzatetto ad avere pasti caldi e aiuti. C’è chi una casa, dove stare al sicuro, non ce l’ha. Per questo sono stati messi a punto degli interventi straordinari da parte dei volontari per l’emergenza Coronavirus.
Pablo pubblica la foto di una ragazza che, soddisfatta, ha finalmente finito il periodo in cui aveva febbre e tosse. Finalmente, la paura è andata via.
Cosa ne pensi?