Avon si scusa con le donne per la pubblicità (brutta e falsa) sulla cellulite
Avon inciampa nella cellulite: lo slogan della nuova campagna pubblicitaria è un concentrato di body shaming. E, puntuali, arrivano le critiche e le scuse (del brand).
Avon inciampa nella cellulite: lo slogan della nuova campagna pubblicitaria è un concentrato di body shaming. E, puntuali, arrivano le critiche e le scuse (del brand).
Ci risiamo. Si parla tanto di body positive e di lotte contro il body shaming, eppure per qualcuno portare avanti un messaggio senza cadere in banali stereotipi che dovrebbero essere ormai superati sembra davvero complicato.
Così, a finire nella rete dei cliché che tutto sono, fuorché rincuoranti per le donne, stavolta è stato Avon, colosso americano della cosmetica, che ha scelto uno slogan a dir poco spiazzante – per usare un eufemismo – per la sua nuova campagna pubblicitaria. Non ci è voluto molto tempo prima che qualcuno si accorgesse della caduta di stile e denunciasse come la pubblicità ridicolizzasse le donne, con poche, semplici parole: “Le fossette sono carine sul viso (non sulle cosce)”.
Un vero e proprio inno all’odio verso la cellulite, sentimento che ogni donna condivide già nel suo quotidiano e con cui convive malvolentieri; ma se a far capire che la buccia d’arancia è brutta, antiestetica e antipatica è uno dei maggiori marchi che si occupano di bellezza femminile, va da sé che tutte le campagne di body positive vanno beatamente a farsi benedire.
Perché il messaggio che passa è solo uno: hai la cellulite? Sei sbagliata. Con buona pace delle decine di campagne di promozione dell’autostima, di accettazione delle imperfezioni, e persino degli studi scientifici che hanno ormai ampiamente appurato che la pelle a buccia d’arancia non significhi per forza grassezza, né tantomeno bruttezza.
Stavolta è stata l’attrice Jameela Jamil a farsi avanti per prima, criticando lo spot di Avon, e portando avanti la sua educata protesta su Twitter.
And yet EVERYONE has dimples on their thighs, I do, you do, and the CLOWNS at @Avon_UK certainly do. Stop shaming women about age, gravity and cellulite. They’re inevitable, completely normal things. To make us fear them and try to “fix”them, is to literally set us up for failure pic.twitter.com/78kqu3nHeE
— Jameela Jamil (@jameelajamil) 19 gennaio 2019
Eppure tutte hanno le fossette sulle cosce, io, tu, e sicuramente i CLOWN di @ Avon_UK. Smettetela di far vergognare le donne riguardo all’età, alla gravità e alla cellulite. Sono cose inevitabili, completamente normali. Per tenerci buone ci fate praticamente sentire delle fallite.
L’attrice di The Good Place ha ribadito la sua posizione ore dopo, criticando anche la linea di cosmetici “Naked Proof” dell’azienda, il cui slogan recita “Ogni corpo è bello”.
Ogni corpo è bello, a meno che non abbiano dei difetti, immagino – ha scritto – Che grande abuso del movimento di body positive. Voglio che tutti voi prestiate attenzione a questa costante manipolazione. Una volta che la vedete, non potete fermarla. È ovunque. Siamo costantemente manipolati per odiarci.
Il duro attacco di Jamil non ha potuto lasciare Avon indifferente, tanto che, poche ore dopo lo sfogo dell’attrice su Twitter, la compagnia ha a sua volta usato la pagina social per twittare un messaggio di scuse.
Ciao Jameela, capiamo perfettamente quello che hai passato. Ci rendiamo conto che abbiamo perso il bersaglio con questo messaggio. Abbiamo rimosso questo messaggio da tutti i futuri materiali pubblicitari. Sosteniamo pienamente il bisogno di amare il proprio corpo e di sentirsi sicuri nella propria pelle .
L’azienda ha anche aggiunto un altro tweet.
We hear you and we apologize. We messed up on our Smooth Moves Naked Proof messaging. We want to let you know that we are working diligently to remove this messaging from our marketing materials moving forward. We're on it. We love our community of women. pic.twitter.com/lUyK3EyfAy
— Avon (@AvonInsider) 20 gennaio 2019
Ti ascoltiamo e ci scusiamo. Abbiamo fatto un pasticcio con gli slogan di Smooth Moves Naked Proof. Vogliamo farvi sapere che stiamo lavorando diligentemente per rimuovere questo messaggio dai nostri materiali futuri. Amiamo le donne.
Chissà se le scuse di Avon saranno state sufficienti a “placare l’ira” di una furente Jameela che, da attivista femminista quale sostiene di essere – si occupa del movimento I Weigh, che attraverso Instagram invita le donne a parlare dei propri problemi di peso e della stigmatizzazione che per questo subiscono in società – si è sentita in dovere di dire due parole al brand di beauty. Soprattutto, chissà se la prossima volta i responsabili pubblicitari dell’azienda riusciranno a evitare l’errore in anticipo, capendo che la cellulite non è né brutta, né cattiva, e che ogni donna dovrebbe imparare ad accettare la fossetta sul viso, come quella sulla coscia.
In gallery vi raccontiamo chi è Jameela Jamil.
Jameela definisce se stessa una feminist-in-progress, come si legge dal suo account Instagram.
In effetti l’attrice e conduttrice radiofonica è impegnata attivamente nelle campagne di body positive.
Da adolescente ha sofferto di anoressia, mentre nel periodo alla conduzione di Radio 1 aveva messo su dei chili a causa delle medicine che prendeva per curare la polmonite. Dai commenti che le persone facevano rispetto al suo peso ha avuto l’idea di creare l’account Instagram I Weigh, che incoraggia le donne a definirsi in base ai loro attributi anziché al loro peso, e le invita a raccontare le proprie storie di discriminazione e bullismo.
In realtà, in un’intervista rilasciata per la versione inglese di Grazia, Jameela ha spiegato che il periodo in cui ha avuto l’aumento di peso
[…] è stato l’anno migliore della mia carriera. Ero molto felice! Ho vinto premi, ho guadagnato più soldi quell’anno, ho avuto un contratto con un brand di abbigliamento, mi ero appena innamorata. La tua più grande paura quando sei anoressico è di guadagnare peso e vergogna, e all’improvviso ciò stava accadendo. Ma ho iniziato a pensare, ‘aspetta, il mondo non ha smesso di girare, tutti i miei amici mi amano davvero e al mio ragazzo non importa, pensa ancora che sono sexy. Dopo ciò, non mi sono mai guardata indietro.
Jameela ha confessato allo stesso giornale di essere stata violentata a 22 anni.
Sono stata aggredita e questo ha cambiato la mia vita per anni. Ci sono voluti terapia e alcuni uomini davvero bravi e il supporto dei miei amici per superare qualsiasi abuso avessi subito.
Jameela ha sperimentato l’EDMR, un tipo di psicoterapia utilizzato nei casi di disturbo da stress post-traumatico, per superare il problema.
Alle ragazze è stato insegnato dai social media che l’effetto di toglierti i vestiti ti fa guadagnare più simpatie e follower. Hanno iniziato a vedere la sessualità come la strada per l’approvazione. Penso che abbiano bisogno di capire che fare sesso con qualcuno non le renderà come vogliono. Se si tratta solo di quello, allora quella persona non ne vale la pena.
Jameela non ha mai nascosto nulla di sé, neppure di soffrire di ADD, il disturbo da deficit di attenzione
… come tutti i membri della mia generazione.
Nel 2015 le è stato diagnosticato il cancro al seno.
Con l’arroganza della gioventù pensavo ‘Non bevo, non fumo, non faccio uso di droghe, quindi perché dovrei avere il cancro?’ – ha rivelato in un‘intervista – La settimana che ho passato ad aspettare il risultato della biopsia per vedere se fosse maligno mi è sembrata la più lunga della mia vita.
Per fortuna, dopo una doppia lumpectomia e la diagnosi di cancro benigno, il suo problema si è risolto, ma ha deciso di lasciare il ruolo di presentatrice solista della BBC Radio One Chart Show, che ricopriva dal 2012.
Quello spavento mi ha scioccato fino al midollo, questo è certo, ma mi sentivo così fortunata ad essere viva, quindi di certo non mi dispiace per me stessa. Potrebbe sembrare una cosa psicotica e folle lasciare un lavoro dopo aver costruito una grande carriera per otto anni, ma è stato un campanello d’allarme. Troppo spesso li ignoriamo, dimentichiamo che non sappiamo per quanto tempo siamo qui per e che abbiamo bisogno di sfruttare al massimo ogni istante, sapevo che era giusto dedicare del tempo alle avventure e ai sogni.
Dopo il cancro, Jameela si è trasferita a Los Angeles lasciando la radio per tentare fortuna nel mondo della recitazione. Dal 2016 interpreta Tahani Al-Jamil in The Good Place.
Jameela ha preso spesso parte a iniziative a sfondo benefico, soprattutto per progetti rivolti all’infanzia o alle fasce di popolazione più sfortunate. Talvolta anche in modi curiosi, come quando ha dichiarato che avrebbe indossato un costume da pollo per lo stesso numero di giorni pari al numero di migliaia di sterline che avrebbe raccolto per Comic Relief, organizzazione benefica britannica, fondata nel 1985 dal comico sceneggiatore Richard Curtis e dal comico Lenny Henry. Ha ricevuto circa 16.000 sterline, quindi ha promesso di indossare il costume per 16 giorni consecutivi.
Jameela fa coppia con il musicista James Blake dal 2015.
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