Elemento fondamentale nell’abbigliamento di molte donne (e uomini), i tacchi rappresentano la quintessenza dell’eleganza e della femminilità. E non parliamo di tacchi “normali” ma del più amato in assoluto, lo stiletto o tacco a spillo. Un accessorio in grado di trasformare il portamento e lo stile di chiunque lo indossi, sia mentre si cammina che mentre si balla. Perché sì, con i tacchi si può anche ballare tanto da esserci una vera e propria disciplina per imparare a farlo, la heels dance.

Una danza svolta rigorosamente sui tacchi che ha conquistato star di tutto il mondo, da Beyoncè a Madonna, da Lady Gaga a Jennifer Lopez. Tanto da introdurla come parte integrante dei loro concerti con performance di altissimo livello e spettacolarità.

Il tutto anche e soprattutto grazie al supporto di ballerini professionisti (uomini e donne) a farne da testimonial.

Heels dance: cos’è?

Chiamata anche “stiletto dance” o “danza con lo stiletto”, questa particolare tecnica di ballo è caratterizzata da un elemento in particolare. Chiunque la pratichi, infatti, deve necessariamente indossare i tacchi. E non parliamo di tacchi qualunque.

Pur essendo stato consacrato intorno agli anni ’40 da Christian Dior nella sua prima collezione, il termine stiletto nasce in Italia negli anni ’50 prendendo spunto dalla parola “stilo” ovvero pugnale. Con questo termine, infatti, vengono identificate tutte quelle calzature (tipicamente femminili) con tacco a spillo che varia da un’altezza di minimo 5 centimetri fino anche a 10/12.

Una scarpa diventata negli anni simbolo del glamour e della seduzione ma anche di eleganza, erotismo e una spiccata sicurezza personale. Trasformandosi, da “semplice” capo di abbigliamento a elemento principe delle performance e coreografie di molte star (e di discipline che insegnano come eseguirle), come appunto la heels dance.

Quando è nata

Una moda nata già negli anni ’60, quando le ballerine danzavano nei programmi televisivi sollevate di qualche centimetro ma riconosciuta realmente molto dopo, grazie ai video clip musicali degli anni 2000.

In particolare furono due gli “eventi” che segnarono l’avvento della Heels dance, elevandola a un vero e proprio fenomeno nel campo della danza. Il video “Single ladies” di Beyoncé nel 2008, in cui sia la pop star che il suo corpo di ballo si dimenano in un balletto rigorosamente sui tacchi e, nel 2012 nel video “Love” dei Kazaky, un gruppo di soli uomini che sdoganò ufficialmente l’utilizzo dei tacchi anche nelle performance maschili.

A testimonianza di questo, nel 2014 durante il programma “Britain’s got Talent” il giovane ballerino, Yanis Marshall, decise di ballare un pezzo di street jazz sui tacchi, arrivando in finale e mostrando questa disciplina a tutto il mondo.

Heels dance, la danza sui tacchi a spillo che piace alle e ai vip
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Una pratica che, oltre alla capacità di portare e muoversi sui tacchi, richiede una certa resistenza, controllo, equilibrio e, ovviamente, eleganza. Il tutto volto all’esecuzione di coreografie specifiche a tempo di musica.
Una serie di esercizi e di posture (piroette, spaccate, salti, ecc.) che hanno trasformato il semplice camminare in un vero e proprio show. Un’attività che, oggi, viene insegnata nelle palestre di tutto il mondo.

Ma come si impara a danzare sui tacchi?

Heels dance: allenamenti ed esercizi

La prima cosa insegnata in un corso di heels dance è come si cammina sui tacchi, in modo da esaltare la propria eleganza con il giusto portamento. Un passo fondamentale per riuscire poi a danzare in modo armonioso e senza rischiare di farsi male. Oltre al fatto che, questo aiuta a sentirsi più belle/i e sicure/i di sé.

Punto focale durante una lezione di heels dance, infatti, è potersi esprimere liberamente, assecondando la propria sensualità senza essere soggetti o artefici di nessun giudizio, né verso gli altri, né verso se stessi.

Il tutto eseguendo movimenti liberi, esercizi a terra, specifiche tecniche di camminate e prove di improvvisazione sulle note di musiche tipiche dell’hip hop, RnB e soul.

Ma vediamo meglio quali sono gli step più importanti da apprendere durante una lezione di heels dance.

Camminata

Come detto, saper camminare sui tacchi per strada è una cosa, riuscire a farlo con lo specifico scopo di esaltare alcune caratteristiche (tra cui eleganza, sensualità, sicurezza, ecc.) è una cosa ben diversa. Per questo quando si parla di heels dance, esistono delle tecniche particolari per rendere la propria falcata a prova di pubblico.

Esistono diverse tipologie di camminata sui tacchi, ecco qualche esempio.

  • Partendo in posizione eretta neutra, si esegue un passo avanti, alzando il ginocchio e l’anca destra e incrociando la gamba destra sulla sinistra, come a formare una X con le gambe. Spostando il peso sul lato destro, poi, si cambia gamba eseguendo lo stesso movimento con la sinistra. Durante questa camminata la schiena deve seguire il movimento ondulatorio delle anche, inarcandosi, mantenendo sempre il mento abbassato e lo sguardo fisso in avanti.
  • In un’altra tipologia di camminata, invece, si parte con le gambe unite, mantenendole così durante tutte le falcate, facendo toccare tra loro la parte interna delle cosce e le ginocchia e strisciando i piedi a terra. La particolarità di questa camminata è la sua lentezza.

Fianchi

Un altro aspetto fondamentale nella pratica della heels dance sono i fianchi. Questi devono muoversi in modo fluido e piegarsi da un lato e dall’altro in modo piuttosto accentuato durante tutta la camminata. Ma non solo. I fianchi sono fondamentali anche nelle posizioni a terra o in ginocchio, rendendo il movimento estremamente sensuale e morbido.

Per esempio, un esercizio molto in uso è quello di scendere con le ginocchia verso il basso, come una sorta di squat con le ginocchia aperte verso l’esterno. Da qui si uniscono e si chiudono le ginocchia portando il destro verso il sinistro e girandosi verso sinistra con tutto il corpo. Esagerando il movimento dei fianchi e inarcando la schiena. Da qui, poi, ci si alza partendo dal sedere come a disegnare un’onda.

Sguardo

Durante una lezione di heels dance grande importanza viene data anche allo sguardo. Come detto prima, infatti, gli occhi sono parte integrante della pratica poiché sono proprio loro a catturare l’attenzione di chi osserva.
Un gioco di seduzione che parte dalla postura della testa, leggermente abbassata, in modo da creare uno sguardo più intenso, profondo, magnetico. Che punta verso l’alto e che si rivolge dritto verso lo spettatore.

Esercizi a terra

In una lezione di heels dance non possono mancare alcuni esercizi a terra. Come, per esempio, la classica posizione in quadrupedia. Da qui, inarcando la schiena si può giocare con la testa, roteandola e lasciando muovere i capelli liberi nello spazio. Piegando le braccia, poi, si può poggiare il petto a terra, lasciando scivolare le ginocchia e le gambe sul pavimento fino a raggiungere la posizione prona.

Qui, poi, si può giocare muovendo le gambe in modo alternato senza mai perdere il contatto visivo con lo specchio, nel caso di una lezione, del pubblico nel caso di una performance.

Coreografia

Una volta appresi la camminata, gli esercizi a terra, il movimento dei fianchi e la posizione dello sguardo arriva il momento di danzare. Per farlo l’insegnate creerà delle mini coreografie. Un mix di movimenti scelti tra i diversi esercizi appena appresi, con l’aggiunta di alcuni gesti eseguiti con le mani o le braccia, il tutto, ovviamente, a ritmo di musica.

Questo serve per potersi mettersi alla prova, focalizzandosi su ciò che si è imparato e sulla propria capacità di interpretazione.

Outfit

Una cosa molto importante da fare durante una lezione di heels dance, poi, è la scelta dell’outfit. Prima di iniziare, infatti, è necessario prepararsi, indossando i tacchi e prestando attenzione anche al proprio abbigliamento. Questo deve essere comodo ma che sia in grado anche di far sentire chi lo indossa perfettamente nella parte che si sta per interpretare.

La heels dance non è una seduta di fitness dove l’obiettivo è sudare o dimagrire. In questa pratica quello che si vuole portare alla luce sono l’eleganza, il portamento e la sensualità.

Per questo anche l’abbigliamento deve rispecchiare questa volontà. Un modo in più per aumentare la propria autostima e la consapevolezza di sé.

I benefici della heels dance

Nonostante questa disciplina venga praticata maggiormente da chi possiede già delle basi ginniche, solitamente ballerine/i (e questo a causa della difficoltà di eseguire determinati movimenti oltretutto sui tacchi) è indubbio che la heels dance possa portare notevoli benefici anche a chi non ha intenzione di fare della danza la sua professione.

Come detto, infatti, già il solo fatto che la lezione si svolga sui tacchi e a tempo di musica fa si che il corpo possa beneficiare di alcuni vantaggi come:

  • l’aumento dell’equilibrio,
  • il miglioramento del controllo fisico;
  • l’aumento del fiato (ne serve molto) e della propria capacità respiratoria;
  • la tonificazione della muscolatura in particolare della parte inferiore del corpo, gambe e glutei;
  • il miglioramento della postura.

Oltre al fatto che, come detto, questa tipologia di danza aumenta la percezione di sé, la propria consapevolezza e autostima, migliorando il rapporto con se stessi e con la propria immagine e, di conseguenza, anche le relazioni con gli altri.

Heels dance: controindicazioni

Una disciplina può essere praticata da chiunque, uomini e donne, e che può essere svolta inizialmente anche senza tacchi o con dei tacchi bassi (per facilitare l‘approccio alla pratica). Attenzione però. Bisogna tenere a mente che anche la heels dance è una pratica che porta con sé alcune controindicazioni. E queste sono dovute per lo più proprio all’utilizzo dello stiletto.

Se portate troppo a lungo o di una misura troppo alta, infatti, queste scarpe possono procurare diversi disturbi (soprattutto se si valuta l’aggravante che nella heels dance non ci si limita ad indossarle ma ci si balla sopra).

Tra le conseguenze “negative” più comuni legate all’utilizzo dei tacchi in questa disciplina troviamo:

  • eccessiva sollecitazione delle ginocchia e delle caviglie, che può portare ad avere problemi a livello articolare;
  • errata postura del bacino rispetto ai fianchi, con conseguente dolore a livello lombare e della schiena in generale;
  • possibilità di distorsioni, soprattutto delle caviglie (a causa della posizione errata dei piedi e dell’instabilità data proprio dai tacchi stessi);
  • affaticamento della muscolatura a livello dei polpacci e delle cosce (che a lungo andare possono provocare dolori alla colonna vertebrale).

Per questo è importantissimo iniziare con lezioni semplici, adatte al proprio livello e sempre sotto la supervisione di un insegnante specializzata/o in heels dance. Evitando in modo assoluto il fai da te e l’arte dell’improvvisazione nel salotto di casa propria.

Questo per evitare di imbattersi nelle conseguenze sopra citate. Donandosi la possibilità di appendere realmente questa disciplina artistica così tanto in voga, imparando a padroneggiare il palco e aumentando la propria consapevolezza nella vita di tutti i giorni. Con o senza tacchi.