Ci risiamo. Si parla tanto di body positive e di lotte contro il body shaming, eppure per qualcuno portare avanti un messaggio senza cadere in banali stereotipi che dovrebbero essere ormai superati sembra davvero complicato.

Così, a finire nella rete dei cliché che tutto sono, fuorché rincuoranti per le donne, stavolta è stato Avon, colosso americano della cosmetica, che ha scelto uno slogan a dir poco spiazzante – per usare un eufemismo – per la sua nuova campagna pubblicitaria. Non ci è voluto molto tempo prima che qualcuno si accorgesse della caduta di stile e denunciasse come la pubblicità ridicolizzasse le donne, con poche, semplici parole: “Le fossette sono carine sul viso (non sulle cosce)”.

Un vero e proprio inno all’odio verso la cellulite, sentimento che ogni donna condivide già nel suo quotidiano e con cui convive malvolentieri; ma se a far capire che la buccia d’arancia è brutta, antiestetica e antipatica è uno dei maggiori marchi che si occupano di bellezza femminile, va da sé che tutte le campagne di body positive vanno beatamente a farsi benedire.

Perché il messaggio che passa è solo uno: hai la cellulite? Sei sbagliata. Con buona pace delle decine di campagne di promozione dell’autostima, di accettazione delle imperfezioni, e persino degli studi scientifici che hanno ormai ampiamente appurato che la pelle a buccia d’arancia non significhi per forza grassezza, né tantomeno bruttezza.

Stavolta è stata l’attrice Jameela Jamil a farsi avanti per prima, criticando lo spot di Avon, e portando avanti la sua educata protesta su Twitter.

Eppure tutte hanno le fossette sulle cosce, io, tu, e sicuramente i CLOWN di @ Avon_UK. Smettetela di far vergognare le donne riguardo all’età, alla gravità e alla cellulite. Sono cose inevitabili, completamente normali. Per tenerci buone ci fate praticamente sentire delle fallite.

L’attrice di The Good Place ha ribadito la sua posizione ore dopo, criticando anche la linea di cosmetici “Naked Proof” dell’azienda, il cui slogan recita “Ogni corpo è bello”.

Ogni corpo è bello, a meno che non abbiano dei difetti, immagino – ha scritto – Che grande abuso del movimento di body positive. Voglio che tutti voi prestiate attenzione a questa costante manipolazione. Una volta che la vedete, non potete fermarla. È ovunque. Siamo costantemente manipolati per odiarci.

Il duro attacco di Jamil non ha potuto lasciare Avon indifferente, tanto che, poche ore dopo lo sfogo dell’attrice su Twitter, la compagnia ha a sua volta usato la pagina social per twittare un messaggio di scuse.

Ciao Jameela, capiamo perfettamente quello che hai passato. Ci rendiamo conto che abbiamo perso il bersaglio con questo messaggio. Abbiamo rimosso questo messaggio da tutti i futuri materiali pubblicitari. Sosteniamo pienamente il bisogno di amare il proprio corpo e di sentirsi sicuri nella propria pelle .

L’azienda ha anche aggiunto un altro tweet.

Ti ascoltiamo e ci scusiamo. Abbiamo fatto un pasticcio con gli slogan di Smooth Moves Naked Proof. Vogliamo farvi sapere che stiamo lavorando diligentemente per rimuovere questo messaggio dai nostri materiali futuri. Amiamo le donne.

Chissà se le scuse di Avon saranno state sufficienti a “placare l’ira” di una furente Jameela che, da attivista femminista quale sostiene di essere – si occupa del movimento I Weigh, che attraverso Instagram invita le donne a parlare dei propri problemi di peso e della stigmatizzazione che per questo subiscono in società – si è sentita in dovere di dire due parole al brand di beauty. Soprattutto, chissà se la prossima volta i responsabili pubblicitari dell’azienda riusciranno a evitare l’errore in anticipo, capendo che la cellulite non è né brutta, né cattiva, e che ogni donna dovrebbe imparare ad accettare la fossetta sul viso, come quella sulla coscia.

In gallery vi raccontiamo chi è Jameela Jamil.

Avon si scusa con le donne per la pubblicità (brutta e falsa) sulla cellulite
instagram @jameelajamilofficial
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