MENstruation, se gli uomini avessero le mestruazioni. Un video da vedere

MENstruation, se gli uomini avessero le mestruazioni. Un video da vedere
Fonte: Thinx
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Ci sono cose che i nati uomini non potranno mai provare, per questioni biologiche o fisiologiche. Come il parto, ad esempio, oppure… Le mestruazioni.

Sarà per questo, forse, che il ciclo viene ancora considerato un tabù da nascondere a tutti i costi, un argomento “sporco” di cui non si può parlare pubblicamente e che, ovviamente, men che mai deve essere mostrato?

Certamente anni di cultura patriarcale e maschilista hanno influenzato in maniera determinante la capacità delle persone – uomini e donne – di parlare apertamente di una cosa che, essendo esclusivamente femminile, non può essere compresa dall’altro sesso e quindi spesso viene considerata non solo “poco interessante o importante”, ma anche sbagliata.

Per fortuna, però, qualcosa ha cominciato a cambiare: non solo qualcuno ha cercato di “esorcizzare” la paura del ciclo con spot pubblicitari che per una volta mostrano davvero il sangue per come è, ovvero rosso, o anche attraverso pratiche estreme come il  Free Bleeding.

C’è anche chi, come Thinx, brand storico che produce underwear per il ciclo mestruale, con una visione davvero molto aperta e onnicomprensiva (ha pensato anche all’intimo per i transessuali), ha cercato di offrire una prospettiva inedita, immaginando un mondo dove anche gli uomini hanno le mestruazioni.

Il risultato è un video, disponibile a questo link, che diventerà uno spot pubblicitario trasmesso in gran parte degli Stati Uniti a partire dalla settimana del 7 ottobre. Ma quella di Thinx non è solo un’operazione di marketing decisamente audace con cui farsi conoscere: è una vera e propria campagna che riguarda l’inclusività e la necessità di ripensare alle mestruazioni come a qualcosa di assolutamente naturale e non una vergogna o un peccato.

Sarà un piccolo, grande passo in avanti, anche se il brand ha dovuto giocoforza sottostare ad alcune “regole”: alcune fra le scene giudicate più audaci, infatti, come quelle che mostrano una macchia di sangue o il filo dell’assorbente interno, non verranno mandate in onda da alcuni canali, segno che la stigmatizzazione sul ciclo persiste tuttora, ed è piuttosto forte.

Penso che farà arrabbiare un bel po’ di persone – ha detto la responsabile del brand Siobhan LonerganVa bene, perché fa parte dell’essere un marchio che rappresenta qualcosa: a volte irriti le persone. Anche se li stiamo irritando, il nostro obiettivo è farli pensare”.

Sfogliate la gallery per vedere alcuni fotogrammi dello spot che raccontato di esperienze che tutte noi abbiamo vissuto.